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Il monologo comico, ma non troppo, autobiografico e surreale di Steve Cable, ”Uomo maturo”, ha inaugurato alla Sala Roots di Catania la nuova stagione teatrale per adulti “Underground Rivers” di Teatro Argentum Potabile che privilegia la drammaturgia contemporanea, proponendo testi originali di autori viventi del Sud Italia e di gruppi teatrali indipendenti.  “Uomo Maturo” che vede protagonista in una scena vuota il solo Steve Cable, con una scenografica bottiglia di birra fredda, è un monologo leggero, divertente, una sorta di viaggio, di confessione, tra costumi e usanze sicule che vengono scandagliate dallo sguardo curioso e smarrito di un giovane viaggiatore straniero. Il titolo dello spettacolo, “Uomo maturo”, è metà di una frase licenziosa (“Uomo maturo cazzo duro”) che pare rincorrere il protagonista: nel 1994 un giovane studente di cinema, Steve, che conosceva l’Italia solo grazie ai film di Dario Argento, approda a Catania, dove inizia ad essere perseguitato dal  graffito

“Uomo Maturo – Cazzo Duro”  che ritrova in una Catania più genuina, senza falsa filosofia e libera dai condizionamenti e gli obblighi dei social.
Durante il monologo, sempre condotto  sul filo della leggerezza, in stretto contatto con lo spettatore, emergono particolari, storie, fatti, modi di dire esilaranti e più che mai attuali e tutto ciò, viene raccontato in una dimensione cabarettistica, intima, tra umorismo inglese e "Liscia" catanese. Cable affronta argomenti quali i mariti all’Ikea, la fissazione del the delle cinque per gli inglesi, l’assenza di autobus nei giorni feriali e la crescita dei bambini con le zie intente a traumatizzare i nipoti con domande ossessionanti. Poi arriva il momento dei ricordi surreali dell’estate di un quattordicenne e di come scoprivano il sesso i giovani collegiali divisi tra dormitorio dei maschi e delle femmine. E racconta anche della sua prima rappresentazione teatrale nel ruolo di Mercuzio, dei primi amori, della scoperta del sesso, del punto G, della sua prima ragazza Cloe e si chiede dov'è adesso e se è felice.
La pièce, in 60’, risulta estremamente piacevole, intrigando il pubblico che, alla fine, non fa mancare gli applausi al divertente e preciso Steve Cable, capace di riflettere, di raccontare fatti di ieri e di oggi, della sua vita e del suo ambientamento nella città etnea, della precisione inglese e della teatralità e del pressapochismo dei siciliani. Un monologo quindi per riflettere, con sorriso ed ironia, delle proprie disavventure e di quelle degli altri, sul tempo che passa e su come si trasforma il mondo che ci circonda, su come si cambia, fra social network, fragilità e crescita personale.

“Uomo maturo”
di e con Steve Cable
Regia di Steve Cable
Rassegna “Underground Rivers”
Sala Roots - Catania, 27-28 Ottobre 2018

Foto Dino Stornello