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Napoli decreta il successo di IMPROTEATRO FESTIVAL 2016: 6 serate, 6 spettacoli, 34 attori, 5 registi.  Dal 13 al 18 settembre la sala del Teatro Nuovo è gremita. Gli spettatori, sfidando la pioggia settembrina e gli impegni calcistici partenopei, riempiono lo storico teatro dei Quartieri Spagnoli durante tutte le serate. Giunto alla sua quarta edizione, il Festival è organizzato ancora una volta dall’Associazione COFFEE BRECHT e dall’Associazione Nazionale Improteatro. Bisogna, infatti, sottolineare che in Italia esistono più di 23 scuole di improvvisazione teatrale e più di 1000 associati, senza dimenticare la SNIT, ossia la Scuola Nazionale di Improvvisazione Teatrale. Parliamo, dunque, di un genere?

Di una disciplina? Di una tecnica? In realtà antichissima, questa forma di recitazione e di spettacolo, risale alle prime compagnie realmente professioniste, legate al genere della Commedia dell’Arte; oggi l’improvvisazione appare erroneamente come una forma di sperimentazione scenica agli occhi di un pubblico abituato alla rigida performance da copione, confondendo una tecnica antica e molto complessa con un’improvvisazione “improvvisata”.
Questo Festival ha dimostrato, dunque, la grande professionalità di tutti i registi-formatori e soprattutto degli attori che hanno calcato il palcoscenico napoletano.
Quest’anno IMPROTEATRO, diretto ancora una volta da Giorgio Rosa, ha scelto di ospitare a Napoli alcuni formatori provenienti da Francia, Belgio e Spagna: Matthieu Loos, Yann Van den Branden, Javier Pastor. Italiani, invece, i formatori Fabio Mangolini, Andrea Mitri, oltre ovviamente allo stesso Giorgio Rosa. Il programma di spettacoli si basa su due format importanti: da un lato ”HAROLD”, spettacolo di origine anglosassone che costruisce storie di ampio respiro, intrecciate o parallele, partendo dal suggerimento del pubblico – ed in genere gli spettatori fanno a gara nel suggerire -  mescolando anche il canto ed il ballo. HAROLD è, infatti, lo spettacolo di improvvisazione con più repliche al mondo. Dall’altra parte, invece, l’INEDITO: il Festival presenta tipologie, generi teatrali o autori, sui quali non è mai stato creato un format di improvvisazione. Ecco in scena L’INEDITO COMMEDIA DELL’ARTE, L’INEDITO IL NOIRE, L’INEDITO EUGÈNE IONESCO, L’INEDITO PUPPETS, L’INEDITO PHILIP K. DICK.
Abbiamo, dunque, osservato varie tipologie, cominciando proprio dalla commedia dell’arte, riproposta in scena da Fabio Mangolini e dall’ottima compagnia che lavora tra l’Emilia Romagna e la Spagna. Anche in questo caso, lo spettacolo parte da suggerimenti richiesti al pubblico all’inizio della performance. Le competenze sul genere della Commedia dell’Arte sono evidenti: non solo maschere, abiti, caratterizzazione dei personaggi tipici e nomi, ma soprattutto il linguaggio, i dialetti, gli accenti. La compagnia, infatti, non tralascia ma tiene sempre presenti gli elementi che caratterizzano questo genere teatrale, facendo emergere, durante l’improvvisazione, i lazzi, le capriole, i doppi sensi, le allusioni sessuali, la ripetizione di alcuni momenti macchiettistici; elementi, questi, che costituiscono una struttura di riferimento indispensabile, articolata attraverso una più variabile struttura caratterizzata dalla ricchezza della fantasia e quindi dall’improvvisazione. Caratteristica frequente, all’interno di questi spettacoli, ma soprattutto nel corso dell’inedito sulla commedia dell’arte, è la natura metateatrale, ossia l’interruzione del flusso di improvvisazione recitativa per attivare un dialogo privato, ma visibile agli spettatori, tra gli attori che si rimproverano a vicenda, suggeriscono battute o discutono del tempo rimasto. L’entrare ed uscire dall’improvvisazione, già di per sé di natura inevitabilmente metateatrale, rende ancora più ricco l’iter scenico, spingendo la velocità della performance a ritmi inesorabili.
All’interno del meccanismo dell’improvvisazione e del format “Inedito” vengono inseriti anche i “puppets”, ossia i pupazzi resi famosi dal Muppet Show. In voga tra gli anni ’70 e ’80, ritornano coloratissimi anche sulla scena dell’Improteatro. Ancora una volta si parte dai suggerimenti del pubblico e si va avanti attraverso un intreccio di diverse storie coadiuvate, stavolta, da teli e pannelli neri, indispensabili per nascondere gli attori che indossano i pupazzi e li muovono attraverso le mani, naturalmente improvvisando. Stavolta la musica sembra essere uno degli elementi più evidenti, grazie non solo alla presenza del pianista Marco Biondi, anche lui improvvisatore musicale che crea le colonne sonore da inserire nelle scene e nelle storie improvvisate, ma anche grazie alla formula del “musical” che caratterizza alcuni momenti canori interpretati da attori in carne ed ossa e da puppets. I numerosi pupazzi dai colori sgargianti, dagli atteggiamenti ammiccanti e mai in effetti infantili, sembrano non avere peli sulla lingua e riescono a spifferare a raffica tutto ciò che pensano, mettendo a dura prova gli stessi attori che improvvisano sul palco. Un ulteriore livello, quindi, di improvvisazione e finzione scenica, ossia gli attori improvvisatori che interpretano, a loro volta, i pupazzi che recitano.
Parallelamente agli spettacoli, il Festival presenta una serie di workshop che coinvolgono nella magia dell’improvvisazione non solo i professionisti, ma anche coloro che ogni giorno hanno la necessità di utilizzare la fantasia e la parola per convincere i propri interlocutori. Ben 13 workshop rivolti ad attori con esperienza da 1 a 4 anni, e altri 4 rispettivamente rivolti agli studenti di scuola media e superiore, agli insegnanti ed educatori, agli stessi formatori, fino al workshop in inglese per insegnanti.
IMPROTEATRO FESTIVAL caratterizza, dunque, questo settembre napoletano, e gode di un numero notevole di spettatori, presentando un’ottima anticipazione della nuova stagione teatrale. A sostenere il successo dei 6 spettacoli del Festival sono sicuramente i fantastici attori provenienti da tutte le scuole di improvvisazione d’Italia. In attesa dell’apertura ufficiale della stagione 2016/2017, Napoli spera di confermare la presenza di IMPROTEATRO FESTIVAL anche l’anno prossimo.

IMPROTEATRO FESTIVAL
Napoli, Teatro Nuovo
13-18 settembre 2016
Info www.improteatrofestival.it/