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Teatro Elicantropo di Napoli
Stagione Teatrale 2023/2024
Il palcoscenico partenopeo alza il sipario sulla 28esima stagione teatrale, dedicata a Francesco Silvestri, Alessandro D’Alatri e al popolo Palestinese

L’inaugurazione della stagione teatrale 2023/2024 del Teatro Elicantropo di Napoli, giovedì 30 novembre 2023 alle ore 21.00, sarà affidata a Rosario Palazzolo, che ‘porterà’ in scena Salvatore Nocera interprete del suo premiatissimo spettacolo Letizia forever, presentato da Teatrino Controverso e T22, aprendo, così, il sipario sulla ventottesima stagione dello spazio eventi partenopeo.
La vivacità del “piccolo” palcoscenico partenopeo, che dedica la sua stagione a Francesco Silvestri, Alessandro D’Alatri e al popolo Palestinese, si rafforza con maggiore energia e rinnovato impegno, orientata, come sempre, alla drammaturgia contemporanea, e ad un rapporto diverso, più diretto e immediato con il pubblico.
L’obiettivo è continuare a offrire spazio e vetrina ad artisti e compagnie provenienti da tutta Italia, unitamente alla formazione e valorizzazione di giovani talenti artistici.
La “formazione teatrale”, com’è noto, è uno dei fiori all’occhiello del Teatro Elicantropo, riconosciuto dal Ministero proprio per la sua ultraventennale attività di Formazione e Perfezionamento Professionale per attori. 
Le attività del Laboratorio Teatrale Permanente del Teatro Elicantropo di Napoli, si articolano su tre anni di base, e proseguono con un periodo di ulteriore approfondimento, attraverso esperienze seminariali e incontri con artisti, maestri ed esperti teatrali di valore nazionale nella Sala Saramago.
Anche quest’anno, grazie al sostegno e alla collaborazione della Fondazione Eduardo De Filippo, il laboratorio teatrale si arricchirà di due ulteriori giornate settimanali dedicate allo studio del grande maestro partenopeo, che si terranno nella prestigiosa sede della Fondazione, a Palazzo Scarpetta. 
Le linee programmatiche del Teatro Elicantropo confermano la sua vocazione al teatro politico d'impegno civile e sociale, rivolto al contemporaneo, all’analisi e alla denuncia delle tragedie dei nostri tempi, affrontando i più svariati temi di profonda attualità.
Per sottolineare il senso profondo delle tragedie che continuiamo ad attraversare e il riflesso che esse hanno nella nostra vita, il Teatro Elicantropo affronta per il terzo anno il tema del "tragico" in teatro, quello che Testori definiva "l’inizio e la fine del teatro stesso".
“A tal proposito - sottolinea il direttore Carlo Cerciello - abbiamo articolato una stagione in cui siano presenti i segni della tragedia antica, che, come messaggi in bottiglia, arrivino a riaprire le nostre coscienze narcotizzate, e, allontanandoci dall’indifferenza e dal cinismo imperanti, ci indichino la strada di un possibile cambiamento etico, sociale e politico”.
Dopo l’appuntamento inaugurale, in scena fino al 3 dicembre, sarà la volta di un atteso ritorno in scena, dal 7 dicembre, con lo spettacolo Scannasurice misteriosofica discesa agli inferi di Enzo Moscato con Imma Villa, regia di Carlo Cerciello, presentato da Teatro Elicantropo ed Elledieffe.
Il primo appuntamento del nuovo anno, da giovedì 11 gennaio, sarà con il debutto de Le Troiane da Euripide, Sartre, Giraudoux, Seneca, con Imma Villa, Mariachiara Falcone, Cecilia Lupoli, Serena Mazzei, regia di Carlo Cerciello, presentato da Teatro Elicantropo.
Alcolista e senza fissa dimora, demone e cattiva coscienza dei decumani napoletani è Rosaria drammaturgia e disegni Benito Martino, con Monica Palomby e Chiara Alborino, adattamento, elementi scenici, luci e regia Davide Iodice, che Scuola Elementare del Teatro Aps presenta dall’8 febbraio.
Estate torrida in una periferia napoletana, dal 15 febbraio, nello spettacolo La vacca di Elvira Buonocore, con Vito Amato, Anna De Stefano, Gennaro Maresca e la regia di Gennaro Maresca, presentato da B.E.A.T. teatro e Nuovo Teatro Sanità.
Margherita Romeo porta in scena, dal 22 febbraio, il meccanismo della cosiddetta ''relazione tossica'' in Julio e Bea, di cui è autrice e interprete con Francesco Nappi, presentato da Simposi del Mediterraneo.
In una lente total pink, Margherita Sarfatti, Rachele Guidi, Edda Ciano e Clara Petacci saranno le protagoniste, dal 29 febbraio, dei quattro monologhi di Dux Pink spettacolo di e con Ivonne Capece, presentato da (S)Blocco 5.
Racconta di Francesco e Silvia, incapaci di immaginarsi genitori nel mondo della precarietà, lo spettacolo Dammi un attimo scritto e diretto da Francesco Aiello e Mariasilvia Greco, anche interpreti con Elvira Scorza, in scena dal 7 marzo e presentato da Teatro Rossosimona Aiello/Greco.  
È una specie di "anatomia del fascismo" inteso come una costruzione politica e mentale di una pratica di potere che ha condizionato a lungo la vita pubblica e privata degli italiani lo spettacolo Edda di e con Chiara Migliorini, in scena dal 14 marzo per la regia di Gianfranco Pedullà, presentato da Compagnia Teatro Popolare d’arte.
Un'altalena emozionale per i protagonisti Ken e Cynthia officiata dall’occhio vitreo del misterioso Cervus, pièce di Aaron Mark in scena dal 21 marzo, con Ludovica Apollonj Ghetti e Michele Demaria, presentata da Lumik Teatro, con la traduzione, scenografia, e regia di Michele Demaria.
Il teatro e la sonorizzazione live si fonderanno, dal 28 marzo, per raccontare, attraverso un gioco epistolare, una storia che viene da lontano in ‘A Merica drammaturgia e regia di Ramona Tripodi, anche interprete con Anna Carla Broegg, presentata da Inbilico e Leucò.
Il Mondo occidentale sta vivendo un Tempo in cui lo sguardo verso l’orizzonte mostra un paesaggio desolato, dove la linea di confine tra la vita e la morte è sempre più labile. Da qui prende vita Conta che passa la pazza di e con Irma Ciaramella, regia, allestimento scenico e musica di Francesco Maria Cordella, presentato da Actstheatre dall’11 aprile.
A chiudere la stagione teatrale, dal 20 aprile, ritorna in scena Cassandra di Christa Wolf, con Cecilia Lupoli, per la regia di Carlo Cerciello, presentato da Teatro Elicantropo. Cassandra viene dal passato o dal futuro, testimonia il passato perché in futuro non abbiano a ripetersi gli stessi errori, ma forse il futuro è già tra noi, è il nostro presente e gli errori si stanno già ripetendo.  

