Teatro, metateatro, teatro nel teatro ovvero esperire direttamente in scena la materia che la vita e appunto il teatro condividono, la materia di cui sono fatti i sogni. I sogni sono infatti l'oggetto, linguistico e sintattico prima ancora che psicologico e narrativo, di questa interessante drammaturgia di Marco Pichierri, segnalazione speciale per la Drammaturgia alla XIII edizione del Premio per il Teatro e la Drammaturgia Tragos del Piccolo di Milano, messa in scena per la regia di Mario Jorio. È una drammaturgia articolata che indaga sulla liquida contemporaneità, una liquidità che innesca la crisi dell'individuo e lo travolge anche in uno dei suoi pilastri novecenteschi, quella scoperta dell'inconscio che da psicanalitica indagine e consapevolezza di sé sembra essersi tramutata in confusa e transeunte rappresentazione di personalità conviventi e insieme contraddittorie. Interessante in particolare di questa drammaturgia la sua capacità di articolare in dialogo e narrazione coerente il
transito onirico che, per un effetto quasi di diffrazione, si scompone nei vari personaggi e ironicamente si contrappone alla solitudine, quasi inevitabile, del nostro tempo e del suo protagonista.
Monologo dunque a più voci che testimonia la crisi della parola, del significato, dell'identità e degli strumenti, linguistici e psicologici, cui avevamo affidato la loro saldezza e salvezza.
Così lo stesso rapporto psicologo-paziente deflagra sovrapponendosi e delegittimandosi reciprocamente quasi perdesse man mano il contatto con una realtà, intima ed esterna, di cui sono diventate ignote le coordinate.
Un bel testo che alterna sintassi surrealiste, quasi ovvie, a sondaggi nel grottesco e ad impennate comiche, mantenendo la giusta distanza che la pungente e ben curata regia di Jorio trasforma in coerente movimento scenico capace di rendere anche figurativamente la tensione proiettiva e identificativa della esperienza onirica e della relazione psicanalitica.
Bene la recitazione, quasi sempre all'altezza di un testo dalle molte curve stilistiche, da parte dei protagonisti: Monica Baratta, Massimo Brizi, Luca Di Franco, Roberto Imperato, Sarah Pesca, Franco Testa.
Una produzione Outsider Line Company, alla sala Campana del Teatro della Tosse di Genova dal 10 al 12 Maggio. Buona la partecipazione e molti gli applausi.