Una trasposizione scenica convincente, con una interpretazione vigorosa di Massimo Venturiello quella di “Profumo di donna”, pièce tratta dal celebre romanzo "Il buio e il miele" di Giovanni Arpino e che Pino Tierno, con il suo adattamento per la scena, ha proposto al “Verga” di Catania per la stagione dello “Stabile” etneo. La pièce in due atti di circa due ore, vive sull’istrionica e rigorosa interpretazione di Massimo Venturiello che nei panni del capitano dell’esercito in pensione Fausto, rimasto cieco a causa di un’esplosione accidentale, attraverso il suo sarcasmo, il suo cinismo, rappresenta al pubblico più che il dramma del non vedente, la solitudine, il volersi isolare dell’uomo moderno, raffigurando sul palco la
disillusione del vivere che uccide il protagonismo. Venturiello in scena è ben sorretto da un valido cast formato da Irma Ciaramella, Camillo Grassi, Andrea Monno, Claudia Portale, Sara Scotto Di Luzio, Franco Silvestri e particolarmente intriganti sono le scene mobili e ad incastro che formano i vari ambienti narrati dalla vicenda curate, così come i costumi, da Alessandro Chiti e Sabrina Chiocchio. Le musiche sono di Germano Mazzocchetti e la voce dei brani cantati è di Tosca, mentre l’inappuntabile e scorrevole regia è dello stesso Massimo Venturiello.
La vicenda di “Profumo di donna” che, ricordiamo, è stata rappresentata sul grande schermo in due note versioni cinematografiche con Vittorio Gassman e Al Pacino, narra di Fausto, un capitano dell’esercito in pensione che ha perso la vista e l’uso di un braccio dopo un’esplosione e che compie un viaggio in compagnia di un giovane militare, che pur inizialmente disturbato dai modi rudi e strani del superiore diventerà poi suo amico e vedrà cambiare la sua esistenza. I luoghi visitati serviranno a modificare le convinzioni, il modo di vedere la vita del giovane grazie al cinismo del capitano che sia pur cieco riesce a vedere meglio ed in modo più profondo tutto ciò che lo circonda.
I due, da Torino, partono in treno per Napoli per far visita ad un amico, anch’egli non vedente: la prima tappa è Genova, scelta dal capitano per passare alcune ore con una prostituta, poi la seconda tappa è Roma, per parlare con un cugino prete della condizione fisica di Fausto ed infine la tappa di Napoli dove il capitano viene corteggiato da una giovane donna perdutamente innamorata di lui.
La vera ragione del viaggio e dell’incontro con l’amico non vedente, però, è un'altra e si scoprirà alla fine quando il capitano si renderà conto che non può rifiutare l’aiuto e le attenzioni della donna che lo ama e che prima allontanava, quasi infastidito per il suo cinismo nei confronti della vita.
Pièce lineare, dai mille spunti di riflessione sui profumi della vita, su solitudine moderna e disillusione esistenziale, ottimamente diretta ed interpretata, come detto, da Massimo Venturiello che ha dato più spazio alla parola, con i risvolti - ora comici ora drammatici - che si sono snodati leggeri e senza pause suscitando gli applausi del pubblico durante ed alla fine della rappresentazione. Validissimo – ribadiamo – il cast con Irma Ciaramella, Camillo Grassi, Andrea Monno, Claudia Portale, Sara Scotto Di Luzio, Franco Silvestri.
“Profumo di donna”
Adattamento teatrale di Pino Tierno
Dal romanzo "Il buio e il miele" di Giovanni Arpino
Regia di Massimo Venturiello
Con Massimo Venturiello, Irma Ciaramella, Camillo Grassi, Andrea Monno, Claudia Portale, Sara Scotto Di Luzio, Franco Silvestri
Scene e costumi di Alessandro Chiti e Sabrina Chiocchio
Musiche di Germano Mazzocchetti
La voce dei brani cantati è di Tosca
Produzione "Società per attori"
Stagione Teatro Stabile di Catania - Teatro Verga - 31 Marzo-9 Aprile 2017