Teatro Elicantropo di Napoli, stagione teatrale 2023/2024
Inizio delle rappresentazioni ore 21.00 (dal giovedì al sabato), ore 18.00 (domenica)
Info e prenotazioni al 3491925942 (mattina), 081296640 (pomeriggio)
web www.teatroelicantropo.com

30 novembre ˃ 3 dicembre 2023
Teatrino Controverso e T22
presentano
LETIZIA FOREVER
di Rosario Palazzolo 
con Salvatore Nocera 
light designer Gabriele Gugliara
produzione esecutiva A.M.A. Factory
regia Rosario Palazzolo

Spettacolo vincitore della Biennale Marte Live (Sicilia) 2014
Premio Festival Teatri di Vetro 2014
Selezione Torino Fringe Festival 2015

Letizia forever è una donna sgrammaticata, esilarante, poetica, semplice e complicatissima, dal linguaggio dirompente, assolutamente personale, intriso di neologismi, solecismi, e non sense semiotici che diventano caricaturali non appena prendono di mira l’instabile certezza dei luoghi comuni. 
Una donna che racconta la propria esistenza, un’esistenza fatta di soprusi, di ignoranza, di rocambolesche peregrinazioni emotive. Ed è anche una musica, Letizia forever, quella dei “fabulosi anni ‘80”; una musica che entra in collisione con la storia, o la sollecita, o la sorprende. 
Ma Letizia forever è soprattutto una distonia della personalità, un accanimento sociale, un rebus irrisolto, e irrisolvibile.
Il testo accende i riflettori su chi sogna una vita diversa da quella vissuta e di come, la fragilità e la vulnerabilità di questa donna “semplice”, non riesca a trovare altro che solitudine e confusione. 

