La drammaturgia

La decapitazione di Marco Gualco di Riccardo Cacace

Cosa siamo disposti a negoziare della nostra morale quando è in ballo la vita? Marco Gualco ben poco, ché investito dal corso degli eventi fa di tutto per diventarne il fautore ma non per salvare se stesso bensì il suo orgoglio. LA DECAPITAZIONE è un

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Il libro

Che peccato essere una curiosità di Enrico Pastore

In Europa tra fine '800 e inizio '900, per poi oltre proseguire, esplode, dentro una concezione borghese del patriarcato che riproponeva i consueti schemi di subordinazione e sudditanza ma insieme paradossamente li smentiva nel trionfo della libertà

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La libreria virtuale

Consulta il nostro archivio on line di testi teatrali: quasi duemila opere di centinaia di autori contemporanei. Leggi liberamente tutti i copioni che desideri, fai una ricerca per autore, titolo, numero di personaggi, genere, durata a seconda delle tue esigenze. Leggi le sinossi e il testo completo, contatta l'autore.

Drammaturgia contemporanea in scena

  • Changes

    In “CHANGES”,  spettacolo diretto da Thomas Ostermeier visto alla “Biennale Teatro” 2025, da una parte c'è la forma, la sintassi teatrale che si costruisce sulla 'persona', sul confronto/scontro cioè tra maschera e attore, tra il suo corpo in scena e

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  • Mi chiamo Omar

    Aveva ragione Giacomo Leopardi, dunque. Infatti così come la bella e profumata ginestra fiorisce inattesa e quasi paradossale sulle pendici di quel vulcano che è l'Universo e l'Esistenza, la poesia può fiorire altrettanto inattesa dentro la tragedia di un

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  • No title

    Un cerchio (magico?) di bottiglie rotte e aguzze che circoscrive e quasi difende un palcoscenico concepito come un 'ring' in cui combattono il senso e il non senso, il caso ed il destino che su quella casualitità è causalmente edificato, una danza immobile

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  • Ivan e i cani

    “Ivan e i cani” è uno spettacolo di narrazione. Uno spettacolo duro, in cui Federica Rosellini si mette lì, da sola, e recita narrando. Un racconto semplice: un bambino di appena quattro anni, maltrattato scappa di casa e, restato solo nella

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  • I mangiatori di patate

    Nasce da un paradosso, il regista cesenate presentandolo lo chiama “amore per la contraddizione”, questo ultimo lavoro di Romeo Castellucci “I mangiatori di patate” ospitato in prima assoluta alla Biennale 2025 e in replica, come una installazione, in

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  • Molly

    Le mossettine, le smorfiette innocenti eppure sensuali, gli sguardi mobilissimi, seduttivi e smarriti al contempo, le richieste pressanti di aiuto e l’assoluta (forse apparente, forse no) autosufficienza affettiva: tutto insieme, contemporaneamente o tutto

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  • Incontro

    A Napoli, o in una qualunque città del sud, un incontro tra due destini simili ma opposti. Raccontiamo lo spettacolo “Incontro” del “Collettivo lunAzione” e per la regia di Eduardo Di Pietro che si è visto a Castrovillari il 30 maggio scorso nel contesto di

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  • Polmoni

    Una bella storia d’amore, a raccontarla, funziona sempre, funziona con qualunque medium d’arte a condizione che sia proposta con intelligenza, con grazia e che sia ben incastonata nella realtà e nella realtà trovi alimento. Se poi ci si china ad

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Articoli e interviste

  • Biennale teatro 2025

    La cinquantatreesima edizione della Biennale Teatro, la prima a direzione artistica di Willem Dafoe assistito da Valentina Alferj e Andrea Porcheddu, si configura metaforicamente come un triangolo equilatero costruito nelle sue cuspidi a partire dal

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  • Tra Elettra ed Edipo a Colono: lo sguardo di Sofocle, e il nostro, sul male

    In quale luogo della nostra esperienza culturale devono essere collocate le tragedie greche? In quale spazio spirituale bisogna comprenderle e acquisirle? Non tanto (o non soltanto) in quello dell’istruzione, in cui restano preziosissime; non (o meglio non

