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Che il teatro in generale sia fatto di intrecci è percezione ormai comune, ma forse meno comune è l'idea che questi intrecci non marcano tanto una 'differenza', che rischia in sé ogni sorta di tecnicismi e specializzazioni, quanto esprimono, piuttosto,

una sovrapposizione che nelle differenti forme suggerisce quella sostanza condivisa, che non è nei contenuti ma nella comune suggestione espressiva che affonda le sue radici prima nel mito e poi nella storia. Alfonso Cipolla e Renata Coluccini, in questo interessante volumetto, affrontano con intelligenza la questione all'interno di quel porto riparato ma aperto sull'oceano del teatro, che sono la drammaturgia di figura e quella per ragazzi, nomi diversi recentemente coniati ma che non riescono a nascondere una identità che si affaccia allo loro coerente storia. Il volume curato dai due studiosi è il frutto del lavoro comune di due importanti associazioni, ASSITEJ Italia per il teatro e UNIMA Italia per quello di figura (e ovviamente dei burattini), che fingono di scoprire ciò che in realtà sanno da sempre di custodire, cioè quel “filo rosso” che hanno in comune. Così infatti recita la presentazione: “tra i tanti fili di questo fitto tessuto, ce ne è uno rosso che è al tempo stesso trama e ordito e che più di altri lega queste due associazioni. Un filo che intreccia i linguaggi...”. Un volume, questo, che a sua volta intreccia la Storia con importanti testimonianze di artisti, ed infine con una sezione documentaristica assai corposa. Edito da SEB27, assai meritevole nella illuminazione di questo (non)settore del Teatro in cui il nostro paese occupa da sempre un posto importante nel mondo, è di lettura agile, stimolante anche nel suo essere didattico, capace dunque di interessare molti dentro e fuori il mondo del teatro.

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Intrecci
per una storia condivisa tra teatro ragazzi e teatro di figura
a cura di Alfonso Cipolla e Renata Coluccini 
Seb27 2023.
pagg. 200 € 16,00