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Un modo per far divertire e riflettere grandi e piccini, prendendoli per mano, con il linguaggio, la magia del teatro e portandoli in una dimensione favolistica, in una favola dal linguaggio moderno, dove le diversità sono solo delle caratteristiche, delle peculiarità di ognuno di noi e che invece di dividere devono unire e meglio far comprendere gli altri ed il mondo Le associazioni “ContAnimare” ed “Un Futuro per l'Autismo Onlus” hanno presentato al teatro del Canovaccio di Catania, con il  patrocinio dall'assessorato alla Cultura del Comune di Catania e dell'Ordine degli Psicologi della Regione Sicilia, lo spettacolo "Cenerentolaut", fiaba per grandi accompagnati da piccoli di Olivia Spigarelli, tratta dalla nota "Cenerentola" di Charles Perrault. L’autrice e regista dello spettacolo, Olivia Spigarelli, nota attrice di teatro catanese, ha confezionato in circa 60’ una pièce leggera, divertente e dove attraverso il gioco del teatro e di una semplice storia di una giovane principessa, diversa dalle sorelle, si è affrontato un il tema della diversità, con particolare riferimento all'autismo che, ancora più di altre patologie, per la sua peculiarità pone la comunicazione al centro delle difficoltà relazionali con il mondo esterno, contribuendo non poco a favorire atteggiamenti di rifiuto e di emarginazione anche tra i piccoli. L’autrice e regista Olivia Spigarelli e l’associazione ContAnimare per combattere un dilagante clima di omologazione e pregiudizio, ha puntato sulla favola e sulla rappresentazione teatrale per parlare ai bambini di questi temi. Sulla scena un vecchio re con la regina Polpetta alle prese con le tre figlie, le principesse Vladimira, Costanza e Ginevra sempre pronte a criticare e ad isolare la sorella Cenerentola, definita “aut” per via dei suoi silenzi, delle sue reazioni, per i suoi comportamenti. Ad un certo punto il re, assistito dal fido Araldo Aldo, decide di organizzare una festa per trovare un marito per le figlie ed ecco presentarsi dei pretendenti tutti con diverse caratteristiche (principe Nasone, Gorgonzola, di Parkinson). Alla fine, tra giochi di prestigio, colpi di scena, risate, si troverà lo sposo, il compagno, anche per Cenerentola e tutto, con l’arrivo della buffa fata Smemoranda, si concluderà con il classico “..e vissero tutti felici e contenti”. Applausi per l’intero ed assortito cast, per l’autrice e regista e per il messaggio che lo spettacolo lascia passare, ovvero che in fondo tutti siamo diversi ed è proprio questa diversità che ci rende unici e speciali. Hanno divertito grandi e piccini, con le loro trovate ed interpretazioni Giuseppe Calaciura e Carmela Sanfilippo (il Re e la Regina Polpetta), Ester Anzalone, Marzia Longo ed Alessandra Barbagallo (le tre altezzose e capricciose principesse Vladimira, Costanza e Ginevra), Iridiana Petrone (il narratore Araldo Aldo), Plinio Milazzo, abile nei panni dei principi e della Fata Smemoranda.