CAMMINANTI DEL SILENZIO
In questo spettacolo itinerante nella natura, che si può fare in un bosco o in un parco o su un monte, si affrontano vari temi: per esempio quello del rapporto - mitico o fiabesco - tra esseri umani e animali selvatici: dove finiscono gli uni e cominciano gli altri, e viceversa? E siamo sicuri che gli animali non ci osservino con un maggiore senso di ciò che è reale? noi che lo abbiamo un po’ troppo perso, il senso del reale, nelle luci televisive e nelle virtualità di una vita sempre più staccata dalla terra...
E’ un dialogo di animali, e tra animali e umani, che dà spazio alle visioni che certe specie animali, le più totemiche e rare o le più comuni, possono indurre negli esseri umani se immaginate-interrogate con spirito di poesia.
Così gli spettatori incontreranno i cinghiali sovrannaturali di Giuliano Scabia, il maestoso lupo bianco di Chandra Candiani e altro ancora, al contempo seguendo le tracce di una fanciulla che si è persa nel bosco e sta cercando di ritrovare la strada di casa, e se stessa.
Drammaturgia e regia: Franco Acquaviva
Assistente alla regia: Anna Olivero
Testi di: F. Acquaviva, Chandra Candiani, Clarissa Pìnkola Estés, Giuliano Scabia, Nazim Hikmet
Con: Mariasole Acquaviva, Anna Olivero, Franco Acquaviva
Foto&Grafica: Francesca Habe
Produzione: Teatro delle Selve 2022
NOTE TECNICHE
Durata: variabile a seconda del percorso (max 2 ore), orario pomeridiano da stabilire di volta in volta.
Sopralluogo: è necessario stabilire un giorno per poter effettuare sopralluogo e prove in loco prima della recita.
Spettacolo per un numero limitato di spettatori
VALIS I mondi di Philip K. Dick
“Io di professione faccio lo scrittore di fantascienza. Mi occupo di fantasie. La mia vita è come una fantasia. Tuttavia Gloria Kudson giace in una tomba di Modesto, California. C’è una foto della sua corona funebre nel mio album di fotografie. E’ una foto a colori, e i fiori sono molto belli. Sullo sfondo è parcheggiata una Volkswagen. Mi si vede mentre mi ci infilo. Non ce la faccio più”.
Questa è una delle tante soglie del magmatico “Valis”, il romanzo che con altri due titoli forma “La trilogia di Valis”; nella traduzione italiana, più di 700 pagine, che pare l’autore abbia scritto in poche settimane.
Di Philip Dick ci affascina la capacità di immaginare non tanto e non solo mondi futuribili, ma livelli di realtà sempre più complessi e compresenti l’uno all’altro, di cui il livello che ci è dato vivere è solo un tratto passeggero e instabile.
Dick è un viaggiatore di dimensioni spaziotemporali simultanee, dove passato presente e futuro tendono a scomparire e a infiltrarsi l’uno nell’altro. Lo scrittore di Berkeley, nel marzo 1974, ebbe anche una serie di esperienze che si possono definire mistiche, esperienze che cercò di analizzare e comprendere nelle oltre 8000 pagine dell’ “Esegesi”.
E’ un autore cardine che sta sul limitare, anzi ormai ci è entrato in pieno, della grande letteratura, tanto che nel 2022 (quarantennale della morte) i Meridiani Mondadori, la collana italiana più prestigiosa dei classici della letteratura universale, gli dedicherà un volume.
Lo spettacolo assume come punti di partenza il citato “Valis” e la biografia romanzata che gli ha dedicato Emmanuel Carrère “Io sono vivo, voi siete morti”.
Drammaturgia, testi, regia e interpretazione: Franco Acquaviva
Colonna sonora e interventi audio-video e luci: Stefano Acquaviva
Video e foto: Carlo Maria Borionetti
Grafica: Francesca Habe
Produzione: Teatro delle Selve 2022
THE BOY'S BLOOD
I giorni di Dino Campana
In seguito alle note vicende Campana fu rinchiuso in manicomio, dove uno psichiatra di nome Carlo Pariani lo sottopose a un ciclo di interviste per cercare di comprendere il nesso follia-genio. Ho immaginato il poeta imprigionato nelle sue ossessioni, che si materializzano prendendo la forma delle diverse figure di “persecutori” che sempre lo assediarono: i marradesi, la madre, i letterati fiorentini, Ardengo Soffici e Giovanni Papini, Sibilla Aleramo, i ragazzini per strada al suo paese, infine proprio lo psichiatra Pariani.
Incalzato da queste figure il poeta fugge nella propria poesia e nel delirio, incalzato dallo psichiatra e dalle immagini dei viaggi e degli amori, dai ricordi dei propri vagabondaggi…
Drammaturgia, scelte musicali e
Franco Acquaviva
E con: Stefano Acquaviva
Regia: Franco Acquaviva, Anna Olivero
Foto e video: Carlo Borionetti
“Franco Acquaviva, accompagnato dal figlio Stefano in funzione di servo di scena e catalizzatore di dinamiche attorali che trovano un solido trampolino di lancio nell’accorta frequentazione delle parole (Acquaviva è anche poeta, oltre che studioso e critico di teatro), dà corpo e voce alla vicenda biografica e artistica di Dino Campana, mantenendosi in non facile equilibrio tra una mai banale attitudine narrativa, finanche divulgativa (è uno spettacolo che andrebbe mostrato in tutti i Licei), e un programmatico, fascinoso protendersi verso territori non del tutto definibili, oscuri: letteralmente folli.La pazzia di Campana è suggerita, in parte (rap)presentata (memorabili alcune precisissime partiture di movimento, del volto o dell’intero corpo), a tratti simbolicamente associata a immagini e immaginari psicoanalitici: basti ricordare una nitida sequenza eseguita con uno specchio, a suggerire sdoppiamenti e frammentazioni del sé”.
Michele Pascarella, Gagarin Magazine
MEDITAZIONI SUL CLOWN
Un clown in fuga da un romanzo s’imbatte nel Krapp del celebre atto unico di Samuel Beckett; coglie suggestioni dall’Apeirogon di Colum McCann e si nutre di parti del romanzo omonimo, inedito, di Franco Acquaviva.
Lo spettacolo intreccia vari temi: quello della soltitudine dell’artista; dell’utopia dell’arte che cerca, pur fallendo, di farsi strumento per cambiare il mondo; del senso del teatro nella società.
Le scintille che scaturiscono da questi bizzarri corto circuiti si riverberano nello spazio ad evocare prima la luna di Giacomo Leopardi, poi l’impresa di un funambolo che cerca la pace tra due popoli in guerra camminando in equilibrio sulla propria fune in terra di Palestina.
Drammaturgia, testi, regia e interpretazione: Franco Acquaviva
Musiche originali eseguite dal vivo: Stefano Acquaviva
Regia luci: Mariasole Acquaviva
Produzione: Teatro delle Selve 2023
Per contatti e info sulle produzioni
339 6616179 -
www.teatrodelleselve.it
Teatro delle Selve
via G. Carmine 5, 28010, Ameno