Un invito a seguire le prove di uno spettacolo è qualcosa di inaspettato. Ma la curiosità è tanta. Eccoci quindi spettatori delle prove del progetto portato avanti da 6 mesi dal regista Fortunato Calvino, in collaborazione con i professori Angelo La Fera e Mario Romano. Affascinante location è l’Accademia di Bella Arti di Napoli che ci ospita in un vero e proprio teatro interno
la Sala Niccolini. Gli attori, giovani universitari non professionisti che esprimono il loro talento e le loro capacità. Vengono guidati dal regista Fortunato Calvino, e in scena coadiuvati anche dalla presenza dell’attore Massimiliano Rossi, nei panni di Primo Levi e di un tedesco nazista. Avrete già intuito il tema trattato in questo spettacolo, allestito in un lungo lavoro, su un palcoscenico che non ha niente da invidiare a quelli ben più famosi. Il testo, IL RACCONTO DI MAGGIO, opera dell’autrice Maricla Boggio, per la regia ed elaborazione di FORTUNATO CALVINO, racconta attraverso incastri narrativi mantenuti anche in scena, la storia di alcuni deportati ebrei che ritornano nei luoghi dove hanno lasciato, gli amici, le famiglie, la loro anima, loro stessi. La memoria non serve solo a non dimenticare ma anche a far capire alle nuove generazioni, a far intuire seppur minimamente, che cosa sia stato questo luttuoso periodo storico europeo. Saranno proprio i giovani ad interpretare i ricordi e le vicende di questi superstiti dell’umanità. Un albero costruito da corpi umani ondeggia al suono della musica e i giovani ballerini in scena lo scompongono in mille anime dolenti. Quelle di un ragazzo e di una ragazza si amano, si inseguono, ballano, muoiono, si siedono sul proscenio pieno di scarpe, si intrecciano nella figura della Pietà michelangiolesca, immagine frequente per gli studiosi d’arte, ma qui intensa, intima e delicata, non artisticamente altera. Cambi di scena, racconti cadenzati da flashback, musica in sottofondo dal vivo, tra un pianoforte e un violino dalle note commoventi, voci reali che innalzano al cielo i ricordi, tutti elementi che combinano le qualità artistiche di questi giovani e le varie arti rappresentabili in scena. Prospettive sceniche attraverso i corpi e un ciliegio, un altro albero, simbolo di prosperità e rinascita, sono altri elementi che siamo riusciti a “rubare” ,sbirciando qua e là, prima dell’imponente scena finale dove compaiono tutti gli artisti come portatori di ricordi e di speranze, ma soprattutto di profondi insegnamenti. Adesso il sipario si apre davvero. In scena il 15 maggio all’Accademia di Belle Arti di Napoli, in occasione della Rassegna “Il Maggio delle Arti”.
Accademia di Belle Arti di Napoli
15 maggio ore 11,30 – 2011 (Sala Teatro Antonio Niccolini)
Nell'ambito della rassegna il “Maggio delle Belle Arti”
presenta
IL RACCONTO DI MAGGIO
di Maricla Boggio
Elaborazione e regia
Fortunato Calvino
con la partecipazione di Massimiliano Rossi
Omaggio a Primo Levi
Progetto e scenografia Angelo La Fera e Mario Romano
con
Luisa Corcione, Ivan Improta, Antonella Mauro, Rossella Sicignano e
Dario Capasso, Teresa Espinosa De Manero, Alessandro Guarini, Amelia Pennacchia, Nunzia Serritella, Manuela Tarantino, David Natale.
Coreografie Davide Troiani
Eseguite Dario Capasso, Teresa Espinosa, Francesca Mercurio, Nunzia Serritella, Simona Vergara
Scene Raffaele D'Ambrosio
Musiche Francesco Lippiello
Voci Apolito Ines, Violante Lamberti, Francesca Mercurio, Giorgia Villa
Trucco Immacolata Ferrari e Gennaro Petrone
Calvino e i suoi giovani artisti
- Scritto da Emanuela Ferrauto
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