7 ˃ 17 dicembre 2023
Teatro Elicantropo Anonima Romanzi e Elledieffe presentano
SCANNASURICE
di Enzo Moscato
con Imma Villa
scene Roberto Crea, costumi Daniela Ciancio
suono Hubert Westkemper, musiche originali Paolo Coletta
disegno luci Cesare Accetta, foto Tommaso Le Pera
aiuto regia Aniello Mallardo
regia Carlo Cerciello

2023 Premio Concetta Barra | 2018 Premio Mario Mieli
2017 Premio Le Maschere Del Teatro | 2015 Premio Annibale Ruccello
2015 Premio Ass. Nazionale Critici Di Teatro | 2015 Premio Pulcinellamente

Scannasurice è il testo che nel 1982 segnò il debutto di Enzo Moscato come autore e interprete. Considerato un testo rivoluzionario nella drammaturgia contemporanea napoletana, Scannasurice avvia il fondamentale discorso sulla lingua che caratterizza il teatro di Enzo Moscato. 
Una lingua colta ed allusiva che si rende strumento evidente di una radicale frattura rispetto alla tradizione, letteraria, teatrale e scenica. Scannasurice è una misteriosofica discesa agli inferi, nella definizione resa dal suo autore, che attraversa le faglie, le ferite della napoletanità. 
Racconta un terremoto metaforico, quello legato alla precarietà dettata dalla perdita di futuro in seguito al terremoto del 1980, ma anche quello esistenziale profondo che
attraversa il protagonista. Scannasurice è, infatti, un femminiello dei Quartieri Spagnoli che fa la vita, "batte". Vive in una stamberga, piena di cianfrusaglie e immondizia e parla con i topi, metafora dei napoletani stessi, con cui ha un rapporto di amore-odio.
Privo di identità sessuale, metafora universale di incompletezza e inadeguatezza come solo i femminielli di Moscato sanno essere.

11 gennaio ˃ 4 febbraio 2024
Teatro Elicantropo presenta
LE TROIANE
ovvero in guerra per un fantasma
da Euripide, Sartre, Giraudoux, Seneca
con Imma Villa, Mariachiara Falcone, Cecilia Lupoli, Serena Mazzei
aiuto regia Aniello Mallardo
regia Carlo Cerciello

L’adattamento, pur rifacendosi al testo euripideo, lo contamina con inserti tratti dalle riscritture di Sartre, Giraudoux, Seneca e da altre tragedie dello stesso Euripide, quali Ecuba e Elena, per ampliarne l’orizzonte tematico ed attualizzarlo. 
L’allestimento, pur conservando la tematica principale della tragedia di Euripide, quella, cioè, della disumanità e dell’ingiustizia della guerra che non risparmia né vinti né vincitori, abbandona i confini netti tra vittime e carnefici per indagarne le zone grigie. 
Accecate dal loro desiderio di vendetta, Ecuba, Cassandra e Andromaca non colgono le reali ragioni alla base della guerra e si scagliano con violenza verso Elena, ritenuta a torto la responsabile del conflitto. 
Già Euripide delineò una Elena innocente nella tragedia omonima del 412 a.C. La Tindaride non aveva tradito il marito, poiché nel letto di Paride, la dea Era aveva messo un simulacro: la guerra, dunque, si sarebbe combattuta per un fantasma. 
Elena, pertanto, è un pretesto, uno strumento di propaganda guerrafondaia, ma è anche vittima della sua stessa bellezza, l’icona, suo malgrado, di una visione fallocratica che l’ha condannata ad un’esistenza di pregiudizi.

8 ˃ 11 febbraio 2024
Scuola Elementare del Teatro Aps presenta
ROSARIA
volume 1 del progetto Esclusi-antologia scenica di vite di scarto
con Monica Palomby, Chiara Alborino
drammaturgia e disegni Benito Martino
musica Lino Cannavacciuolo
adattamento, elementi scenici, luci e regia Davide Iodice

Rosaria è il primo capitolo di un’antologia scenica in divenire, dal titolo Esclusi, che accoglie le ricerche drammaturgiche di giovani autrici e autori fortemente compromessi con il reale e le sue trasformazioni sociali. 
Nato nell’ambito del ciclo Officina della Scuola elementare del Teatro/conservatorio popolare per le arti della scena, ideato e diretto da Davide Iodice, Esclusi è un progetto di antropologia sociale prima ancora che teatrale, originato da una pratica scenica di prossimità e testimonianza.
L’antologia ricompone e in qualche modo vuole riscattare le vite di figure socialmente sconsacrate; vissuti marginali, che sono ferita aperta e suppurante di una società diseguale. 
Questo primo ‘volume scenico’ è ispirato e dedicato a Rosaria, alcolista e senza fissa dimora, demone e cattiva coscienza dei decumani napoletani: morta senza cordoglio.

