2 marzo 2023, ultima lezione del corso, PICCOLA MACCHINA DELLO STUPORE 2, con Paolo Nori, ci regala in video, 50 minuti di lettura, un flusso di coscienza senza mai perdere un tono, un elemento emotivo, “La Fondazione” di Raffaello Baldini. Scritta in dialetto romagnolo, poi tradotta in italiano, La Fondazione, è un testo sulle cose che svaniscono e sul desiderio di conservarle. Baldini oltre che poeta ha scritto anche monologhi che sono stati rappresentati in teatro e Paolo Nori più di una volta ha letto questo testo nelle sue presentazioni. Nori, ci invita a riflettere sulla particolarità di questa scrittura, sulla sua musicalità interna, sulla verità di un personaggio che supera il tempo e lo spazio, anche se nasce in dialetto romagnolo, quest’opera, potrebbe appartenere a qualsiasi luogo a qualsiasi tempo, perché il protagonista del testo è un personaggio profondamente umano. Un uomo colleziona ossessivamente oggetti del passato, ma quando lui morirà chi raccoglierà il suo tempo e le sue
memorie? Nessuno, i suoi nipoti sicuramente porteranno tutto in discarica, ed ecco che nasce un’idea di salvezza, una Fondazione che tenga viva la memoria delle cose di cui nessuno si cura, tappi, rocchetti, giornali…Una Fondazione per le piccole cose del quotidiano, non quelle dei grandi poeti e dei filosofi, per quelle ci sono i libri. Ho avuto modo di partecipare a questo corso di scrittura e sono felice di averlo fatto, molti intorno a me dicevano, mah, alla tua età che lo fai a fare…invece no, c’è sempre da imparare, la scrittura non ha età. E ben vengano occasioni come queste che ti permettono di riprendere il dialogo con la pagina bianca. Il corso di Paolo Nori apre sguardi sulla letteratura ma anche sulla vita di tutti i giorni, su quello che abbiamo sotto gli occhi e non vediamo. I suoi suggerimenti per scrivere un testo, un monologo, un racconto breve, un romanzo, nascono dal suo grande amore per la letteratura russa ma anche da alcune opere contemporanee come il testo di Baldini. La “Scuola Karenin, scrivere con gli occhi”, (docenti: Paolo Nori, Alberto Rollo, Nicola Borghesi, Francesca Milano) da anni organizza corsi, l’associazione di riferimento è “To soréla entertainment”, fondata nel 2016 a Bologna, con l’intento di promuovere manifestazioni artistiche che ci fanno vedere il mondo con lo sguardo dei bambini. La macchina dello stupore si chiama “scrittura” ed è un viaggio che ci spinge a scrivere osservando le cose con occhi diversi. Un viaggio lungo, non scontato, difficile da fare, per farlo bisogna vincere molte resistenze, soprattutto interne, che riguardano noi stessi e il nostro modo di vedere e vivere ciò che ci circonda. Scrivere suscitando stupore. Conquistare lo “straniamento” è come attraversare un sentiero in salita, nuotare controcorrente, “farsi crescere dentro la pancia una piccola macchina per lo stupore”. Lo consiglio vivamente anche a chi scrive per il teatro, perché la scena è il regno dello stupore.
Milano, 2 marzo 2023