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Il Centro culturale e teatrale Magma ha chiuso la stagione di prosa 2010-2011 proponendo nella Sala Magma di Catania la pièce “Il gioco del silenzio” di Marina Alessandra Intelisano, sociologa specializzata in "Psicodramma" a orientamento formativo-psicoeducativo e che ha lavorato alcuni anni al Dipartimento di Salute Mentale di Caltagirone. Attualmente è coordinatrice dell'Ufficio educazione e promozione alla salute del distretto sanitario CT1 della A.U.S.L. 3. Lo spettacolo, tratto dal libro omonimo, è diretto in modo scorrevole da Nicola Alberto Orofino e nell’atto unico di circa un’ora, accompagna lo spettatore, grazie al progetto scenico singolare di Federico Marchese in un'atmosfera rarefatta e gioiosa, nel mondo di Maura e di tanti altri matti, un mondo fatto di sofferenze, di diversità, di emarginazione. E’ la storia dell’autrice, delle esperienze che segnano, di una sociologa alle prese con i matti, quelli della legge 180, è il racconto quotidiano della loro follia e della loro vita. In un ambiente scenografico che raffigura un luogo chiuso, con appese al tetto tante camicie colorate, si svolge la rappresentazione che punta la sua attenzione, in modo leggero, serio e riflessivo, sulle parole, le difficoltà, la confusione mentale, la voglia di essere come gli altri di un mondo fatto di donne e uomini che, oltre a una mente, hanno anche un cuore come tutti noi, i cosiddetti “normali”. Protagonisti applauditi dello spettacolo, nei panni di Maura, della sociologia Marina, dei matti o dei medici, Stefania Micale, Tiziana Vaccaro ,Alberto Bonavia, Giuseppe Carbone, Enrico Di Grazia. Testo che punta la sua attenzione sulle storie esistenziali di persone che affrontano giorno dopo giorno la sofferenza mentale, il marchio che le emargina ed “Il gioco del silenzio” è un gioco di introspezione, un viaggio di conoscenza di se stessi attraverso gli altri e di conoscenza degli altri attraverso se stessi, è l'incontro di più mondi, è il terreno di emancipazione reciproca, di evoluzione. E' il luogo del silenzio, o meglio il luogo dove si svolge il gioco del silenzio, è il gioco della conoscenza della realtà, per guardarla in faccia, diritta negli occhi e... vederla oltre se stessa con la possibilità di assumerla con tutta la sua drammaticità, ma allo stesso tempo di lasciarla andare nel fiume dell'esistenza di noi tutti.