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Rimbambimenti, lo spettacolo di e con Andrea Cosentino con cui, il 5 ottobre scorso, si è concluso a Palermo il Mercurio Festival (Canteri Culturali della Zisa, Spazio tre Navate) ,  è uno spettacolo interessante, a suo modo divertente, molto colto,

pensato. In scena c’è lo stesso Cosentino che manovra a vista un grande pupazzo e, sempre in scena, è presente anche Lorenzo Lemme che realizza il contesto musicale e sonoro di ciò che va accedendo. Si tratta sostanzialmente di un monologo che propone la conferenza di uno scienziato sul tema del tempo e delle sue complesse concezioni filosofiche e fisico-teoriche (relatività, fisica quantistica, teoria delle stringhe). Il pupazzo rappresenta il doppio del personaggio, ma in età molto avanzata e affetto dal tremendo morbo di Alzheimer, che frantuma le capacità mentali di chi lo incontra e anzitutto la memoria e il senso del tempo. La situazione si complica e si fa interessante: tra attore e pupazzo, si sviluppa un dialogo che, meta-teatralmente, finisce col lambire e, in qualche modo, interrogare e includere il pubblico. Complicazione interessante che si configura, al contempo, come il pregio e la fragilità maggiore di questo lavoro: da una parte accoglie il suo ingrediente più raffinato che è l’emozione dell’intelligenza (soprattutto nei passaggi riguardanti la percezione della finitezza umana nel tempo e nello spazio) e rende esplicita la metafora centrale (inquietante e, in qualche modo, vertiginosa) che costruisce e sostiene tutto il ragionamento, ovvero che la posizione del vecchio studioso malato di Alzheimer, nella confusa percezione del tempo e delle possibilità di conoscerne la sostanza, non è poi molto diversa da quella di noi “sani”, “lucidi” “normali”; dall’altra parte, forse inevitabilmente, l’eccesso di ragionamento e di critica sul ragionamento, spezza troppo spesso l’energia del gesto affabulatorio, lo rallenta, lo rende poco efficace.

Una parola va detta infine sul Mercurio Festival di Palermo che, sviluppatosi dal 21 settembre al 5 ottobre 2024 ai Cantieri Culturali della Zisa e giunto alla VI edizione, si sta ritagliando a poco a poco una sua solida visibilità e riconoscibilità tra i festival italiani di teatro contemporaneo. Merito del lavoro duro e intelligente di Peppe Provinzano (che lo ha inventato, lo difende e lo coordina) e dell’ensemble di Spazio Franco certo, merito della formula della “direzione partecipata”, per cui gli artisti dell’edizione precedente invitano quelli dell’edizione successiva, merito anche (se non soprattutto) della bella energia che una intera generazione di teatranti, intellettuali e artisti palermitani sta infondendo a questa manifestazione, nella percezione che aprire porte e finestre, e cuore e occhi e orecchie a ciò che accade nel mondo fa bene ed è l’unico modo per rendere viva e vitale, sempre e ad ogni latitudine, ogni impresa autenticamente culturale.

Palermo, 5 ottobre 2024, Mercurio Festival, cantieri culturali della Zisa, Spazio Tre navate.
Rimbambimenti
Di e con Andrea Cosentino. Drammaturgia sonora e musica dal vivo di Lorenzo Lemme. Progetto scenico di Paola Villani. Realizzazione marionetta di A e B. Luci di Raffaella Vitiello. Costumi di Anna Coluccia. Aiuto regia Alessandra De Luca. Collaborazione artistica: Michela Aiello, Rita Frongia, Giulio Sonno, Margherita Masè. Produzione Cranpi, con il contributo di MiC – Ministero della Cultura e  con il sostegno di Fortezza Est. Crediti fotografici di Laila Pozzo.