15 ˃ 18 febbraio 2024
B.E.A.T teatro presenta
LA VACCA
di Elvira Buonocore
con Vito Amato, Anna De Stefano, Gennaro Maresca
costumi Rachele Nuzzo
disegno luci Alessandro Messina
tecnico audio/luci Mario Ascione
aiuto regia Roberta De Pasquale
produzione B.E.A.T. teatro e Nuovo Teatro Sanità
regia Gennaro Maresca

Estate torrida in una periferia napoletana. Una terra apatica, annientata da una volontà di potenza e sviluppo industriale che non conosce legami né bisogni. Qui due fratelli giovanissimi, Mimmo e Donata, vivono un’esistenza piccola, ignota agli adulti, con i corpi che sembrano spenti. 
Improvvisa, Donata rompe il quadro grigio della propria adolescenza semplicemente guardandosi. L’inadeguatezza delle sue forme piccole, di quel seno mai sbocciato e tanto voluto, pongono al centro della scena qualcosa che prima era assente: il desiderio. 
Una favola neorealista. Una storia in cui, per eccesso di realtà, la fiaba esplode inevitabile. La vacca racconta il desiderio e la sua fragile, radicale esistenza, fuori dalle logiche del benessere e del potere. Una storia di amore e di animali i cui corpi, stando al mondo, sono pronti al saccheggio.

22 ˃ 25 febbraio 2024
Simposi del Mediterraneo presenta
JULIO E BEA
una favola tossica
di e con Margherita Romeo e Francesco Nappi
aiuto regia Riccardo Pisani
regia Margherita Romeo

Il meccanismo della cosiddetta ''relazione tossica'' al giorno d'oggi è un fenomeno che inizia a essere preso in considerazione solo da pochissimo. Si dialoga con i giovani sull’argomento della droga, del sesso. 
Parlando con amici che sono genitori di una ragazza sedicenne, a Genova, mi si esprimeva l'esigenza da parte loro che la propria figlia ricevesse una educazione di tal genere proprio nelle scuole. 
La stessa ragazzina aveva utilizzato con il proprio psicologo l’espressione '' dottore, io e il mio ragazzo siamo caduti in una relazione ''tossica''. Al di là dei termini, ho ritenuto estremamente importante e urgente portare in teatro un disagio talmente comune e talmente pericoloso (i personaggi di Julio e Bea saranno tentati da atti estremi). 
La funzione curativa e catartica del teatro in questo testo ha un ruolo centrale: il tentativo di questa scrittura e di questa messinscena è infatti quello di proporre una esperienza e una cura collettiva per attori e pubblico.

29 febbraio ˃ 3 marzo 2024
(S)Blocco 5 presenta
DUX PINK
di e con Ivonne Capece
scene video e costumi Micol Vighi
foto di scena Luca del Pia
regia IVONNE CAPECE

Chi si aspetta che il machismo fascista prima che nero fosse "rosa"? Una schiera di donne d’eccezione resero possibile la costruzione del mito di Mussolini, la sconfitta e la memoria postuma. A 100 anni dalla marcia su Roma conviene tornare con la mente alla cattiva coscienza degli italiani, al nostro culto e feticismo del Grande Capo con le Corna. In una lente Total Pink: Margherita Sarfatti, Rachele Guidi, Edda Ciano e Clara Petacci. 4 monologhi provocatori che educano a raccontare la Storia fuori dagli stereotipi di genere. 

Con il contributo di Regione Emilia Romagna, in partnership con Elsinor Centro di Produzione teatrale, Atrium Cultural Route Forlì
DUX PINK è parte di IO NON CI SONO vincitore del Bando per la Memoria 2019 e 2020 di Regione Emilia Romagna.

7 ˃ 10 marzo 2024
Teatro Rossosimona Aiello/Greco presenta
DAMMI UN ATTIMO
drammaturgia Francesco Aiello e Mariasilvia Greco
con Francesco Aiello, Mariasilvia Greco, Elvira Scorza
direttore di produzione Lindo Nudo
responsabile tecnico Jacopo Andrea Caruso
produzione Teatro Rossosimona / Teatro del Carro
MigraMenti Spac Badolato CZ / ScenaVerticale – Residenze
artistiche nei territori
regia Francesco Aiello e Mariasilvia Greco

