Come nostro omaggio alle vittime del naufragio di Lampedusa, riproponiamo la presentazione di questo testo recensito due anni fa, poichè riteniamo importante leggere o rileggere testi che trattino argomenti attinenti alla terribile attualità di questi giorni.
Editoria e Spettacolo pubblica per la collana “Percorsi”, questa intensa drammaturgia di Marco Martinelli che ha esordito nel luglio dello scorso anno al Teatro Rasi di Ravenna nell'ambito del “Ravenna Festival”. Il volume, che in copertina ha una bella foto di scena, è corredato dalla prefazione di Massimo Marino, dall'intervento di Enzo e Lorenzo Mancuso, la cui musica accompagna ed integra la messa in scena, e dagli approfondimenti critici di Maria Dolores Pesce e Walter Porcedda. Più che un copione, il testo è un vero e proprio percorso di manipolazione della parola letteraria, denudata nel suo tendere inarristabile verso la messa in scena e che mostra, anche a chi non ha ancora avuto la ventura di assistere allo spettacolo, la sua intima forza scenica. Una predisposizione, cioè, ad essere detta che la scrittura di Martinelli incorpora, insieme svelandola e nascondendola in sé. Ma soprattutto è drammaturgia dalla potente capacità disvelatoria e dalla straordinaria attualità, che rivela i percorsi di verità che si nascondono dietro le trascrizioni giornalistiche dei viaggi o delle tragedie cosiddette della speranza, verso una libertà illusoria, percorsi di verità che sono la materia intima dei personaggi narrati, di quelle esistenze cioè che si incagliano e si disperdono nel tentativo di traversare il nostro piccolo mare per fuggire a miseria, guerre e disperazione. Ed infine rivelano l'ipocrisia che nasconde e dietro a ciò si nasconde. Testo potente dunque dal punto di vista letterario, scenico e anche politico che, soprattutto oggi, non dovremmo mancare di conoscere.
Rumore di acque
di Marco Martinelli
Editoria e Spettacolo 2011
Pagg. 82 € 10,00
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