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E’ teatro civile, di pura denuncia e che, attraverso la parola, colpisce e scuote, quello proposto da Sciara Progetti Teatro con l’atto unico “Malanova” di Ture Magro e Flavia Gallo, al Centro Zo di Catania, come terzo appuntamento della Rassegna “AltreScene”. Sciara Progetti Teatro, fondata nel 2008 dall’attore Ture Magro e dalla psicologa Emilia Mangano ha l’obiettivo di unire teatro, didattica e partecipazione sociale e da tempo ha sede operativa al Teatro Verdi di Fiorenzuola D'Arda (Piacenza) e di recente ha ottenuto il patrocinio della Regione Emilia Romagna. Si tratta di un intenso e vibrante monologo di Ture Magro e Flavia Gallo, con unico protagonista lo stesso Ture Magro. Una storia cruda e inenarrabile resa pubblica nei suoi particolari di cronaca nell’omonimo romanzo scritto dalla giornalista Cristina Zagaria e da Anna Maria Scarfò, edito dalla Sperling & Kupfer.
Lo spettacolo, di circa 60 minuti, da due anni è ospite nei palcoscenici di tutta Italia, affrontando l’attuale problematica della violenza sulla donna ed il titolo della pièce, “Malanova”,

fa riferimento ad una cattiva notizia, ma in realtà etichetta una ragazzina, Anna Maria, precipitata in una storia orribile, raccontata sulla scena da un giovane uomo innamorato, Salvatore, che ricorda di averle voluto bene, che l’ha desiderata e poi ritrovata coinvolta in una violenza squallida.
Grazie alla forte e sentita interpretazione di Ture Magro, che si muove in una sorta di gabbia (ora piazza, ora paese, ora campagna e carcere, ora luogo chiuso, dal clima claustrofobico, che ti fa mancare l’aria), la pièce effettua una sorte di indagine, esplorando responsabilità, convivenza e connivenza e soprattutto quell’essere coinvolti, come esseri umani, che rende tutti ugualmente responsabili della vita degli altri.
Ture Magro in scena è il giovane Salvatore che racconta la storia di Anna Maria Scarfò, tredicenne di San Martino (Calabria) che ha avuto il coraggio di denunciare, dopo anni di violenze e soprusi, i suoi aguzzini. A Salvatore che viveva nel piccolo paese con 475 case e 2000 abitanti, batteva forte il cuore quando vedeva passeggiare Anna Maria, avrebbe sempre voluto dichiararsi e, forse, avrebbe potuto fare qualcosa ed evitarle l'ingresso in quell’orribile tunnel. Ma il coraggio, però, non lo ha mai trovato.
I protagonisti della storia e dello spettacolo, attraverso il racconto emozionante e terribile di Ture Magro, sono Salvatore, Anna Maria, Domenico, i cittadini di un piccolo centro della Calabria che cela soprusi e che va avanti con l’omertà di donne, mariti, vecchi, parroci, additando a “Malanova” (cattiva notizia) chi vuole dire la verità o denunciare. Il disperato Salvatore attraversa a piedi piazze e vicoli stretti, racconta delle donne, dei loro silenzi, delle loro leggi omertose, di matrimoni, battesimi e funerali, partecipa alle feste ed ai riti di sempre e si interroga sulle cose viste e sentite, sul rispetto e sull'onore.
La notte di Pasqua del 1999 Anna Maria, una ragazzina di tredici anni, si allontana dalla messa per seguire Domenico, il suo innamorato che le promette mari e monti ed anche il matrimonio con l’abito bianco. Quella sera Anna Maria sarà vittima di uno stupro di gruppo che si perpetrerà per anni, tra minacce ed umiliazioni di ogni genere. Un giorno, però, la ragazzina si ribellerà ai soprusi, all’omertà della famiglia e del paese denunciando, uno per uno, i suoi aguzzini. “Malanova”, come la chiamano in paese, violerà le regole e in un mondo fatto di rispetto e di onore avrà il coraggio di difendere la propria dignità.
Molto intensa l’interpretazione di Ture Magro - alla fine lungamente applaudito dal pubblico -, che si disimpegna in vari ruoli, facendo rivivere al pubblico tutta la storia, ma decidendo però di non raccontare l'atto della violenza. Testo di assoluto valore e che, mettendo a confronto ferocia e vigliaccheria, coraggio e dignità, permette di conoscere l’ennesima storia di abusi, di violenza inaudita su una donna. La storia di Anna Maria Scarfò non chiede altro che di essere raccontata, tanto al Sud, dove si è realmente consumata la violenza, quanto nei luoghi d'Italia dove una vita violata può scorrere nella solitudine, nell'indifferenza e nella connivenza silenziosa.

“Malanova”
di Ture Magro e Flavia Gallo
Tratto dall’omonimo libro “Malanova”, edito da Sperling Kupfer Editori Spa, scritto dalla giornalista del quotidiano La Repubblica, Cristina Zagaria e da Anna Maria Scarfò
Con Ture Magro
Scene e luci di Lucio Diana
Produzione Sciara Progetti Teatro in collaborazione con Teatro Verdi di Fiorenzuola d'Arda - Rassegna Altrescene 2017 - Catania - 12 Marzo 2017

Gli Autori
Ture Magro
Attore, regista e sceneggiatore, classe 1984. Vincitore dei Nastri D'argento 2009 e 2011 come sceneggiatore e di diversi altri premi con gli spettacoli “Padroni delle nostre vite” e “Chopin e l’ipod nano”. La sua formazione si è creata tra l’Italia e l’Inghilterra lavorando nel cinema e nel teatro. Dal 2004 lavora con diverse compagnie in Italia e dal 2008, fondando la compagnia Sciara Progetti, porta i propri spettacoli in tournée in Italia, Germania e Cile.
Flavia Gallo
Drammaturga, traduttrice, classe 1982. Ha maturato una ricca formazione universitaria in Lingue e Culture Europee (Laurea Triennale, voto 110/110 e lode), Scienze per la comunicazione internazionale (Laurea Magistrale, voto 110/110 e lode) e mediazione linguistico culturale (Master , voto 110/110 e lode) e parallelamente sviluppa la formazione teatrale come regista e drammaturga. Ha firmato diverse sceneggiature tra le quali lo spettacolo Bella e Bestia, prodotto dall’Associazione Ersilio M., promosso e finanziato dal Teatro di Roma e Teatro India. Per la drammaturgia ha vinto diversi premi, tra cui, IV Concorso Europeo di Drammaturgia per Giovani Ernesto Calindri Milano, Premio Speciale della giuria al V Concorso di Critica teatrale indetto dal Teatro Libero di Palermo (2005).