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Al Teatro Arena del Sole di Bologna dal 18 al 30 marzo sala Thierry Salmon Uno Spettacolo Italiano un progetto di Niccolò Fettarappa e Nicola Borghesi

drammaturgia e regia Niccolò Fettarappa e Nicola Borghesi
con Niccolò Fettarappa e Nicola Borghesi

produzione Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale, Agidi, Sardegna Teatro

durata 1 ora e 15 minuti 

Gli attori, autori e registi Niccolò Fettarappa e Nicola Borghesi insieme sul palco per interrogarsi con amara ironia sulla politica italiana attraverso «l’unica cosa che sanno fare»: teatro.

Uno Spettacolo Italiano di Niccolò Fettarappa e Nicola Borghesi, una produzione Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale, Agidi, Sardegna Teatro, dopo il debutto al Teatro delle Passioni di Modena lo scorso novembre, arriva in scena al Teatro Arena del Sole di Bologna dal 18 al 30 marzo. 

I due artisti si trovano a vivere in un’Italia cambiata, in cui i loro «spettacolini di sinistra» non hanno più spazio. Per sopravvivere in un mondo in cui «hanno vinto loro» e non sapendo fare altro nella vita se non teatro, l’unica soluzione che vedono è quella di diventare artisti di destra.
A provarci sono Niccolò Fettarappa, attore e autore romano di diverse e apprezzate creazioni, tra cui Apocalisse Tascabile, che ha ricevuto il Premio In-Box 2021, Direction Under30 2020, Premio critica Nolo Fringe Festival, Premio Italia dei visionari; e Nicola Borghesi, co-fondatore di Kepler-452, compagnia dal 2018 prodotta da ERT (Il Giardino dei ciliegi. Cinquant’anni di felicità in comodato d’uso, F. Perdere le cose, Gli altri. Indagini sui nuovi mostri, A place of safety che appena debuttato proprio a Bologna) e premiata agli Ubu 2023 per il progetto Il Capitale. Un libro che ancora non abbiamo letto. 

«Spazi, case, televisioni e piazze – affermano gli autori – hanno i loro colori. E noi, sempre più sbiaditi. / Se non puoi batterli, e non possiamo, unisciti a loro. Loro sono la maggioranza. E forse un motivo c'è. / Nel mondo della cultura c'è bisogno di una nuova classe dirigente. E noi siamo pronti. Dove c'è discordia, porteremo armonia. Dove c'è errore, porteremo verità. Dove c'è dubbio, porteremo fede. Dove c'è angoscia, porteremo speranza. Questo è uno spettacolo di destra.
Siamo Nicola e Niccolò e siamo pronti a rinnegare tutto, siamo pronti a salire sul carro dei vincitori.
E non faremo prigionieri».

I due artisti si informano, studiano, immaginano e fantasticano su che cosa significhi “destra”, su quali siano i suoi confini. Niccolò Fettarappa prende spunto da uno dei primi provvedimenti presi dal Governo, la così detta “norma anti-rave” e si chiede perché vietare proprio questo tipo di raduni. Nel cercare di capire il disegno nascosto dietro questa legge, Fettarappa si accorge di iniziare a pensare come un politico di destra. «Per scrivere questo spettacolo – si legge nelle note di regia – ho cominciato a ragionare come un ministro dell’interno. Mi sono ricordato di un passo di Massa e Potere, in cui Canetti parla della massa festiva, come una specifica tipologia di massa, in cui chi si riunisce, balla, rovescia i divieti e supera l’individualismo, alla ricerca di una moltiplicazione della vita e del collettivo. Ecco, da quello che so nei rave è palpitante questa esperienza di massa festiva. E forse proprio per questo, sono stati vietati. Oggi abbiamo bisogno di patrioti, non di fricchettoni. 
E così la destra da due anni sta imponendo la sua festa, una festa che va avanti in televisione, in piazza, nelle scuole, con le pistole e i manganelli, un rave di destra, un trip terribile da cui non riesco più a riprendermi. Questo spettacolo è nato da questi due anni di protratta allucinazione».

Nicola Borghesi invece riflette sul fatto che la svolta a destra che sta avendo non solo il nostro Paese ma il mondo intero, da una parte lo ossessiona e dall’altra lo turba. Allora insieme a Niccolò Fettarappa decide di provare a entrare in quest’ottica di destra e nel patriottismo, che forse possono dire molto non solo sulla realtà che stiamo vivendo ma anche su noi stessi. «Come possiamo entrare in un’ottica così lontana da noi, così spaventosa? – si chiede Borghesi – Con l’unico strumento che sappiamo un minimo maneggiare: il teatro. Provando, dopo anni trascorsi a fare spettacoli di sinistra, a fare uno spettacolo di destra. Non è un’impresa facile, perché non è facilissimo capire cosa sia la sinistra, ma ancora più difficile è afferrare davvero cosa sia questa nuova destra. Allora abbiamo proceduto per tentativi, sempre fondati sul desiderio e sulla volontà di divertirci in questo gioco di camuffamento. E abbiamo scritto delle scene di destra, senza rinunciare a prendere in giro questo nostro tentativo goffo e noi stessi che mettevamo in campo questo tentativo. Poi ci siamo accorti che tutto questo divertimento ci dava una certa nausea, un certo dolore. Allora abbiamo provato a capire da dove venissero questa nausea e questo dolore. E ci è capitato di pensare che la destra è dentro di noi, in un posto profondo nel quale non andiamo mai a guardare. Ci siamo detti che forse valeva la pena di scavare più a fondo in questo posto profondo e ci siamo accorti che una ricerca che era cominciata con una risata finiva in un’angoscia profonda, in un qualcosa di perturbante perché alieno e familiare al contempo. Così abbiamo pensato che questo movimento – quello che va dall’ironia consunta di chi è sempre al di fuori e al di sopra delle cose al contatto con una parte irrisolta e problematica della nostra identità – dovesse essere anche quello da imprimere a Uno Spettacolo Italiano».

Uno Spettacolo Italiano
un progetto di Niccolò Fettarappa e Nicola Borghesi
drammaturgia e regia Niccolò Fettarappa e Nicola Borghesi
con Niccolò Fettarappa e Nicola Borghesi
luci Tiziano Ruggia
consulenza spazio scenico Andrea Bovaia
contributo intellettuale di Christian Raimo
assistente alla regia Roberta Gabriele
capo elettricista Sergio Taddei
scene costruite nel Laboratorio di Scenotecnica di ERT
produzione Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale, Agidi, Sardegna Teatro
foto di scena Michele Lapini

Tournée
9 giugno 2025 - Concentrico Festival, Carpi 
5 settembre 2025 - Insolito Festival, Parma

Teatro Arena del Sole, via Indipendenza 44 – Bologna
Prezzi dei biglietti: da 7 € a 15 € esclusa prevendita
Biglietteria: dal martedì al sabato dalle ore 11.00 alle 14.00 e dalle 16.30 alle 19.00
Tel. 051 2910910 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. | bologna.emiliaromagnateatro.com