Stefano Vestrini è un avvocato col "vizio" di scrivere e pubblicare racconti e romanzi. I testi raccolti in questo recente volumetto de "La conchiglia di Santiago", pur essendo molto diversi per struttura ed ispirazione, sono accomunati da un unico grande desiderio espresso dallo stesso autore: quello di vederli recitati da un attore sul palcoscenico. Sono dunque, come
chiarisce il sottotitolo del volume, testi e pretesti per il teatro. I racconti di Vestrini, che hanno un'indiscutibile natura narrativa, non hanno quindi le caratteristiche tipiche di una drammatugia ma questo non vuol dire, naturalmente, che non possano essere materiale utile per la rappresentazione. Ed anzi, per certi versi, possono risultare anche più stimolanti dal punto di vista registico e della messa in scena. I primi quattro racconti, più complessi e articolati, condividono un fulcro comune poichè ognuno di essi si sviluppa attorno ad una figura storica e scaturiscono da approfondimenti bibliografici ed in parte ne sono composti: Giacomo Puccini in "Sette aghi di platino", Charles Chaplin in "Gli occhi di Charlie sono azzurri", Alfonsina Storni in "Alfonsina" e San Francesco d'Assisi in "Quarantasei chilometri". Gli ultimi sei testi sono invece brevi racconti a contenuto minimalista ma tutti egualmente nobilitati da una venatura poetica e da significati profondi. Lo stile narrativo di Vestrini è molto piacevole, capace di creare immagini e atmosfere delicate ma profonde, in grado di suscitare emozioni e riflessioni.
Adagi e monologhi
testi e pretesti per il teatro
di Stefano Vestrini
La conchiglia di Santiago 2024
pagg. 120 € 14,00