L’auditorium Vito Papotto del Centro Polifunzionale di via Zurria, a Catania, ha ospitato, nell’ambito della rassegna “Corra la voce”, prodotta da Buongiorno Sicilia e finanziata nell’ambito di Palcoscenico Catania 2024 dal Comune e dal Ministero della
Cultura, lo spettacolo “Miciu e Cirano sulla luna” del giornalista, scrittore, drammaturgo e regista catanese Giuseppe Lazzaro Danzuso.
Si tratta di un gradevole ed accattivante atto unico che, in circa 50 minuti, vede protagonisti Micio Tempio, poeta catanese (1750-1821), noto per le sue poesie erotiche e per il poema sociale in rima "La Carestia" e Cyrano de Bergerac (1619-1655), spadaccino e letterato reso celebre da un’opera teatrale di Rostand, entrambi confinati sulla luna senza conoscere il perché, che trascorrono il loro tempo a litigare, a parlare dei loro trascorsi giovanili e da adulti, a fantasticare e ad osservare Catania con un telescopio.
La pièce, diretta con leggerezza da Angelo D’Agosta, risulta un inno malinconico, profondo, alla poesia, alla letteratura, al fascino della Luna, del mondo e di Catania e tra commedia e dramma intreccia, come nella vita di ognuno di noi, momenti di riflessione, di gioia e di tristezza. Lo spettacolo si avvale dei costumi e degli attrezzi di scena di Menonèmo e del coordinamento della regista assistente Agnese Failla.
Di particolare interesse l’impianto scenografico in cui si muovono i due lunatici, ironici e irruenti interpreti, spesso in contatto col pubblico, in una atmosfera essenziale, fantasiosa e surreale, tra sacchetti colmi di bottiglie di plastica, un carrello della spesa, oltre che oggetti come cellulari, cannocchiali, maschere e marionette che riportano il pubblico dai tempi lontani dei due protagonisti ai nostri complicati giorni.
Grazie alla leggerezza del testo ed alla scorrevole regia, tutto è incentrato sul continuo dialogo tra i due protagonisti che, con ironia e poesia, riescono a rendere eterni pensiero, emozioni e sentimenti e nonostante le loro diversità si ritrovano e si interrogano, litigano, cantano in rap, si sfidano a duello, spargono come per magia stelle sulla terra e fanno riflettere su quanto accade ed avviene oggi nel mondo ed a Catania, dalle eruzioni dell’Etna alle guerre in Europa.
Cirano e Micio, consapevoli che "chi ha scritto opere che hanno lasciato il segno ha la disgrazia di non poter morire", con il loro agitarsi sulla scena e con le loro liti e riflessioni, divertono e commuovono il pubblico ed i due applauditi interpreti, Angelo D’Agosta (l’agile e combattivo Cirano) e Andrea Balsamo (il saggio e malinconico Micio) di muovono con destrezza su diversi registri e tipologie di teatro, utilizzando anche le maschere e le sempre apprezzate tecniche del teatro di figura.
Un lavoro sicuramente fantasioso, attuale e godibile per i temi che affronta e per i personaggi che pone in risalto e che alla fine riscuote gli applausi convinti e reiterati del pubblico presente.
Miciu e Cirano sulla luna
di Giuseppe Lazzaro Danzuso
Regia di Angelo D’Agosta
Con Angelo D’Agosta e Andrea Balsamo
Assistente alla regia Agnese Failla
Costumi e attrezzi di scena di Menonèmo
Disegno luci Giuseppe La Naia
Rassegna “Corra la voce”, produzione Buongiorno Sicilia - Progetto Palcoscenico Catania 2024 - Comune di Catania e Ministero della Cultura
Auditorium via Zurria - Catania -27-28 giugno 2024
Foto di Marzio Pardo