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La fantasia, l’estro, il gioco di ombre ed il fumo, l’alone di mistero, l’ambientazione dark sono i veri protagonisti della interessante versione di Luana Gramegna della nota fiaba “Cenerentola”, proposta a Catania, dalla compagnia fiorentina

Zaches Teatro, all’apertura della rassegna di arti sceniche contemporanee “AltreScene 2025/2026” del Centro Zo. 
Lo spettatore, in circa 50 minuti, nonostante l’assenza dell’atmosfera tipica ed incantatrice della fiaba, si lascia subito coinvolgere dal buio e dalla penombra dove vive la povera Cenerentola, ovvero un burattino dal viso delicato e triste, con addosso dei cenci sporchi e in mezzo a tanta fuliggine. Dopo una introduzione in penombra di tre pettegole cornacchie, l’afflitta Cenerentola emerge da un cumulo di cenere e si avvicina al camino per riscaldarsi, dopo una fredda nottata. La protagonista del titolo, vive prigioniera nel suo mondo e si muove, invisibile, sotto la cenere in solitudine, tra la tristezza di una vita apparentemente spenta, accettando con pazienza tutte le angherie e le punizioni inflitte dalla matrigna e dalle sorellastre. In lei, però, ben nascosta, arde la brace del desiderio di un’esistenza completamente diversa.
Sulla scena di Francesco Givone - un grande focolare pieno di fumo e fuliggine, uno spazio pieno di carbone - non ci sono  fatine o principi e le sorelle e la matrigna vengono percepite, attraverso una voce fuori scena in dialetto napoletano, mentre a sostenere, a proteggere, nelle sue dure giornate, l’indifesa Cenerentola ci sono tre cornacchie chiacchierone, dalla voce stridula, ovvero due vecchie fattucchiere velate, tutte vestite di nero, che l’aiutano ad affrontare la sua ingiusta condizione di schiavitù e la indirizzano, grazie anche alla presenza di due scarpe d’oro e di una piccola carrozza con una zucca, alla serata del ballo e all’incontro col Principe. 
Alla fine la pièce, con lo sfondo del palazzo del Principe e con i due che ballano, rispetta i canoni fiabeschi tradizionali e  lo sporco e triste burattino diventa una Cenerentola in carne e ossa, dai capelli rossi e con il volto felice che, con la forza della tenacia e del riscatto riesce a sconfiggere il buio dell’ingiustizia e della schiavitù, scende dal palco e corre felice verso il pubblico per poi uscire di scena.
Estremamente interessante l’edizione di “Cenerentola” proposta da Luana Gramegna per Zaches Teatro, rielaborata sullo studio delle versioni orali più antiche e di due versioni letterarie quali quella dei fratelli Grimm e quella de La Gatta Cenerentola di Giambattista Basile (“Lo Cunto de li cunti” - 1634-1636). 
Un lavoro di assoluto pregio che mette insieme danza, musica, animazione e soprattutto tanta fantasia, grazie all’abilità dei tre attori in scena, Gianluca Gabriele, Amalia Ruocco, Enrica Zampetti, nei panni delle tre cornacchie-fattucchiere che, con grande capacità, danno vita e coraggio alla marionetta di Cenerentola che riesce ad incantare gli spettatori presenti.
Zaches Teatro, ben utilizzando il teatro d’oggetto, la danza, il movimento espressivo, la musica originale e i linguaggi del teatro di figura con i corpi degli interpreti che rendono vivi i personaggi della storia, costruisce una pièce particolare, a volte stridula come le voci delle cornacchie, ricca di d’invenzioni, tra il buffo e il grottesco e dal forte impatto visivo, grazie al chiaroscuro, al fumo, alla penombra ed a una scenografia realistica e simbolica e con uno spazio abitato da spiritelli, le Cenerine, attraverso cui viene narrata la storia di Cenerentola. 
Convinti e numerosi alla fine gli applausi del pubblico di Catania per i tre interpreti e per uno spettacolo dove la danza rievoca l’antica presenza del rito iniziatico sotto le ceneri della fiaba, narrando, in definitiva, una storia di libertà e di autodeterminazione.

Cenerentola
di Luana Gramegna
Con Gianluca Gabriele, Amalia Ruocco, Enrica Zampetti. 
Regia, drammaturgia, coreografia Luana Gramegna. 
Scene, luci, costumi, maschere e pupazzi Francesco Givone. 
Progetto sonoro e musiche originali Stefano Ciardi. 
Produzione Zaches Teatro con il sostegno del MIC, Regione Toscana, Teatro Fonderia Leopolda. 
Visto a Zo di Catania il 5 0ttobre 2025 - Rassegna AltreScene 2025-2026

Foto Massimo Mascagni

Zaches Teatro è una compagnia di teatro e danza fondata a Firenze nel 2007 e costituita da professionisti di diversi ambiti dello spettacolo, ognuno dei quali è chiamato a dare il proprio specifico contributo in costante dialogo con gli altri. La compagnia indaga il connubio tra differenti linguaggi artistici: la danza contemporanea, i mezzi espressivi del teatro di figura, l’uso della maschera, la sperimentazione vocale, il rapporto tra il movimento e la musica originale/paesaggio sonoro, il linguaggio video e di animazione.
Nel 2023 vince il Premio Hystrio per la sperimentazione e la contaminazione dei linguaggi artistici. Dal 2010 è sostenuta dalla Regione Toscana da cui riceve il contributo annuale. È riconosciuta dal MIC per il triennio 2015/2017 come Compagnia di Danza e dal 2021 come Compagnia di Teatro di Figura e di Immagine. Nel corso degli anni ha portato i propri spettacoli tra Europa, Russia e Asia ottenendo riconoscimenti e premi internazionali.