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Maggio, come già scrivemmo anni fa, in Croazia è il mese del Festival dell'Attore. E della sua "festa". Festival, perché in cinque cittadine della Slavonia orientale, di cui Vukovar e Vinkovci sono le più note, si svolge la rassegna a cui prendono parte

una ventina di spettacoli (professionali) del Paese, la cui "cifra" non è la qualità della messa in scena, bensì la resa interpretativa di attrici e attori. "Festa", perché la vicinanza delle quattro località e la contemporaneità delle recite fa si che o nel dopo-spettacolo o la mattina a colazione, colleghi che durante la stagione hanno ben poche possibilità di incontrarsi, essendo impegnati ognuno con la propria compagnia, stiano insieme per qualche ora, pur se da "concorrenti" in amichevoli scambi di impressioni, esperienze, saluti. Dopo di che... una ua, ognuno a casa sua.
Il Festival dell'Attore di quest'anno è giunto alla 31^ edizione. E come di prammatica, gli allestimenti prescelti sono stati selezionati da un attore (in questo caso da un'attrice, Ksenija Prohaska, già ospite con propri spettacoli in vari teatri italiani, da Trieste a Lecce, da Pescara a Roma, da Cividale del Friuli a Volterra, da Gorizia a Lecce; e pesino al Piccolo di Milano), mentre a premiarne i migliori interpreti, una giuria composta da un attore e un'attrice. Organizzatore della manifestazione l'Associazione degli operatori teatrali della Croazia, supportata dal Ministero della Cultura e dagli Enti locali regionale e comunali. (L'organizzazione si sobbarca le spese vive: vitto, alloggio e viaggi/trasporti delle Compagnie; a queste ultime spettano i cachet di tecnici e artisti).
Quest'anno, la rassegna ha avuto luogo pochi giorni dopo la conclusione di un altro appuntamento teatrale tradizionale, che si tiene a Spalato: Le Giornate di Marulo. Marko Marulic (Marcus Marulus Spalatensis 1450-1524) è considerato l'Alighieri della lingua croata, poeta e commediografo, all'epoca famoso anche al di fuori della Dalmazia e del Mediterraneo. I "Marulicevi Dani" presentano al pubblico dalle dieci alle quindici produzioni teatrali su testi di autori croati (classici, moderni, contemporanei), sia che siano stati messi in scena da teatri e compagnie nazionali, sia che l'abbiano fatto teatri o complessi stranieri. Pure in questo caso, a sobbarcarsi buona parte delle spese è il Ministero della Cultura, ma non sono da meno neppure gli Enti locali... basti pensare che, indipendentemente dal proprio status,tutte le compagnie teatrali godono di sovvenzioni atte a coprire gli stipendi del personale tecnico e artistico in pianta stabile.
Con il summenzionato Festival dell'Attore in buona sostanza si conclude la stagione di prosa in corso, perlomeno per quanto attiene alla produzione di nuovi spettacoli e i teatri maggiori si attrezzano per dare vita alla girandola di "festivalini" estivi nelle rispettive città e/o spazi. Ma ciò vale per almeno una cinquantina di località turistiche. Altro discorso sono le "mega" rassegne di Dubrovnik e Spalato co i propri 50-60 appuntamenti di prosa, musica e danza a partecipazione artistica anche internazionale... e con non pochi interpreti (soprattutto cantanti lirici e solisti) provenienti dall'Italia.