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  • Torino fringe festival 2025

    Due serate e quattro spettacoli visti al Torino Fringe, il “festival di teatro off e delle arti performative” che colonizza il capoluogo piemontese fino al primo giugno. Giunto alla sua XIII edizione e guidato da Cecilia Bozzolini e Michele Guaraldo, il

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  • Polis teatro festival 2025

    Da qualche anno o forse anche decennio è diffuso un certo 'pudore', ed è in parte un eufemismo, a parlare, scrivere e praticare un teatro 'politico' quasi che questa nobilissima parola e pratica portasse lo stimma 'riprovevole' di un'epoca di

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La drammaturgia contemporanea è un riflesso della società, delle sue contraddizioni, dei suoi slanci e delle sue inquietudini:

uno strumento per interpretare il mondo che abbiamo intorno. La scrittura per la scena in Italia sta dimostrando la capacità di affrontare temi rilevanti nel dibattito socio-culturale e di misurarsi con l’esplorazione di nuove forme narrative. Supportare l’emersione delle voci e delle opere più interessanti del panorama nazionale, corrisponde a rafforzare la conformazione archetipa del teatro quale luogo di scambio, dialogo e riflessione critica.

Theatron 2.0, in collaborazione con il Teatro Bellini di Napoli, presenta la terza edizione del Premio nazionale di drammaturgia Omissis.

Il Premio Omissis è concepito come un osservatorio destinato a scoprire e divulgare opere originali e a testimoniare la diversità di esperienze e linguaggi, facilitando il confronto tra autori, operatori e pubblico.  Il bando si rivolge ad autrici e autori under 40, principale novità di questa edizione, introdotta allo scopo di estendere ulteriormente l’azione di promozione della drammaturgia contemporanea e di sostegno alla comunità artistica.

Il bando avrà validità a partire dal 16 aprile 2025 con scadenza il giorno 30 giugno 2025. 

In cooperazione con enti di programmazione attenti alla nuova drammaturgia, si conferma la circuitazione della lettura scenica del testo vincitore, per la prima volta presentato in forma integrale, che sarà inserita nella programmazione 2026 di Kilowatt Festival (AR), Festival Dominio Pubblico (RM) e Teatro Fontana (MI).

Anche in occasione della terza edizione del Premio Omissis, si rinnova la partnership con una rete di case editrici specializzate, composta da Cue Press, Luca Sossella Editore e SuiGeneris. I tre testi finalisti saranno inviati in lettura alle case editrici coinvolte che potranno scegliere autonomamente di avviare una collaborazione editoriale con le autrici e gli autori segnalati.

A partire da quest’anno, annoveriamo tra i nostri partner Eurodram - Rete internazionale per la selezione e traduzione di opere di drammaturgia contemporanea. I tre testi finalisti saranno inoltre promossi presso il comitato italiano della rete. 

La giuria è composta da Giorgio Andriani (Cranpi); Mimmo Borrelli (drammaturgo, attore, regista); Ivonne Capece (Teatro Fontana); Lucia Franchi (CapoTrave/Kilowatt); Jovana Malinarić (Outis - Centro Nazionale di Drammaturgia Contemporanea); Antonino Pirillo (Cranpi); Ornella Rosato (Theatron 2.0); Daniele Russo (Teatro Bellini di Napoli), Alessandro Toppi (La Repubblica Napoli, La Falena).

Per rafforzare l’azione di promozione della drammaturgia contemporanea  presso un target di giovani lettori e lettrici, inoltre, sarà costituito un comitato di studenti e studentesse universitari under 30, che prenderà in esame i cinque testi finalisti del premio, decretati dalla giuria di esperti. Al comitato giovani sarà affidata la scelta di un’opera cui assegnare un premio in denaro.

La serata conclusiva e la cerimonia di premiazione della 3° edizione del Premio nazionale di drammaturgia Omissis avrà luogo nell’autunno 2025 presso il Teatro Bellini di Napoli.

