Come una nota drammaturgia di Harold Pinter questo libro, nel raccontare la storia del duo siciliano, parte dalle ultime produzioni e conclude con gli inizi della loro carriera. La struttura di questo volume, che celebra attraverso la rievocazione dei tanti spettacoli realizzati, con maggiore o minore fortuna, l'originale coppia di attori, registi ed autori, prende in esame le varie fasi della loro ultra trentennale carriera separandoli in blocchi. Come già detto si comincia, dopo la prefazione di Marco De Marinis, con l'ultimo periodo produttivo della compagnia, definito barocco palermitano, con i vari spettacoli di Pirandello, realizzati con la matura padronanza d'innovative modalità per affrontare il più classico dei nostri classici. Il secondo capitolo riguarda il periodo immediatamente precedente, caratterizzato dalla collaborazione con la compagnia de Le belle bandiere. Si comincia anche qui con Pirandello per proseguire con una riscrittura delle varie versioni di Anfitrione, con Il mercante di Venezia e con Le smanie per la villeggiatura. Ancora un passo indietro nel tempo e si arriva agli anni 80, decennio in cui i due artisti hanno collaborato con la Cooperativa Nuova Scena di Bologna. In questo periodo i due artisti hanno realizzato le loro prime "perle" come i tre spettacoli della trilogia siciliana, in cui il loro inconfondibile stile ha definitivamente preso forma per diventare nell'immediato futuro l'elemento che li ha fatti apprezzare dalla critica e da un più vasto pubblico. Tra capolavori e spettacoli meno riusciti, alle soglie degli anni 90, i due artisti si sono staccati da Nuova scena per arrivare a costituire la compagnia Diablogues. E non è un caso che il nome della compagnia è lo stesso dello spettacolo, costruito da pezzi vari scritti per la radio da Roland Dubillard e che Ugo Ronfani tradusse e adattò per loro. Diablogues è stato infatti messo in scena in quegli anni ed ha rappresentato una sorta di carta d'identità del duo. Il libro prosegue con le produzioni della metà degli 90, le cosiddette produzioni siciliane, per terminare con il capitolo dedicato agli inizi della carriera di Vetrano e Randisi, segnati soprattutto dalle esperienze con maestri quali Michele Perriera, Beppe Randazzo e più tardi Leo De Berardinis. Per sviluppare il suo racconto e la sua analisi Mattia Viviani sceglie di fare opera di assemblaggio delle testimonianze dirette dei protagonisti intervallandole con notizie e precisazioni biografiche e teatrografiche. La pubblicazione è riccamente corredata da una collezione di scatti dei principali spettacoli citati.
Diablogues il teatro di Enzo Vetrano e Stefano Randisi
di Mattia Visani
Ubulibri 2011
pagg 189 € 23,00
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