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E’ stata sicuramente una sfida, e non certo agevole, per il regista Nicola Alberto Orofino adattare e portare in scena, sulle tavole del Teatro del Canovaccio di Catania, per la rassegna “Attraverso”, il romanzo-racconto in quattordici capitoli dell’autore

bergamasco del ‘90 Alberto Ravasio, “La vita sessuale di Guglielmo Sputacchiera”.
Il romanzo di Ravasio, con un linguaggio nuovo, a tratti comico e scandaloso, frammentato ed esplorativo, psicologico e sociale, è incentrato su un personaggio dei nostri giorni, che potrebbe anche essere il figlio del nostro vicino di casa o un nostro parente, ovvero Guglielmo -dal cognome inusuale e particolare - Sputacchiera, un inetto sociale e sessuale, che  si sveglia una mattina trasformato in ciò che più gli manca, una donna. La paura di confrontarsi con suo padre lo spinge alla fuga e parte per un’avventura surreale e realista. Si racconta quindi il percorso di Guglielmo, trasformatosi in Carmela Pene ed emerge così il ritratto di una generazione viziata e depressa, che vive a casa dei genitori, priva di ideali e travolta dal consumismo più sfrenato, dalla digitalizzazione della vita e della sessualità, dal porno e dalla paura del domani oltre che dal confronto con le generazioni precedenti. 
Il nostro Guglielmo/Carmela prova a capire cosa le è successo, si confronta con sua madre che non si scandalizza più di tanto, incontra i compagni ed i colleghi universitari, una dottoressa, una psicologa e alla fine incontra Il Negro, personaggio conosciuto attraverso il web. E per lui e per gli spettatori si tratta di una vera e propria sorpresa. 
Quella di Alberto Ravasio è una storia originale, surreale, amara e ricca di umorismo, scritta in una prosa alta e che gioca con un linguaggio nuovo, moderno e che trova conferme nelle nuove generazioni indirizzate, sempre più, verso la sfrenata vita digitalizzata. 
La messa in scena di Orofino punta tutto sui tre irresistibili interpreti, Roberta Amato, Daniele Bruno e Loriana Rosto che si muovono tra il pubblico e su una scena completamente spoglia, introducendo lo spettatore, con una recitazione instancabile ed a tratti gridata, nella vita surreale di Guglielmo Sputacchiera, mostrando il lato particolare, le caratteristiche, le paure del giovane, raccontando i suoi genitori, i compagni di scuola o di facoltà  e conducendolo tra il reale ed il grottesco, ad un finale che lo riconcilia col suo nuovo status di Carmela Pene.
Lo spettacolo di Orofino, noto ed apprezzato per la sua abilità nel rappresentare testi classici o di nuova drammaturgia, si avvale di una regia originale e fantasiosa. L’atto unico, di circa 80 minuti, è particolare, in alcuni momenti fuorviante e lento, ma comunque rispetta la pagina scritta dell’autore e l’originalità dissacratoria, surreale e scandalosa del racconto. Davvero sfrenata la capacità interpretativa dei tre attori che, quasi in un solo corpo, guidati dalla voce fuori campo dello stesso regista e con degli insert musicali che spaziano dal valzer alla musica dance, fanno di tutto per raffigurare al meglio la vita e le mille, particolari, sfumature - sessuali e non- di Guglielmo Sputacchiera che coinvolge tutti che, a detta di Orofino nelle sue note di regia, diventiamo “irriducibili sputacchiere del mondo”, confuse e sbandate figure in un sistema frammentato ed al collasso.
Durante ed alla fine non sono mancati gli applausi del pubblico presente in sala che ha apprezzato la singolarità del romanzo, l’originale messa in scena del regista Nicola Alberto Orofino e la corale ed appassionata interpretazione di Roberta Amato,  Daniele Bruno e Loriana Rosto.
Il libro edito da Quodlibet, da cui è tratto lo spettacolo, alla presenza dell’autore Alberto Ravasio, del regista Nicola Alberto Orofino e dei tre interpreti, è stato presentato lo scorso 29 marzo alla libreria Feltrinelli di Catania e lo spettacolo, già messo in scena il 28, 29 e 30 marzo al Teatro del Canovaccio, verrà replicato il 4, 5 e 6 aprile (ore 21.00 e 17.30). 

La vita sessuale di Guglielmo Sputacchiera 
(un racconto apotropaico in quattordici capitoli)
Dal romanzo di Alberto Ravasio (edito da Quodlibet)
Con Roberta Amato, Daniele Bruno e Loriana Rosto
Adattamento e Regia di Nicola Alberto Orofino
Assistente alla Regia: Gabriella Caltabiano
Organizzazione Teras Teatro
Teatro del Canovaccio Catania - Rassegna Attraverso
28, 29 e 30 marzo e 4, 5 e 6 aprile 2025 
Visto al Teatro del Canovaccio di Catania il 30 marzo 2025

Foto Regina Betti

L’autore
Alberto Ravasio (Bergamo, 1990) ha studiato Filosofia, suoi contributi sono apparsi sull’Indice dei libri del mese, La Balena Bianca, La Domenica del Sole 24 Ore e così via. La vita sessuale di Guglielmo Sputacchiera, finalista alla XXXIV edizione del Premio Calvino, è il suo primo romanzo.