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“Appuntamento a Londra” del premio Nobel peruviano Mario Vargas Llosa e per la regia di Carlo Sciaccaluga, in scena dall’1 al 10 dicembre 2023 al “Verga” di Catania, per l’odierna stagione di prosa dello “Stabile” etneo, è un thriller surreale che non da

tregua, dall’inizio alla fine e che risveglia nei personaggi ed in ognuno di noi verità scomode, sepolte negli angoli più reconditi dell’anima. La pièce fa parte di una trilogia di Vargas Llosa commissionata dallo “Stabile” di Catania e dal suo direttore Luca De Fusco e che l’anno scorso ha proposto, come primo appuntamento, l’apprezzato “I racconti della peste”.
L’atto unico, di circa 100 minuti, prodotto dallo “Stabile” di Catania, è un gioco pericoloso, sottile, insinuante, che incuriosisce, confonde, seduce, spiazza e l’autore punta sulle differenze e sulle ambiguità, costruendo una storia sempre in bilico fra realtà e sogno, immaginazione e desiderio. Ed i protagonisti si muovono continuamente, in bilico tra un mondo reale e uno immaginario e vissuto con la stessa intensità della vita vera. In tutta la durata dello spettacolo le “identità” si rincorrono, la finzione e la vita si confondono, si respingono e si completano.
In scena due eccellenti attori, Lucia Lavia nei panni di una grintosa, misteriosa e incalzante Maddalena/Maddy e Luigi Tabita nel ruolo di un controverso Luca, ricco e insoddisfatto uomo d’affari. Con la strutturata regia, basata sul teatro di parola, di Carlo Sciaccaluga, Luca e Maddy si incontrano e si muovono continuamente in una camera d’albergo di Londra, in una sontuosa suite dove si sviluppa, si dipana l’ambigua, intrigante vicenda che punta a svelare la vera o falsa identità dei due. 
Chi è in realtà Maddalena, la misteriosa donna che si è presentata nella stanza, dopo aver chiesto appuntamento, come sorella del suo più caro amico? Che fine ha fatto l’inseparabile amico Nino, improvvisamente scomparso, senza alcun apparente motivo, anni prima? Quale vita conduce e chi è in realtà il ricco uomo d’affari Luca?
E lo spettatore in sala, sin dalle prime battute, è tormentato da queste e da tante altre domande mentre il sempre più acceso dialogo-confronto tra Luca e Maddy svela i vari retroscena, le verità nascoste, le false realtà che vivono i protagonisti ed il misterioso Nino. Viene rievocato l’episodio che aveva allontanato i due amici, quando Nino, sotto la doccia della palestra, aveva tentato di baciare Luca, il quale aveva reagito sferrandogli un pugno in bocca, gesto che aveva segnato profondamente le loro vite, facendoli riflettere sulla natura della loro sessualità e sul conflitto imposto dalle convenzioni sociali.
In scena emergono tanti, troppi, elementi di un passato inconfessabile che rivela il motivo della presenza di Maddy che non è altro che Nino, l’amico diventato donna, seguendo così la sua vera natura. Luca e Maddy, muovendosi in una complesso ed intrigante impianto scenografico allestito dalla scenografa e costumista Anna Varaldo,  si affrontano in modo spietato, si mettono a nudo, incrociano le loro vite tra realtà e finzione, portando avanti i due dei temi che più stanno a cuore all’autore, ovvero la creazione della verità e il conflitto sessuale. Lo spettacolo si avvale poi di moderne tecnologie audiovisive, del gioco luci di Gaetano La Mela e della insinuante colonna sonora di nogravity4monks.
Ad un pubblico incuriosito  vengono quindi svelate le diverse facce delle vite parallele dei due protagonisti ed emergono i tre matrimoni falliti di Luca,  quello di Maddy, una loro possibile convivenza, tra amore e violenza ed un presunto, potenziale, femminicidio.
Ma tutto quello che si ascolta, che si vede sulla scena, è realtà o sogno e, soprattutto, qual è la verità? Lo spettacolo si chiude con Luca che viene richiamato alla sua importante riunione dal suo segretario che è Nino e che, con sguardo beffardo, sorride al pubblico, lasciandoci così con tutti i nostri dubbi. Era tutta finzione, un rimpianto o un complicato sogno? Il dubbio rimane, ad ognuno la propria interpretazione o lettura..
Raffinata l’interpretazione di Lucia Lavia che esprime, con una grande prova d’attrice, i sentimenti contrastanti, irrisolti, di Maddy e l’autore le regala anche un prezioso monologo, “Canto il corpo elettrico”, dalla raccolta “Foglie d’erba”, una riflessione poetica di Walt Wiitman, che le permette di cimentarsi in un magnifico ed elettrizzante assolo. Luigi Tabita è il Luca insoddisfatto, mutevole, pieno di rimpianti, infelice e si integra alla perfezione, con la voce, con i gesti, con l’interpretazione della Lavia. Anche lui offre al pubblico un intervento solistico canoro con il noto e triste brano “Vedrai, vedrai” di Luigi Tenco.
Applausi convinti alla fine da parte del pubblico per l’allestimento, per i due eccellenti interpreti e per un lavoro moderno, coinvolgente, sui tanti misteri dell’identità e su quell’altra vita parallela che, a volte, ci costruiamo, quella che non possiamo vivere, ma che possiamo solo sognare, attraverso la dimensione delle bugie della finzione.  

“Appuntamento a Londra”
di Mario Vargas Llosa
Regia Carlo Sciaccaluga
con Lucia Lavia e Luigi Tabita
Scene e costumi Anna Varaldo
Musiche originali nogravity4monks
Luci Gaetano La Mela
Produzione Teatro Stabile di Catania - Sala Verga - 1-10 dicembre 2023

Foto Antonio Parrinello