E’ una commedia ironica, intelligente e provocatoria quella scritta e diretta da Bruno Fornasari ospitata lo scorso 20 e 21 dicembre alla Sala Verga di Catania, per lo “Stabile” etneo, produzione Teatro Filodrammatici di Milano con il sostegno di
Regione Lombardia e Fondazione Cariplo - Progetto NEXT 2023. La pièce, dal titolo “La caccia al tesoro”, vede protagonisti Linda Gennari (Premio ANCT 2022), Ksenija Martinovic (Premio A. Ristori 2023), Yudel Collazo e Michele Di Giacomo e analizza i vari aspetti della nostra realtà, come il giudizio verso l’altro e l’ipocrisia che sta dietro le parole di una società contemporanea, aperta e inclusiva, soffermandosi anche sulle incapacità, sulle paure di non poter realizzare sé stessi e le proprie aspirazioni. La storia si sviluppa all’interno di un ambiente familiare e fa riflettere su cosa stiamo trasmettendo e lasciando alle future generazioni.
Al centro della vicenda una famiglia di artisti alto-borghese e due figli che un giorno, mentre la loro madre è in procinto di lasciarli e vicini all’imminente eredità, scoprono, che la badante è stata adottata e per di più esiste anche un quarto “fratello” nero anche lui adottato. In una scena, dove spiccano una piscina, due sedie a sdraio ed un ombrellone, si affrontano quindi, con un umorismo tagliente ed una accesa dialettica, i quattro protagonisti, con l'isterica e irascibile figlia naturale Chic (una scatenata Linda Gennari), che scambia battute incandescenti con il fratello Art (Michele Di Giacomo) e con la badante adottata Mila (Ksenija Martinovic) che cerca di leggere le ultime volontà della madre ricoverata in ospedale. La diatriba, caratterizzata da un’assoluta incomunicabilità, si scatena poi appena arriva l’altro fratello, di colore, Rafa (Yudel Collazo).
Chic ed Art, Rafa e Mila, per tutti i novanta minuti dello spettacolo, con ipocrisia, si punzecchiano, si avvicinano e si allontanano, cercando soluzioni e progetti sulla casa che dovranno ereditare e sul loro destino, raccontando episodi imbarazzanti del loro passato, al limite delle regole sociali, tra ubriacature, ambiguità, danze (sulle note di "Asereje" delle Las Ketchup) e canti. Il forsennato ritmo della pièce tiene alta l’attenzione del pubblico, a volte, però, confuso dalla particolarità della situazione familiare raccontata, dal linguaggio e dalla presenza a tratti travolgente dei protagonisti. Alla fine i quattro arriveranno ad una soluzione alle loro liti, oltrepassando i luoghi comuni e le ovvietà, suscitando risate e momenti di intensa riflessione sul destino di noi tutti, sulla nostra realizzazione e su una presunta felicità.
L’autore e regista Bruno Fornaciari alleggerisce le tensioni e le drammaticità tra i quattro con un tagliente e moderno umorismo anche se restano le problematiche della paradossale vicenda, del conflitto tra gli eredi e dell’assoluto cinismo che sconvolge l’improvvisa famiglia.
Spettacolo trascinante, con un testo moderno- soprattutto nel linguaggio - brillante, una scenografia di Fabrizio Visconti semplice e funzionale e soprattutto con una recitazione spinta al massimo e sul filo di una ironia tagliente. Pubblico coinvolto, frastornato e divertito dal ritmo del testo e dall’energia degli interpreti. Finale poi a sorpresa con l’autore Fornasari che regala un colpo di scena, lasciando aperto il destino della vicenda con uno squillare di telefono senza risposta.
La caccia al tesoro
Un progetto Amadio/Fornasari
scritto e diretto da Bruno Fornasari
con Linda Gennari, Ksenija Martinovic, Yudel Collazo, Michele Di Giacomo
Scena e luci Fabrizio Visconti
Costumi Mirella Salvischiani
Movimenti Marta Belloni
Aiuto costumi Gloria Caprioli
Assistenti alla regia Giulia Di Sacco, Federica Dominoni
Direzione tecnica Silvia Laureti
Produzione Teatro Filodrammatici di Milano con il sostegno di Regione Lombardia e Fondazione Cariplo - Progetto NEXT 2023
Stagione teatrale Stabile di Catania - Sala Verga - 20 e 21 dicembre 2024 - Fuori abbonamento
Foto Laila Pozzo