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“Nostalgia”, nonostante spesso i termini vengano sovrapposti, non è “malinconia”, non è cioè un sentimento di resa e di abbandono, bensì è al contrario un sentimento 'attivo' di ricerca di sé, sulla via di un ritorno desiderato, come quello

dell'Ulisse omerico. Del pari “periferia” non è un 'margine' talora dimenticato ma è piuttosto un 'confine' che con il suo 'centro' può essere in relazione osmotica e reciprocamente comunicativa, e la 'cura' identitaria di quel confine e quella dei suoi abitanti è in effetti il vero antidoto alla moderna e deleteria diseguaglianza della cosiddetta “Gentrificazione”. È un luogo da raggiungere dunque, anche se spesso a noi vicinissimo.
La fusione di questi due concetti, penso, ha prodotto “Nostalgia periferica”, l'evento promosso a Genova dal Teatro Garage e dalla Associazione la Chascona, con le due direttici artistiche Daniela Deplano e Iula Rossetti rispettivamente, e finanziato dal Comune di Genova, rappresentato dal nuovo Assessore alla Cultura Giacomo Montanari, presentato il 4 settembre a Palazzo Tursi, sede del comune stesso in Via Garibaldi.
In particolare la rassegna si avvale dei fondi MIC messi a bando che ci auguriamo possano giungere a destinazione, nonostante tutti i cambiamenti nel frattempo intervenuti.
Sono stati al riguardo espliciti i citati relatori, segnalando “l'opportunità di riscoprire le radici profonde delle comunità locali”, in luoghi come le periferie “spesso trascurati o stigmatizzati, ma che per molti rappresentano il cuore delle proprie radici”, ancor più in una città come Genova caratterizzata da forti flussi di emigrazione.
Tra l'altro si sa che Genova, per chi la vive ma anche per chi la visita occasionalmente, è una città in cui la caratterizzazione dei diversi quartieri è molto forte, accompagnata come è da sempre da un senso di appartenenza specifica che continua a resistere a molte 'omologazioni' e anche al disagio che, in diversa misura, si manifesta in alcuni di essi più che in altri, con in più il paradosso di un centro storico diventato anch'esso periferia e tra le più difficili.
D'altra parte lo stesso “Teatro Garage” che lo promuove è un piccolo (ma assai attivo) teatro di periferia nella bassa Valbisagno che però dal 1981 ha saputo portare in quel quartiere teatro di qualità, sia nella tradizione che nella ricerca, facendo della Sala Diana un centro di aggregazione e promozione culturale.
Dal canto suo l'Associazione la Chascona, nata nel 2004, ha fatto della valorizzazione della cultura popolare e delle sue tradizioni (e della 'ricerca') la propria ragion d'essere, anche attraverso bandi e festival, da sola o in collaborazione con altre realtà genovesi, dedicati alle nuove generazioni teatrali, come, ad  esempio, il biennale Premio INTRANSITO di cui spesso abbiamo avuto modo di scrivere anche su queste pagine.
Gli eventi, nove in tutto, in programmazione dal 6 al 27 settembre, in vari luoghi dalla Sala Diana a Piazza Manzoni, dal Teatro dell'Ortica al Forte di Santa Tecla, comprendono concerti, spettacoli teatrali e laboratori con restituzione finale, tra cui quello assai interessante dedicato agli adulti homeless in collaborazione con la Fondazione Auxilium, e significativamente intitolato “La mia terra è qui”.
Auguriamo agli organizzatori di vedere la meritata partecipazione che si aspettano, in attesa delle prossime iniziative e della prossima 'Stagione' del Teatro Garage che inizierà in autunno.