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Una delle qualità più singolari e interessanti del “Teatro della Tosse – Fondazione Luzzati” è quella non soltanto di 'inventare' teatro, con la sua particolare attenzione al teatro giovane e di ricerca nazionale ed internazionale, ma è soprattutto quella di

continuare ogni volta ad 'inventarsi teatro', nel senso di pensarsi esso stesso, nella complessità del suo fare creativo oltre la sola proposta di 'spettacoli', come Teatro, nel corso degli ormai lunghi anni della sua storia a partire dai suoi fondatori Tonino Conte, Emanuele Luzzati e Aldo Trionfo, ora fisicamente scomparsi ma sempre ispirativamente presenti.
La cifra distintiva del Teatro infatti non dovrebbe essere la 'concorrenza', termine economicistico divenuto prevalente soprattutto nelle modalità date degli apporti finanziari pubblici e privati necessari alla sua attività, ma bensì la collaborativa e partecipativa 'compresenza', che si esercita quando ognuno può sviluppare la sua propria vocazione e, alimentando il tessuto culturale della comunità, arricchire gli altri e insieme arricchirsi degli altri.
Così la “Tosse”, come ormai affettuosamente viene chiamata a Genova, ha vissuto i suoi decenni, sono ormai quasi settanta gli anni di vita, a fianco del Teatro Stabile ora Nazionale di Genova, in una piena autonomia creativa che alla fine si è rivelata, nei confronti della città, un elemento di condivisione e crescita comune, ciascuno nella propria funzione mai contrapposta ma costantemente e osmoticamente 'mescolata'.
Ne è segno la scelta rinnovata di avviare anche una stagione estiva del Teatro della Tosse, una stagione tradizionalmente dedicata ai 'Festival', durante la quale far prevalere con più evidenza gli elementi essenziali del pensarsi “Teatro” della Tosse stessa.
Da una parte l'immersione nella natura, che l'estate ovviamente favorisce, come funzione creativa esteticamente arricchente (vedasi al riguardo il mio articolo in “Hystrio” 4/2023) e dall'altra il coinvolgimento del pubblico, spesso per questo suddiviso in gruppi più o meno piccoli, nei meccanismi stessi dello spettacolo in funzione del suo arricchimento nonché della creazione di una nuova consapevolezza dello spettatore stesso nei riguardi del suo teatro, magari da 'spendersi' anche nei più tradizionali cartelloni invernali.
La “Estate Tosse 2024” è stata presentata nel corso di una partecipata conferenza stampa mercoledì 12 giugno nel bellissimo chiostro triangolare di Sant'Agostino, recentemente ristrutturato nell'ambito dell'omonimo complesso museale in parte di nuovo aperto al pubblico, che può ammirare i suoi affascinanti reperti medievali, in un moderno ed elegante percorso capace di valorizzarne l'impatto.
È infatti questa zona del centro storico genovese, da tempo, l'ultimo approdo della “Tosse” con le sue tre sale e annessi che circondano quel sito monumentale, un approdo che non è un limite o un confine che chiude ma piuttosto, utilizzando una terminologia alpinistica, il 'campo base' da cui, per così dire, tentare l'assalto al cielo del teatro.
Alla presenza consueta delle autorità locali e della Fondazione San Paolo, che tanto ha fatto e tanto  fa per il teatro della città, nella persona di Elisabetta Viziano, i due direttori artistici Emanuele Conte e Amedeo Romeo hanno potuto illustrare le iniziative prossime venture e il senso che tra loro le lega nel momento in cui oltrepassano i confini della città per esondare felicemente e fortunatamente in altre parti della Liguria.
Sono quattro gli spettacoli proposti in questo cartellone estivo:
“Shakespeare by night” di Emanuele Conte, riposposto, dopo il successo dello scorso anno, dal 14 al 16 giugno al Forte San Giovanni di Finale Ligure;
“La Parata di Pinocchio”, parata spettacolo di Emanuele Conte e Amedeo Romeo, il 21 giugno in quel di Varazze;
“Oniricon – Sogni che camminano nei boschi” di Emanuele Conte, forse la sfida più impegnativa, proposto nel Parco di Villa Duchessa di Galliera a Genova Voltri dal 4 al 28 luglio;
“Orlando d'amore Furioso”, sempre di Emanuele Conte e anch'esso una riproposta dopo il passaggio voltrese dell'estate passata, dal 7 al 17 agosto ad Apricale di Imperia.
Contemporaneamente saranno in Tourneé tre produzioni della Fondazione che hanno caratterizzato il cartellone invernale, cioè “Giusto” di e con Rosario Lisma, insieme a “La via degli alberi” e a “Erkin” entrambi di e con Pino Petruzzelli.
Un impegno complesso e rimarchevole per non lasciarci soli nella lunga estate, in attesa dei prossimi appuntamenti della triplice stagione cui il Teatro della Tosse ci ha ormai abituato.