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Angelo D’Agosta, intraprendente attore, regista ed autore catanese, con la presenza e le musiche di Andrea Balsamo, ha proposto l’11, 12 e 13 aprile, nell’intrigante paesaggio e palcoscenico naturale dell’Orto Botanico di Catania, a cura di Officine

Culturali in collaborazione con l’Università etnea, lo spettacolo teatrale  itinerante “Gulliver”. 
Un curioso gruppo di spettatori si è ritrovato immerso nelle verdi ed uniche atmosfere di un palcoscenico naturale come quello dell’affascinante Orto Botanico di Catania, in compagnia di Angelo D’Agosta e delle sonorità di Andrea Balsamo. Per tre pomeriggi e tre serate i fortunati spettatori ed esploratori, guidati dall’arte affabulatoria di un sempre intrigante Angelo D’Agosta, si sono inoltrati tra le magiche piante che dimorano nel museo dell’Università di Catania e per circa cinquanta minuti hanno ascoltato e seguito le avventure prodigiose di Gulliver, uno dei viaggiatori più famosi della letteratura.
Lo spettacolo ha offerto diverse tappe all’interno del magico e rigoglioso Orto Botanico catanese ed il protagonista è stato proprio Lemuel Gulliver, reso con passione dal regista e attore Angelo D’Agosta, che durante un lungo e tortuoso viaggio verso le Indie Orientali, sfuggendo ai pirati, si è ritrovato nella terra fluttuante di Laputa, dimora di scienziati dediti esclusivamente alla musica e alla matematica, ma incapaci di applicare queste discipline a fini pratici.
Lo spettatore, in compagnia di Gulliver, ha incontrato gli abitanti dell’isola volante e poi, incantato dalle particolari sonorità di Andrea Balsamo, si è imbattuto a Lagado in scoperte inutili come l’estrazione dei raggi del sole dai cetrioli o nell’indagine di cospirazioni politiche tramite l’analisi delle feci dei sospettati. Poi Gulliver si è recato nell’isola di Glubbdubdrib, dove ha incontrato un mago ed ha discusso di storia con i fantasmi di personaggi storici come Giulio Cesare, Bruto, Omero, Aristotele, René Descartes ed infine, dopo l’incontro con gli abitanti dell’isola di Luggnagg, che hanno il dono dell’immortalità ma non quello dell’eterna giovinezza, è riuscito finalmente ad andare in Giappone e ritornare poi nuovamente in Inghilterra.
Il libro “I viaggi di Gulliver” è un romanzo in quattro parti, pubblicato inizialmente anonimo nel 1726 che racconta le disavventure per mare di un medico di bordo, Lemuel Gulliver, che incontra esseri e popolazioni fantastiche su isole immaginarie un romanzo che coniuga fantasia e satira in un’allegoria dell’animo umano dell’Inghilterra e della Francia settecentesca, scritto sotto pseudonimo da Jonathan Swift.  In realtà è una feroce critica alla società e al comportamento umano del tempo: ognuno dei viaggi diventa il pretesto per irridere il sistema giudiziario, i meccanismi del potere, la politica, la pretesa razionalità, i vizi e i comportamenti dei suoi contemporanei, l’assurdità delle convenzioni sociali, l’irrazionalità della guerra e gli svariati interessi e motivi che la causano (interessi economici, conflitti dinastici e religiosi, dispute politiche, interessi personali o di potere, ecc.).
Attraverso la piacevole pièce itinerante gli spettatori effettuano un vero e proprio viaggio con la fantasia, tra la natura, tra i misteri del mondo e dell’uomo ed in questo percorso hanno la possibilità di conoscere nuovi popoli, abitudini e Paesi, mettendo in dubbio proprio quelle certezze che spesso caratterizzano i nostri giorni ed il nostro tempo.
Alla fine gli spettatori-esploratori, affascinati dalla magia del racconto di Angelo D’Agosta e dalle sonorità di Andrea Balsamo, protagonisti di un magico viaggio in un modo fantastico, hanno tributato agli interpreti ed all’organizzazione di Officine Culturali, i meritati applausi.
“Sono sempre stato affascinato dalla figura di Gulliver, sin da bambino – ha spiegato l’attore ed autore Angelo D’Agosta – e quando Officine Culturali mi ha proposto di pensare ad un progetto per l’ Orto botanico, ho colto l’occasione al volo. Inoltre la presenza di Andrea Balsamo con la sua arte e competenza musicale ha arricchito e migliorato in maniera indiscutibile l’ idea che avevo in testa. Ho deciso di raccontare il terzo dei viaggi di questo navigatore straordinario, forse il meno conosciuto ma è quello che più di tutti parla del rapporto tra l’uomo e la natura, dell’ abuso della tecnologia e dello sfruttamento delle risorse, oltre che dell’ossessione per l’immortalità. Temi attualissimi, ma Swift questo testo lo ha scritto nella prima metà del ‘700… Credo che i viaggi di Gulliver sia stato ed è tutt’ora erroneamente etichettato come narrativa per ragazzi. Gulliver è un capolavoro e come tale parla a tutti gli esseri umani di tutti i tempi e di tutte le età”.

Gulliver
Spettacolo itinerante
di Angelo Agosta
con Angelo Agosta e Andrea Balsamo
A curi di Officine Culturali
in collaborazione con l’Università di Catania,
Dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche e Ambientali.
Orto Botanico di Catania – 11-12 e 13 aprile 2025
Visto all’Orto Botanico di Catania il 12 aprile 2025