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Magnificat di Lucilla Giagnoni è un viaggio poetico attraverso le epoche, un viaggio, che l’attrice si ripropone di compiere cambiando le parole, coinvolgendo il mondo femminile, osservando la bellezza di un’oca che va con passo lento, un po’

guardandosi intorno e un po’ dondolando: l’incertezza della lentezza, aiuta a vedere le sfumature delle cose. In un’atmosfera sospesa tra sogno e realtà, Lucilla ci conduce in un percorso a spirale, dove il gioco dell’oca diventa metafora della vita, con le sue gioie, le sue prove e le sue infinite possibilità. Giagnoni ci invita a riscoprire la bellezza delle piccole cose, a guardare oltre le apparenze e a trovare la poesia nell’ordinario. Lucilla Giagnoni, attrice e regista si è formata alla Bottega di Vittorio Gassman e ha collaborato con grandi nomi del teatro e del cinema, ha maturato, quindi, una profonda esperienza artistica che si riflette in questa creazione. Al centro dello spettacolo c’è il concetto di “sguardo poetico”, un modo di vedere il mondo che va oltre l’apparenza, un approccio che può trasformare ogni aspetto della nostra vita, dalla scienza alla politica. La struttura dello spettacolo, ispirata al gioco dell’oca, ci guida attraverso un percorso a spirale fatto di incontri, prove e scoperte. Un viaggio che, come la vita stessa, è costellato di ostacoli e di momenti di grande bellezza. Gli antichi miti, le religioni, la scoperta del femminile come forza rigeneratrice diventano il trampolino di lancio del nostro pensiero. L’attrice, con la sua ironia e la sua profonda umanità, ci invita a riflettere sul ruolo del teatro nella società contemporanea. Perché fare teatro oggi? Perché continuare a credere nella forza delle parole e delle emozioni? Per riscoprire il valore della parola. Quando diventa elemento di socializzazione, la parola che unisce, che cura è una parola che fa bene all’anima. Magnificat è un invito a guardare il mondo con occhi nuovi, a riscoprire la bellezza e la poesia che ci circonda. Un’esperienza teatrale intensa e coinvolgente che affascina lo spettatore grazie anche ai video di Massimo Violato che scorrono alle spalle dell’attrice, immagini suggestive ed evocative accompagnate dai suoni significative ed emozionanti di Paolo Pizzimenti. Come da tradizione il pubblico del teatro San Giuseppe, ha potuto incontrare l’attrice nel foyer un bel momento di scambio, per comprendere come è nata l’idea del testo ma soprattutto per capire quanta forza si può trovare in una donna che da anni si impegna controcorrente, come tante donne fanno quotidianamente contro il potere, donne che vivono nelle società che hanno perso “il senso della vita”. La Stagione Teatrale del Cinema Teatro San Giuseppe propone, anche quest’anno scelte artistiche di qualità. I temi di quest’anno riguardano la capacità di saper scoprire e donare bellezza: non una bellezza narcisistica e frivola, ma intensa, coinvolgente e capace di renderci più umani. L’arte, la cultura e il teatro hanno la capacità di farci scoprire e vivere questa bellezza.

Cinema Teatro San Giuseppe, Brugherio, 21 gennaio 2025
Produzione: Fondazione Teatro Piemonte Europa, Centro Teatrale Bresciano.