Lo spettacolo “Nome da preziosa: Alcra” della compagnia bolognese Ateliersi si presenta al pubblico con la forza sorprendete e diretta di un metaforico bisturi dialogico che, con un taglio netto e preciso, porta alla luce quanto di vitale o di malato c’è
sotto la superficie della pelle. Una lama affilata, un taglio netto, preciso, profondo. Si è visto a Noto il 9 ottobre scorso nel contesto del festival multidisciplinare Codex. Si è detto “lo spettacolo”, ma in realtà più che di un vero e proprio spettacolo si è trattato di un primo step di un progetto che la compagnia ha deciso di passare al vaglio del pubblico, quasi a ricavarne delle precise indicazioni critiche. In scena ci sono Andrea Mochi Sismondi, che consegna al pubblico le chiavi interpretative (e meta teatrali) della vicenda a cui la compagnia sta lavorando, e Fiorenza Menni che, ponendosi dal punto di vista dell’intellettuale femminista Carla Lonzi (1931 - 1982), racconta la vicenda del movimento delle “Preziose”, sorto nel contesto della cultura parigina del XVII secolo e in particolare della corte di Luigi XIV e discute criticamente della rappresentazione che di questo movimento produce Moliere in due commedie: Le Preziose ridicole e Le Donne sapienti, rispettivamente del 1659 e del 1672. «Lonzi (...) convinta che il teatro rifletta situazioni reali, ricerca nell’esperienza scenica quella tipologia di relazione che vede manifestarsi nelle sue esperienze dirette quando “non si vogliono concedere determinati privilegi all’uomo”». Cosa resta? Resta un’interessante esperienza estetica e para-teatrale in cui il pubblico, stimolato dalla vicenda raccontata - il bisturi critico e dialogico di cui si diceva prima -, reagisce liberamente e fornisce spunti e stimoli critici che probabilmente contribuiranno alla formalizzazione definitiva dello spettacolo.
Noto, Festival “Codex”, tredicesima edizione, dal 22 agosto 2025 al 12 ottobre, direttore artistico Salvatore Tringali. 9 ottobre 2025, Teatro comunale “Tina Di Lorenzo” Noto. “Nome da preziosa: Alcra”. Di e con: Fiorenza Menni. Ideazione e cura dello spazio del dialogo: Andrea Mochi Sismondi. Comunicazione e promozione: Tihana Maravic. Amministrazione: Greta Fuzzi. Consulenza tecnica: Giovanni Brunetto. Grazie a: Battista Lena e Fondazione Lelio e Lisli Basso Onlus – Fondo Carla Lonzi. Una produzione: Ateliersi. Con il sostegno di: Ministero della Cultura, Regione Emilia-Romagna e Comune di Bologna.
Foto Katania Studio