Bando completo: https://webzine.theatronduepuntozero.it/premio-omissis-2025/ 
Per informazioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

Il Premio nazionale di drammaturgia Omissis è ideato dall’impresa culturale Theatron 2.0, con la direzione generale di Cesare D’Arco e Ornella Rosato, e realizzato in collaborazione con il Teatro Bellini di Napoli.

Sono partner dell’iniziativa, il network nazionale Risonanze Network, Patamu, Kilowatt Festival, Cranpi, Eurodram, Outis - Centro nazionale di drammaturgia contemporanea, Elsinor - Centro di produzione teatrale, Dominio Pubblico, Teatro Fontana, Cue Press, Luca Sossella Editore, SuiGeneris. 

Drammaturghi

  • Su di me di Giuseppe Manfridi

    14 novembre 2023. Una data che vale la pena di annotare. Non ho mai scritto di me prima d’ora per raccontarmi. Per commentarmi sì, è di certo accaduto, ma non per raccontarmi. Possibile? Più ci penso e più debbo confermarmi nella

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  • La composizione drammatica di Giuseppe Liotta

    A che punto sono arrivato, oggi 16 settembre 2022, nel mio lavoro di “drammaturgo”? In questo momento devo decidere se iniziare a scrivere un nuovo testo partendo da due eroi dell’Iliade la cui relazione mi inquieta già da un anno e non vede l’ora

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  • Speranza, rimozione e memoria di Franca De Angelis

    Si è sempre grati a chi ci chiede di fermarci qualche attimo a pensare a ciò che si fa, al perché lo si fa. Ringrazio quindi di cuore Marcello Isidori che mi ha chiesto questa breve autopresentazione; per quanto sappia di non avere una scrittura

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  • Più o meno, è andata così di Francesca Garolla

    La mia biografia, come tutte le biografie, sottolinea i successi ed elude del tutto ciò di cui non ho chiarezza. Quale è stato il momento esatto in cui ho fatto incontrare scrittura e teatro? Non lo so, e forse è per questo che non riesco a dirmi

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Osservatorio teatro di Giorgio Taffon

  • Circa la definizione di “Teatro d’Arte”

    Riprendo dal mio ultimo intervento della rubrica, “In cerca di teatro a Roma?”, l’opinione di Elio  De Capitani, il quale da anni sostiene a ragione che ciò che manca in gran parte del nostro sistema teatrale è un vero e proprio “Teatro d’Arte”, che sia in

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  • In cerca di teatro a Roma?

    Ritengo che rientri appieno nello spirito di questa rubrica rifarsi a quanto recentemente il regista Elio De Capitani, del milanese Teatro dell’Elfo, ha detto all’intervistatrice Federica Manzitti, sul <<Corriere della Sera>> di sabato 8 marzo:

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Drammaturgie del Teatro di figure di Alfonso Cipolla

  • Perché nasce un nuovo burattino? di Walter Broggini

    Una delle caratteristiche più vitali dei burattini italiani è la loro capacità di rigenerarsi continuamente e di rifondersi in nuovi personaggi. È una prerogativa strategica che ha radici antiche: ogni burattinaio deve potersi specchiare in un proprio

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  • Dizionarietto del teatro di figura di Gigio Brunello

    Gigio Brunello più che un burattinaio è un cult, anzi una fede. Chi lo scopre non può più farne a meno: lo segue, lo rinsegue, cerca di non perdere nessuna delle sue creazioni sapendo che sarà, più che sorpreso, calamitato da quel suo modo di

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Racconti e favole teatrali di Giorgio Taffon

  • Storie di una strana famiglia d’artisti 10

    Cari amici lettori, incrociando Shakespeare e Dante, nel concludere questi miei racconti, vi dirò di un fazzoletto “galeotto” che mi spinse inevitabilmente a sciogliere ogni nodo con la famiglia di Pietro ed Elena De Meis.

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  • Storie di una strana famiglia d’artisti 9

    Vengo convocato per la famosa cenetta dove i genitori di Elena avrebbero svelato i loro codici comunicativi in forma di simboli musicali. Arrivo con un mazzo di tulipani molto ben preparato, con nastrini iridescenti multicolori, sapendo da sempre che

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