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E’ una tragicommedia dai toni surreali quella di Franco La Magna, giornalista e critico cinematografico, che al Teatro del Canovaccio di Catania, come secondo lavoro della stagione di prosa 2016-2017, ha presentato “Insolita solidificazione”, per la regia di Anna Di Mauro. Si tratta di un atto unico di circa novanta minuti, con scene e riprese video di Gabriele Pizzuto, con il gioco luci di Simone Raimondo e che si avvale anche del video mapping di Giuliano Lo Faro. Su una  scena che vede in primo piano un sedile originale di un'arena cinematografica, un grammofono, dei libri, delle barchette di carta e qualche altro oggetto, si muovono il maturo e vanitoso critico cinematografico Pindaro, alle prese con le sue smanie di protagonismo, con la moglie Eleonora, avida e senza una vita propria e con altri due personaggi: la segretaria, Eulalia, ancora piacente ed il giornalista

televisivo Teodoro senza scrupoli, alle prese con servizi strampalati e presuntuosi.
I quattro protagonisti della vicenda - ai quali bisogna aggiungere anche la voce fuoricampo che annuncia e commenta catastrofi - sono alle prese con una “insolita solidificazione”, una buffa pietrificazione che si abbatte su un genere umano ormai completamente disumanizzato, che vive i suoi giorni tra premi, elogi, vanità, tg vacui e parole non dette o storpiate dall'egoismo.
Il lavoro mescola realtà e finzione, spezzoni di film d’epoca con video attuali ed i protagonisti appaiono poveri di affetti, affogati in falsi valori, in fumose ambizioni con sfumature sessuomani e sadomaso. Pindaro, Eleonora, Eulalia e Teodoro appaiono, agli occhi dell’autore e del pubblico, come eterni bambini, come adulti che continuano a giocare come nella loro infanzia e quasi aspettano l’annunciata catastrofe e l’insolita pietrificazione, un buffo immobilismo che appare come un sogno da scacciare.
La tragicommedia strizza l’occhio ad un certo tipo di cinema e fa una disamina della attuale condizione  dell’essere umano e con un umorismo amaro e grottesco, spesso disarticolato, non offre soluzioni o risposte ad una situazione umana davvero povera ed imbestialita da vanità ed imbecillità, mostrando proprio nei personaggi della pièce dei gusci vuoti, opportunisti, manipolatori, vanesi, intrisi di falsi valori, coinvolti in relazioni stagnanti distorte, permeate di incomunicabilità.
In scena si disimpegnano con abilità nei loro ruoli Pippo Tomaselli (il critico Pindaro), Fiorenza Barbagallo (la moglie Eleonora), Maria Barbagallo (la segretaria Eulalia) e Giovanni Calabretta (il giornalista tv Teodoro), mentre la calda voce fuoricampo è di Saro Pizzuto. Costumi e produzione sono del Teatro del Canovaccio.
Articolato sul binomio amore-morte e realtà-finzione, con una struttura assurda-grottesca dedicata- come si legge nelle note di regia - al grande Ionesco, il lavoro di Franco La Magna racconta più che un catastrofismo universale e umano, una “consunzione interna”, una paradossale situazione in cui l’uomo ridotto a burattino elettronico, si ritrova per eccesso e per assenza di comunicazione, scarico e condannato ad una immobilità eterna, da un processo di “solidificazione”. In questo contesto rimangono intatti oltre i palazzi, i giardini, le piazze anche gli elementi che rappresentano un modello contemporaneo ormai fallito come la tv e le sue ossessionanti dirette di tutto, l’ossessione sessuale, l’inutile comunicazione ridotta a suoni incomprensibili, l’ostinato bisogno di razionalizzare tutto.
La tragicommedia, che vuole far sorridere e spingerci alla solidarietà, mescola quindi leggerezza, filosofia, riflessioni e catastrofismo grottesco, ma pur avvalendosi di un convincente cast e di una regia scorrevole - accompagnata da  video che completano la vicenda - si dimostra a tratti monocorde, denunciando limiti drammaturgici. Pubblico che, a fine lavoro, ha comunque applaudito la proposta, l’impegno degli attori e dell’intera produzione.

“Insolita Solidificazione”
Di Franco La Magna
Regia di Anna Di Mauro
Con Maria Barbagallo, Fiorenza Barbagallo, Pippo Tomaselli e Giovanni Calabretta
Scene e riprese video di Gabriele Pizzuto
Costumi Teatro del Canovaccio
Luci di Simone Raimondo
Video Mapping Giuliano Lo Faro
Voce fuori campo di Saro Pizzuto
Produzione Teatro del Canovaccio di Catania
Stagione 2016-2017 Teatro del Canovaccio - Catania - 8, 9, 10 e 11 Dicembre 2016

Foto di Gaetano Adriano Pulvirenti