Dammi un attimo racconta di Francesco e Silvia, incapaci di immaginarsi genitori nel mondo della precarietà, di riconoscere se il proprio momento è arrivato. E di Maria, sorella di Francesco, che con la sua esperienza di maternità e con la sua leggerezza, metterà costantemente in discussione il loro punto di vista. 
Francesco e Silvia percepiscono la distanza fra un tempo personale, e il tempo assegnato dalla società, ma tentano di colmare quel vuoto affidandosi a ciò che è considerato normale. Ma come definirsi normali? Qual è oggi il parametro della normalità? 
Spesso sembra che coincida con il mettere le radici in un luogo, in una persona, in un ingranaggio, essere, insomma, stabili. I due appartengono a una generazione che, a dispetto dei loro genitori, questa stabilità la disprezza e nello stesso tempo la invoca, che si auto-sabota con le proprie paure, ma che vuole con tutte le forze conquistare un proprio spazio. 
Ridefinire i modelli sociali nei quali non si riconoscono, costruire relazioni sincere che non subiscano imposizioni esterne, richiederà loro uno sforzo di comprensione reciproca, un'accettazione amorosa delle fragilità di ciascuno.

14 ˃ 17 marzo 2024
Compagnia Teatro Popolare d’arte presenta
EDDA
ascesa e caduta di una figlia ribelle
di e con Chiara Migliorini
musiche Francesco Giorgi, disegno luci Gianni Pollini
scenografie Giovanna Mastantuoni
costumi Veronica Di Pietrantonio
regia Gianfranco Pedullà

Primo posto al Concorso internazionale di drammaturgia "Napoli Cultural Classic" - Miglior testo teatrale, edizione 2021
Secondo posto al Concorso drammaturgia 2021 "Castrovillari Città Cultura"
Terzo posto al Premio letterario internazionale Città di Castrovillari 2021

Il testo Edda di Chiara Migliorini è una specie di "anatomia del fascismo": fascismo inteso come una costruzione politica e mentale di una pratica di potere che ha condizionato a lungo la vita pubblica e privata degli italiani; e che – ancora oggi – periodicamente si riaffaccia alla ribalta con le sue ideologie, strutture, sigilli di fierezza, ostentazioni di conquiste. 
Freud ha definito il fascismo e la sua ostentata modernità come "ritorno al passato, al capo/padre del branco che chiede fiducia cieca ai figli". All’interno della costruzione del fascismo italiano si muove la figura di Edda Mussolini, primogenita del Duce, donna di mondo, icona di stile, incline alle passioni, carica di un magnetismo seduttivo e al tempo stesso di una fragilità tale da non sentirsi mai nel posto giusto. 
La drammaturgia testuale e musicale originale e la messa in scena di Edda tratteggiano la figura di una donna senza pace e in eterno incontro/scontro sentimentale/ideologico con il padre, il marito Galeazzo Ciano e la società che lei stessa rappresenta. 
Oggi cosa cerca chi aspira al potere? E oggi quanto sono presenti quei neri fantasmi di ieri? Produzione Teatro popolare d’arte

21 ˃ 24 marzo 2024
Lumik Teatro presenta
CERVUS
di Aaron Mark
con Ludovica Apollonj Ghetti e Michele Demaria
musiche originali Giorgio Mirto
luci Michelangelo Vitullo
costruzione scene Ditta Lustrini
costruzione cervo Virginia Vittozzi
produzione Lumik Teatro / Teatro Studio Uno
traduzione, scenografia, e regia Michele Demaria

Ken e Cynthia, marito e moglie. Un weekend in campagna. Sono finalmente rimasti soli: la figlia è andata all’università, il gatto è scappato, la madre è morta. Possono ritrovare la loro vita di coppia e godersi un po’ di solitudine. 
Durante il tragitto però investono un cervo e la bestia agonizza in mezzo alla strada. In un continuo ribaltamento di forze tra zucche e omelette, tra sangue e docce si svolge questa nerissima commedia. 
Un'altalena emozionale officiata dall’occhio vitreo del misterioso Cervus. Una pièce divertente ma inquietante, spietata nell’esaminare la natura dell’uomo ma divertita nel raccontarne le inadeguatezze, con protagonisti normali, con i difetti e le idiosincrasie dell’uomo moderno. Uomini di tutti i giorni alle prese con lo straordinario, deboli, goffi, sbagliati, come tutti noi.

