La drammaturgia

Il sogno di Monèva di Valentina Fantasia

Nel giugno del 2020 a Mondragone, in provincia di Caserta, scoppiò una violenta rivolta tra gli operai di nazionalità bulgara che lavoravano nelle campagne come stagionali. Il motivo era l’istituzione della zona rossa, con divieto di accesso e uscita

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Il libro

Strade maestre di Corrado D'Elia e Sergio Maifredi

Strade maestre è certamente una raccolta di interviste ma questa pubblicazione di Cue press non è soltanto una raccolta d'interviste. Corrado D'Elia e Sergio Maifredi hanno lavorato a questo progetto per circa due anni, viaggiando in Italia e in

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La libreria virtuale

Consulta il nostro archivio on line di testi teatrali: quasi duemila opere di centinaia di autori contemporanei. Leggi liberamente tutti i copioni che desideri, fai una ricerca per autore, titolo, numero di personaggi, genere, durata a seconda delle tue esigenze. Leggi le sinossi e il testo completo, contatta l'autore.

Drammaturgia contemporanea in scena

  • Manson

    Non c’è dubbio che l’incredibile vicenda criminale di Charles Manson (1934 - 2017) possegga fascino e mistero morboso tali da attrarre e ispirare artisti di ogni genere: si tratta infatti di una vicenda umana, dagli interessanti risvolti psicologici,

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  • Metamorfosi

    Il lavoro che il drammaturgo catanese Nino Romeo, un maestro della drammaturgia siciliana e italiana, ha liberamente sviluppato su alcuni brani del testo ovidiano delle Metamorfosi è molto interessante perché, nell’elaborazione dello

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  • Quando venne buio

    Se c’è una pagina della storia occidentale densa quante altre mai di contenuti culturali e simbolici è sicuramente quella che riguarda l’antichissima e a celeberrima battaglia delle Termopili. Uno scontro che, duemila e cinquecento anni fa, nel 480 a.C.

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  • Anima mundi

    Ci fa percepire immediatamente una 'prigionia', e soprattutto cerca di chiamarcene fuori, questa drammaturgia strutturata in narrazione scenica di Lucilla Giagnoni, equilibrato e coerente potpourri di linguaggi e sintassi ma soprattutto di immagini

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  • Orlando d'amore furioso

    Essendo, per sua natura e per mediata shakespeariana intuizione, comunque “il palcoscenico del mondo”, il luogo del Teatro lo è soprattutto perché è un limes, anzi una osmotica membrana in cui si incontrano, nel creativo paradosso del qui e ora

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  • L'apocalisse

    Apocalisse, etimologicamente (ἀποκάλυψις) togliere il velo e dunque “rendere noto”, è, mescolandosi fisica e metafisica, una sorta di canale o varco quantistico, al cui inizio sta l'Umanità che vive la catastrofe (questo il significato storico che ha

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  • La luce intorno

    Il SUQ Festival, nato oltre vent'anni fa da una intelligente intuizione di Carla Peirolero sempre coadiuvata da Alberto Lasso, è in fondo una scommessa, una scommessa vinta se si guarda agli esiti e alle suggestive risonanze e conoscenze che ha

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  • Nell’impero delle misure

    Marina Cvetaeva fu poeta e umile lavoratrice, appassionata della vita e tuttavia disperata suicida, cosmopolita eppure legata alla madrepatria in cui volle tornare malgrado l’ostilità del governo. Un cuore ognora vivo e pulsante. Una personalità forte e

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Articoli e interviste

  • La metamorfosi di Letizia

    C’è modo e modo di amare la musica classica, c’è chi l’ascolta in sottofondo mentre legge, chi mentre passeggia, chi senza fare altro, semplicemente per il gusto e il piacere del puro ascolto e c’è chi, come Maria Letizia Compatangelo, crea qualcosa

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  • Hystrio festival 2023

    Abbinare un premio già famoso ad un evento Festival vuol dire mettere in comunicazione, creando un dialogo creativo, chi si affaccia e cerca un suo spazio nel teatro italiano e chi quello spazio lo ha già trovato ovvero ha cominciato a disegnarlo.

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  • Dialoghi di carta

    La denominazione dell'evento è già una suggestione, quasi che la parola scritta potesse nel dialogo non già sostituire l'essere umano in carne ed ossa quanto esserne un metaforico Avatar che non lo riporta astrattamente ma lo rappresenta

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  • (Premio) Scenario festival

    Scenario è il termine etimologicamente teatrale (da scaenarium “spazio per le scene”), anche se lì oggi non molto usato, che forse più di ogni altro ha saputo supportare il concetto di rappresentazione della realtà (la famosa mimesi), dello sguardo sul

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Al via la prima edizione del Premio Domingo Grollino, il nuovo premio di drammaturgia contemporanea dedicato al teatro dell’infanzia e della gioventù rivolto a giovani


