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E’ uno spettacolo che regala al pubblico una pagina autentica di  teatro. Ci riferiamo alla pièce in due atti “I due papi" di Anthony McCarten, sceneggiatore, scrittore, drammaturgo, produttore cinematografico ed ex giornalista neozelandese, con la

traduzione di Edoardo Erba proposta al Teatro Vitaliano Brancati di Catania nell’ambito della stagione di prosa 2023/2024. Il lavoro, nonostante l’impegnativo titolo e le due ore di durata, è tutt’altro che noioso o soporifero, anzi risulta incalzante raccontando dell’incontro-scontro davvero epico tra due forti personalità, tra storia, ironia, confessioni e riflessioni.
Sulla scena di Alessandro Chiti che - con dei pannelli scorrevoli- riproduce i giardini di Castelgandolfo, il balcone con vista su piazza San Pietro e la luminosità della Cappella Sistina, si racconta la vicenda particolare dei due protagonisti, ovvero si ipotizza l’incontro-scontro, dalle mille sorprese e sfumature, tra Benedetto XVI e l’allora cardinale Jorge Bergoglio, nel periodo in cui Joseph Ratzinger stava maturando la sorprendente decisione di rinunciare alla carica di Vescovo di Roma, con l’intenzione di indicare proprio Bergoglio come suo successore, con il nome di Francesco. Lo spettacolo, grazie all’avvincente e intrigante regia “a quadri” di Giancarlo Nicoletti, si focalizza sul particolarissimo incontro-confronto tra i due personaggi fuori dal comune, dove emergono le loro differenze caratteriali, i loro dubbi, le loro preferenze i loro segreti e soprattutto vengono a galla le loro diversissime vedute, le loro posizioni contrastanti sulle questioni morali ed etiche che confondono, preoccupano la Chiesa del XXI secolo quali ad esempio l’uso dei contraccettivi, il crollo delle nascite, il celibato dei preti, il rapporto fede e omosessualità, oppure gli scandali del Vaticano o gli abusi sessuali di sacerdoti su minori.
Dalla diffidenza iniziale tra i due si passa, nella seconda parte dello spettacolo, ad una vera e propria reciproca confessione ed assoluzione, fino a celebrare una intima ed affettuosa amicizia che porta Ratzinger e Bergoglio allo scambio delle sciarpe delle  Nazionali di Argentina e Germania come se si  giocasse una finale calcistica.
Esemplari protagonisti sulla scena Giorgio Colangeli che veste i panni dell’autoritario, ironico, Papa Ratzinger, appassionato di Mozart e delle vicende televisive del Commissario Rex, frastornato dal necessario rinnovamento nella Chiesa e con difficoltà a comunicare con le giovani generazioni e Mariano Rigillo che interpreta l’espansivo cardinale Bergoglio, dall’animo semplice, amante del tango e del calcio, della squadra del San Lorenzo, ma che non si riconosce nella struttura-Chiesa del nuovo Millennio. Si segnalano poi l’elegante  Anna Teresa Rossini (la suora cui Benedetto XVI confida per prima le sue future intenzioni), la grintosa Ira Fronten (la giovane religiosa che ha accompagnato i vari i momenti della vita sacerdotale di Bergoglio) e Alessandro Giova.
Le luci e i suoni di David Barittoni ed i costumi di Vincenzo Napolitano e Alessandra Menè rendono i due atti sempre intriganti e mai scontati.
Alla fine. per lo spettacolo e per gli interpreti, gli applausi del pubblico, che ha potuto assistere ad una mitica, ironica, severa contesa ed alla nascita di un’amicizia speciale fra due personalità fuori dall’ordinario, in una dimensione umana, di condivisione, dove si è discusso - anche animatamente - in modo elegante, bilanciando drammaticità e simpatia. Lo spettacolo è vincitore del premio “Mulino Fenicio 2022” per la miglior scenografia di Alessandro Chiti. 

I due papi
di Anthony McCarten
Traduzione Edoardo Erba
con Giorgio Colangeli e Mariano Rigillo
e la partecipazione di Anna Teresa Rossini,
Ira Fronten e Alessandro Giova
Regia Giancarlo Nicoletti
Scene Alessandro Chiti
Costumi Vincenzo Napolitano  e Alessandra Menè
Disegno luci e fonico David Barittoni
Produzione Teatro della Città di Catania
Stagione Teatro Brancati Catania - 23 novembre - 2 dicembre 2023

Foto Dino Stornello