28 ˃ 31 marzo 2024
Inbilico e Leucò presentano
‘A MERICA
drammaturgia Ramona Tripodi
con Anna Carla Broegg e Ramona Tripodi
composizione e sonorizzazione live Fabrizio Elvetico
assistente alla regia Salvatore Iervolino
regia Ramona Tripodi

'A Merica è uno spettacolo dove il teatro e la sonorizzazione live si fondono per raccontare attraverso un gioco epistolare, una storia che viene da lontano. Sono gli anni '20. Quegli altri anni '20. 
La storia è quella di Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti. Due uomini. Due stranieri. Due italiani emigranti, come tanti condannati a morte ingiustamente. Restano così, Luigina Vanzetti e Rosina Sacco, impotenti tra suppliche, lettere, appelli e mobilitazioni. Non possono fare altro. Niente potrà mai essere abbastanza. 
'A Merica è uno spettacolo la cui drammaturgia rilegge gli eventi storici vissuti dal punto di vista di queste due donne coraggiose che non hanno mai smesso di lottare. Lottare perché la giustizia, come i diritti siano accordati ad ogni essere umano. 
Gli anni '20 del secolo scorso sembrano riaffiorare dal passato per parlarci, forse per metterci in guardia ed permetterci di imparare dal nostro passato. Così in un gioco quasi meta-teatrale i personaggi di Luigina e Rosina si contaminano con le persone, ovvero le attrici che sembrano attraversare il tempo passato ed il tempo presente. Sono ancora gli anni '20. Dove siamo oggi? Dove è che andiamo?

11 ˃ 14 aprile 2024
Actstheatre presenta
CONTA CHE PASSA LA PAZZA
ovvero Veronica pe’ ‘na furchetta
di e con Irma Ciaramella
regia, allestimento scenico e musica Francesco Maria Cordella

Il Mondo occidentale sta vivendo un Tempo in cui lo sguardo verso l’orizzonte mostra un paesaggio desolato, dove la linea di confine tra la vita e la morte è sempre più labile. Il Sistema mediatico ha prodotto mezzi che hanno generato spazi e luoghi fasulli in cui è stato modificato il significato dei valori etici, estetici e morali su cui una società evoluta dovrebbe basarsi. 
Questo ha prodotto spaesamento e disorientamento. Le persone hanno perso improvvisamente il loro radicamento e di conseguenza la Memoria, patrimonio necessario di una comunità matura. Ognuno, a suo modo, ha sviluppato una reazione diversa. 
I più fragili, i più sensibili si sono "rifugiati" in patologie come depressione, demenza, Alzheimer. Nella mia regia ho inteso ricercare una Forma che potesse ricreare uno Spazio in cui, ricordare e rappresentare si fondessero in una visione della realtà non convenzionale, astraendo il concetto di Tempo affinché la condizione patologica di chi si sente diverso, escluso, perduto o abbandonato potesse essere sublimata attraverso l’inclusione in una dimensione poetica. 
Questo spettacolo si inserisce in quelle iniziative di solidarietà, di impegno civile e sociale, di tutela e promozione dei diritti umani, a favore di anziani e persone svantaggiate che difficilmente hanno la possibilità di Essere Comunità nella Patologia e nel Disagio.

20 aprile ˃ 5 maggio 2024
Teatro Elicantropo presenta
CASSANDRA
di Christa Wolf    
con Cecilia Lupoli
scene Andrea Iacopino, musiche Paolo Coletta
costume Anna Verde, luci Cesare Accetta
consulenza movimenti Dario La Ferla, foto Guglielmo Verrienti
trucco Vincenzo Cucchiara, acconciatura Team Leo
aiuto regia Aniello Mallardo, assistente alla regia Mariachiara Falcone
regia Carlo Cerciello

Cassandra viene dal passato o dal futuro, testimonia il passato perché in futuro non abbiano a ripetersi gli stessi errori; ma forse il futuro è già tra noi, è il nostro presente e gli errori si stanno già ripetendo. 
È prigioniera di Agamennone, di Clitemnestra, del passato, della paura, della veggenza, dei ricordi, della verità, del suo ruolo di testimone. I legami con tutto ciò le creano tensione e la legano indissolubilmente al suo destino di morte. 
Gli occhi non hanno bisogno di guardare per vedere ciò che solo lei vede. Si dirige in un’unica direzione, perché solo una direzione le è concessa, si dirige verso la sua morte. Gli spettatori incuriositi la spiano come la gente di Micene, ignari del fatto che il loro destino è segnato allo stesso modo. Le verità di una punk, preoccupano il potere. Le mura di Micene, come il muro di Berlino est. La storia che scorre contemporanea, implacabile, scandisce il conto alla rovescia verso la fine.