scrittori under 35. Il premio, ideato e organizzato da Centro Teatro dei Navigli, vede la collaborazione e il sostegno del Comune di Abbiategrasso e di Fondazione Comunitaria Ticino Olona. Il concorso, a sostegno della drammaturgia contemporanea e dei giovani autori, si configura all’interno della rete di Comunità Educante del Comune di Abbiategrasso, il progetto che coinvolge le associazioni del territorio, le scuole e i commercianti e tutte le realtà a stretto contatto con i giovani, al fine di creare una vera e propria rete educante per i giovani e con i giovani.
Il premio Domingo Grollino vuole diventare un punto di riferimento nel panorama teatrale per valorizzare le drammaturgie innovative e ricordare ancora una volta la funzione vitale dell’arte, strumento necessario per comprendere la vita e comunicare le emozioni più profonde. Quello che il concorso vuole incentivare, in linea con i valori della comunità educante, è un tessuto di relazioni solidali e collaboranti, per lavorare sul territorio con responsabilità sul destino delle persone che lo abitano. Scrivere per il teatro dell’infanzia e della gioventù è un modo affascinante e stimolante non solo per esprimere la propria creatività, ma anche per dare vita a storie che ispirano, divertono e insegnano valori alle nuove generazioni. Scrivere è un modo di trascendere i confini della realtà e trovare una connessione più profonda con se stessi. Attraverso la scrittura possiamo realizzare mondi e storie che dalla nostra immaginazione prendono vita, sul palcoscenico diverranno realtà.
Il premio è dedicato a Domingo Grollino, che proprio grazie alla scrittura è sempre riuscito a comunicare al mondo le sue emozioni e i suoi pensieri. Domingo Grollino, colpito da una rara sindrome degenerativa che ne ha paralizzato il corpo ad eccezione degli occhi e del pollice sinistro, osservava il mondo e le persone, comunicando tramite sms i suoi pensieri. Per la sua forza e il potere prezioso che per lui ha avuto la scrittura, Teatro dei Navigli ha voluto legare il suo nome ad un premio di scrittura con l’intento di creare un luogo di incontro fra i giovani autori e gli addetti del settore, con l’intento di favorire la diffusione di nuove opere creative.

Il primo classificato riceverà un premio di 1.000,00 € ed il testo vincitore sarà allestito nella nuova produzione di Teatro dei Navigli nel 2024. Oltre al primo premio per il vincitore, il concorso prevede
un secondo premio di 500,00 € che sarà attribuito al testo più innovativo, e per il quale verrà fatta una lettura parziale il giorno della premiazione.
La premiazione verrà effettuata venerdì 27 ottobre presso il Teatro al Corso di Abbiategrasso (orario da definirsi). La selezione del vincitore sarà effettuata da una giuria di alto profilo composta da professionisti del settore, critici teatrali, docenti ed esperti della scena, che valuteranno le proposte in base al loro carattere innovativo e alla qualità della scrittura.
Unico requisito tematico per la partecipazione al concorso è che le drammaturgie concorrenti dovranno essere strutturate su un argomento a scelta tra i 17 Sustainable Development Goals stilati
nell’Agenda 2030, con l’intento di andare a creare dei testi che abbiano anche la facoltà di sensibilizzare il pubblico sulle tematiche proposte.

Scadenza 15 ottobre 2023

Per ulteriori info contattare teatro dei navigli al sito www.teatrodeinavigli.com o al numero
3456711773 o scrivendo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

Drammaturghi

  • La composizione drammatica di Giuseppe Liotta

    A che punto sono arrivato, oggi 16 settembre 2022, nel mio lavoro di “drammaturgo”? In questo momento devo decidere se iniziare a scrivere un nuovo testo partendo da due eroi dell’Iliade la cui relazione mi inquieta già da un anno e non vede l’ora

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  • Speranza, rimozione e memoria di Franca De Angelis

    Si è sempre grati a chi ci chiede di fermarci qualche attimo a pensare a ciò che si fa, al perché lo si fa. Ringrazio quindi di cuore Marcello Isidori che mi ha chiesto questa breve autopresentazione; per quanto sappia di non avere una scrittura

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  • Più o meno, è andata così di Francesca Garolla

    La mia biografia, come tutte le biografie, sottolinea i successi ed elude del tutto ciò di cui non ho chiarezza. Quale è stato il momento esatto in cui ho fatto incontrare scrittura e teatro? Non lo so, e forse è per questo che non riesco a dirmi

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  • Teatro come utopia di Nicola Bonazzi

    Confesso che ho accolto con ansia e con gratitudine la richiesta di Marcello Isidori di provare a buttar giù una riflessione sulle mie scritture teatrali. Ansia perché non sono abituato a ripensare troppo alle ragioni più o meno profonde che le sorreggono;

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Drammaturgie del Teatro di figure di Alfonso Cipolla

  • Perché nasce un nuovo burattino? di Walter Broggini

    Una delle caratteristiche più vitali dei burattini italiani è la loro capacità di rigenerarsi continuamente e di rifondersi in nuovi personaggi. È una prerogativa strategica che ha radici antiche: ogni burattinaio deve potersi specchiare in un proprio

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  • Dizionarietto del teatro di figura di Gigio Brunello

    Gigio Brunello più che un burattinaio è un cult, anzi una fede. Chi lo scopre non può più farne a meno: lo segue, lo rinsegue, cerca di non perdere nessuna delle sue creazioni sapendo che sarà, più che sorpreso, calamitato da quel suo modo di

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Racconti e favole teatrali di Giorgio Taffon

  • Storie di una strana famiglia d’artisti 10

    Cari amici lettori, incrociando Shakespeare e Dante, nel concludere questi miei racconti, vi dirò di un fazzoletto “galeotto” che mi spinse inevitabilmente a sciogliere ogni nodo con la famiglia di Pietro ed Elena De Meis.

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  • Storie di una strana famiglia d’artisti 9

    Vengo convocato per la famosa cenetta dove i genitori di Elena avrebbero svelato i loro codici comunicativi in forma di simboli musicali. Arrivo con un mazzo di tulipani molto ben preparato, con nastrini iridescenti multicolori, sapendo da sempre che

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