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Dopo quattordici anni dal primo studio, uscito sempre per Bulzoni, dal titolo "Lo scrivano, gli scarrozzanti, i templi. Giovanni Testori e il teatro" il professor Giorgio Taffon, docente di letteratura teatrale all'università Roma 3, studioso, drammaturgo e saggista, riprende ed amplia quel lavoro spinto dalla oramai conclamata classicità dell'autore lombardo. Proprio in questi ultimi anni infatti si è assistito a numerose produzioni, messe in scena e "personali" dei lavori Testoriani. Taffon, che probabilmente è un "fan" doc già da tempi non sospetti, ci fornisce un quadro piuttosto approfondito ma soprattutto variegato e sfaccettato dello "scrivano". La struttura della pubblicazione è concepita proprio sulla base dei molteplici aspetti della personalità letteraria e artistica di Testori: gli studi e gli scritti sull'arte pittorica, che costituiscono un mondo ispiratore per i personaggi, le atmosfere e le tematiche drammaturgiche; la produzione poetica che ha intessuto di se' diversi lavori teatrali; e poi il lavoro sul linguaggio, sui personaggi mitici e sugli attori-personaggi. Il mondo del teatro Testoriano viene analizzato in tutta la sua portata classica e allo stesso tempo innovatrice, con la creazione di un nuovo mondo espressivo (idioletto) e la concezione metateatrale del personaggio doppio (popolare in quanto interprete e nobile in quanto personaggio). Tutto questo viene intrecciato con gli aspetti assai significativi della personalità di Testori: dalla sua condizione di intellettuale, anticonfomista, cattolico e dalla sua sofferta omosessualità. Un mondo complesso e ricco che lo rende probabilmente più attuale ai nostri giorni che nel tempo che lo ha visto vivere e creare.

Dedicato a Testori
Lo scrivano tra arte e vita
di Giorgio Taffon
Bulzoni 2011
pagg 170 € 18,00
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