Un testo difficile, carico di significati e di ricordanze e che, portato in scena, mette a dura prova il regista, gli interpreti e che fa tornare in mente tanti momenti della vita, fa pensare a situazioni ancora difficili da digerire, già accadute o che potrebbero accadere domani e che coinvolgono figure importanti, pilastri, nella crescita e nella vita di ognuno di noi come nonni, zii e soprattutto genitori. E quando si parla poi di madre o padre ecco che si aprono scenari vertiginosi, emergono domande mai poste, silenzi, paure, rimorsi, aspettative deluse e soprattutto parole - magari - mai pronunciate. Questa premessa fa riferimento all'atto unico "Un momento difficile" di Furio Bordon, autore triestino pluripremiato, in scena al Teatro Verga di Catania a chiusura della stagione di prosa 2017-2018 dello “Stabile” etneo. Una novità assoluta, rappresentata in prima nazionale, per la regia di Giovanni Anfuso, una coproduzione Stabile di Catania e Stabile del Friuli Venezia Giulia e che annovera interpreti di valore quali Massimo Dapporto, Ileana Rigano, Debora Bernardi e Francesco Foti. "Un momento difficile" conclude, dopo "Le ultime lune" (cavallo di battaglia di Marcello Mastroianni e
Gianrico Tedeschi) e "La notte dell'angelo", un progetto drammaturgico svolto da Furio Bordon nel corso degli anni.
L'atto unico, di circa 80', vanta inoltre l'elegante scenografia di Alessandro Chiti, i costumi di Riccardo Cappello, le musiche originali di Paolo Daniele, le coreografie di Amelia Borsellino e le luci di Gaetano La Mela. D'effetto la ninna nanna cantata da Lisa Angelillo.
Una scenografia visionaria e moderna, curata da Alessandro Chiti, con i costumi di Riccardo Cappello, racchiude la vicenda in una stanza con tutto l’occorrente per un anziano sofferente, soffermandosi su "Tu", il protagonista, ovvero un figlio, stanco e esasperato e che assiste l’anziana madre, malata di demenza senile, distesa sul letto dove poi morirà. Alle spalle di "Tu" e della madre sofferente ci sono altre due presenze evanescenti, ma in dialogo continuo: la stessa madre, più giovane, più dolce e quarantenne ed il padre, giovane anche lui e morto, anni prima, per infarto.
Lo spettacolo, con la scorrevole regia di Giovanni Anfuso, racconta con un taglio introspettivo ed intrigante, ma anche con leggerezza e ironia, proprio “quel momento difficile”, quei tormentati, confusi, strazianti istanti che precedono la morte dell’anziana madre del protagonista. Ad interloquire con “Tu” durante la pièce, in una stanza, oltre alla vecchia madre, immobile nel letto, ci sono due figure più giovani: la stessa madre, ma bella ed elegante ed il padre, anch’esso giovane e bello. Da questo magico dialogo viene tratteggiata l’infanzia, con le indecisioni, le paure del protagonista, ma emergono anche i caratteri, le debolezze, i tradimenti dei due genitori, ma anche il loro amore che resiste al tempo ed alla ineluttabilità della morte. Ed alla fine arriva quel tanto terribile, temuto momento della morte della madre ed il protagonista - come è accaduto a molti di noi - si ritrova solo, spogliato del suo ruolo di figlio, a ripetere, nel buio della stanza il nome "mamma, mamma, mamma", una figura unica, fondamentale che non ritroverà mai più nella sua vita terrena ma che, sicuramente, lo proteggerà ed amerà sempre.
Di grande efficacia l’interpretazione di Massimo Dapporto nei panni dello stanco, confuso e disperato “Tu”, mentre Ileana Rigano da vita ad una madre sofferente davvero convincente. I determinati Francesco Foti e Debora Bernardi rivestono i ruoli giovani del padre e della madre, entrambi con una interpretazione elegante, ironica e delicata. La sensibile mano registica di Giovanni Anfuso, con un testo di grande spessore - che induce alla più profonda riflessione su “un momento difficile” e delicato della vita di tutti noi - regala allo spettatore uno spettacolo di assoluto valore che riscuote i reiterati applausi del pubblico.
Un momento difficile
di Furio Bordon
Regia di Giovanni Anfuso
con Massimo Dapporto, Ileana Rigano, Francesco Foti, Debora Bernardi
Scene di Alessandro Chiti
Costumi di Riccardo Cappello
Musiche di originali Paolo Daniele
Coreografie di Amalia Borsellino
Luci di Gaetano La Mela
Assistente regista Angelo D’Agosta
Coproduzione Teatro Stabile di Catania con Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia Stagione teatro Stabile di Catania - “Verga” di Catania - 8-20 maggio 2018
Foto di Antonio Parrinello