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La compagnia Gli Instabili di Catania, che quest'anno ha festeggiato i vent’anni di attività all'insegna della vibrante passione per il teatro, ha portato in scena al Piccolo Teatro della Città di Catania "Un gioco stupendo", su drammaturgia dello stesso gruppo e con la regia di Nicola Alberto Orofino che ha dato la sua riconoscibile impronta alla pièce conferendole scorrevolezza e leggerezza. L’atto unico, di circa 60', vede protagonista un certo signor Alfredo Traps, rappresentante di articoli tessili che, per un incidente automobilistico, si ferma per la notte, nelle campagne svizzere e chiede ospitalità, in una villa luminosa, al proprietario, un giudice in pensione. Viene accolto molto volentieri e presto arrivano anche degli ex colleghi per una serata gioiosa. Dopo cena inizia il gioco preferito dal gruppo ovvero riprodurre i processi storici come quello a Gesù o il processo di Socrate o ancora quello di Giovanna D’Arco. Si gioca con materiale umano e si finisce per accusare Traps di aver

ucciso il suo capo per succedergli nell’incarico di rappresentante, visto che durante la cena proprio Traps racconta di vecchie ostilità con il suo ex titolare e della tresca con la moglie. Il gruppo della villa è formato da un uomo (maggiordomo e boia) e da ben cinque donne che impersonano giudici, pubblico ministero e avvocati. Il protagonista accetta il gioco-processo con entusiasmo, anche se il suo avvocato difensore, uno dei commensali, lo avverte che è da pazzi professarsi “innocente” davanti a quel tribunale privato e che è meglio incolparsi subito di un reato minore, dato che è complicato voler conservare la propria innocenza fino in fondo.
L’esito del processo per l'imputato sarà grottescamente spaventoso e lo spettacolo, tra momenti di suspence, di ilarità e di brani musicali alquanto piacevoli ("Vivere" di Claudio Villa, "I tuoi capricci" di Neil Sedaka, "100 days, 100 nights" di Sharon Jones,  "Limbo rock" di Chubby Checker ecc.) affronta tematiche relative alla giustizia dei nostri processi o ancora alle meschinità perbeniste, al confine tra bene e male e su cosa si può definire giusto, su quanto contano i pensieri delittuosi nella definizione dei nostri comportamenti concreti.
La pièce, diretta con la solita mano felice da Nicola Alberto Orofino, vede in scena il surreale Sergio Trefiletti, nei panni del signor Traps, Carmelo Scaccianoce (il maggiordomo - boia), Anna Di Mauro (il frizzante avvocato difensore di Traps) e, nei ruoli dei giudici, le convincenti Luciana Camano, Rita Patti, Gabriella Russo e Marika Russo. Gli stessi personaggi della pièce sviluppano una visione negativa della società e soprattutto della giustizia. Pochi elementi scenici, un uomo qualunque, un’auto in panne, un gruppo di amici ormai in pensione, una cena ed un processo simulato portano lo spettatore alla risata, a tante riflessioni e alla fine arrivano i meritati applausi per l’allestimento, gli interpreti e per il regista.

Un gioco stupendo
Drammaturgia della compagnia Gli Instabili
con Luciana Camano, Anna Di Mauro, Rita Patti, Gabriella Russo Marika Russo, Carmelo Scaccianoce, Sergio Trefiletti.
Regia Nicola Alberto Orofino
Vocal coach Giovanna Saffo
Assistente Gabriella Caltabiano
Gli Instabili - Piccolo Teatro di Catania - 23 e 24 Marzo 2019
Si ringraziano Francesco Bernava e Filippo Trepepi per la collaborazione.

Foto di scena Gianluigi Primaverile