Pin It

Al Teatro Carcano di Milano, approda il progetto “Situazione Drammatica”, ideato dall’Associazione di Tindaro Granata, Carlo Guasconi e Ugo Fiore (in questo sito si può leggere l’ articolo dedicato al progetto). Sette serate di lettura scenica dedicate ad altrettanti testi di drammaturgia italiana con la presenza di autori, attori e pubblico. Una grande occasione per giovani autori: far conoscere i propri testi e sperimentare come “sulla parola” la scrittura risuona in uno spazio teatrale. La novità dell’iniziativa riguarda la possibilità di poter leggere il copione dal vivo. Ciascuna serata sarà dedicata a un autore emergente e sarà strutturata in tre momenti: confronto con il drammaturgo che esordirà parlando della sua opera, spiegando le ragioni per cui è stata scritta e raccontando le tematiche affrontate; lettura in forma drammatizzata da

parte degli attori; confronto con il pubblico, per approfondire le tematiche del testo e conoscere il drammaturgo. Martedì 25 maggio 2021, la serata è dedicata al testo: LA MACCHIA di Fabio Pisano (Premio Hystrio 2019, Premio Nuove Sensibilità 2.0 2020, indetto dal Teatro Pubblico Campano). La lettura con amorevole cura da Mariangela Granelli, Fausto Maria Sciarappa, Sebastian Luque Herrera, ha messo bene in luce le sfide del testo: fino a che punto siamo davvero capaci di ascoltare l’altro? Due uomini e una donna si parlano senza comprendersi. Tutto ruota intorno ad una macchia che è poi la macchia della nostra società contemporanea, l’incomunicabilità, la cecità, il rifiuto della diversità. Il testo scorre in modo fluido, si avvolge su sé stesso come un vortice, si approda ad un’amara verità: ogni uomo è un’isola, non c’è salvezza. Un giovane, S., bussa al primo piano della palazzina di periferia in cui vive, per parlare con i proprietari di casa. C’è una perdita, una macchia sul soffitto. Il giovane bussa per trovare una soluzione. Lo accoglie una donna, Lei, intenta a preparare la cena mentre Lui, il marito, è intento ad assaporare la tappa, in salita, di ciclismo. Man mano che il giovane prova a parlare con loro, il dialogo diventa sempre più aspro. Il ritmo è fluido, I dialoghi sono serrati, i momenti di pausa e di respiro, si ritrovano in alcuni monologhi in cui ogni personaggio dà luce al proprio vissuto interiore e al proprio dolore. Fabio Pisano scrive con lucidità e analisi accurata, i suoi studi scientifici, gli permettono di indagare con lente di ingrandimento l’animo umano. Ho avuto modo di conoscerlo nel corso di un seminario teatrale sulla drammaturgia spagnola (che ha avuto luogo a Milano al Teatro Filodrammatici) e già allora mi colpì la sua umiltà e il disincanto che aveva nei confronti della scrittura. Guardava la sua scrittura con gli occhi di un altro, è questa una buona dote, per un drammaturgo: la capacità di essere sempre “altro”, per poter mettersi nei panni degli altri. Questo aspetto è evidente anche nel testo presentato: fra dialoghi, monologhi, il fiume dei pensieri è arricchito dalle didascalie, quadri poetici, in cui l’autore osserva dall’esterno un mondo che si frantuma, il declino di sogni e ideali: unica salvezza la poesia, perché, sia pure in un mondo desolato, ci regala la bellezza di un tramonto:

“L'imbrunire,
avanza con grande poesia,
nel panorama desolato”.
Guardiamo l’imbrunire dei nostri giorni e cerchiamo di cogliere la poesia che in esso si nasconde.

Milano, Teatro Carcano, 25 maggio 2021

Foto Riccardo Siano