La drammaturgia

La decapitazione di Marco Gualco di Riccardo Cacace

Cosa siamo disposti a negoziare della nostra morale quando è in ballo la vita? Marco Gualco ben poco, ché investito dal corso degli eventi fa di tutto per diventarne il fautore ma non per salvare se stesso bensì il suo orgoglio. LA DECAPITAZIONE è un

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Il libro

Culture teatrali 31/32 a cura di M.De Marinis e S.Mei

Questa edizione della rivista “CultureTeatrali”, uscita per le “Edizioni di Pagina” di Bari, è doppia non solo e non tanto perché si riferisce a due annualità della rivista (2022 e 2023) ma anche e soprattutto in quanto sostanzialmente binaria, suddivisa

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La libreria virtuale

Consulta il nostro archivio on line di testi teatrali: quasi duemila opere di centinaia di autori contemporanei. Leggi liberamente tutti i copioni che desideri, fai una ricerca per autore, titolo, numero di personaggi, genere, durata a seconda delle tue esigenze. Leggi le sinossi e il testo completo, contatta l'autore.

Drammaturgia contemporanea in scena

  • Uno spettacolo italiano

    L’affermarsi, non solo in Italia, delle destre sta abbattendo la leggendaria egemonia culturale della sinistra e, vista la situazione, anche gli artisti del teatro devono adeguarsi e reinventarsi se vogliono continuare a lavorare nel settore… Questa

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  • Se non posso ballare... non è la mia rivoluzione

    Tutto è cominciato con “Il catalogo delle donne valorose” di Serena Dandini – notevole e di grande impatto- , da cui Lella Costa – che ne è anche la protagonista – insieme a Gabriele Scotti hanno tratto questa scrittura scenica originale. E’ in scena fino al

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  • Me dea

    Un atto unico difficile, carezzevole, aspro ed indagatore del calvario di una donna travolta dall’amore e da un misterioso destino. Il Teatro del Canovaccio di Catania, lo scorso 15 e 16 marzo, ha ospitato l’intensa e passionale pièce “ME DEA - Medea

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  • Sogno di un valzer

    Emozioni, suggestioni, comicità surreale e dramma compongono e ben si amalgamano nell’adattamento di “Sogno di un valzer” di Vitaliano Brancati, realizzato da Cinzia Maccagnano e Marta Cirello e proposto alla Sala Futura di Catania, per la

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  • The interrogation

    Il Teatro di Milo Rau, il famoso drammaturgo e regista svizzero di formazione tutt'altro che teatrale avendo le sue radici nella passione per la sociologia, la filologia e un giornalismo intimamente (e non è una contraddizione) d'inchiesta, ci interroga, e lo

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  • Too late

    Nonostante abbia dichiarato di essersi ispirato per “Casa di Bambola” ad un episodio di cronaca del suo tempo e nonostante la sua, di Ibsen intendo ovviamente, altrettanto dichiarata volontà di rappresentare nei suoi drammi l'umana Società, Nora

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  • Toccando il vuoto

    Nell’aprile 1985 due alpinisti esperti, Joe Simpson e Simon Yates, durante un’ardua scalata sulle Ande peruviane, furono protagonisti di un incidente che, per un certo periodo, fu catalogato quale tragedia a metà e, successivamente, come una

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  • L'isola del tesoro

    Tradizionalmente il cosiddetto “Teatro di Figura” ed in specie quello dei Burattini e delle Marionette è uno dei 'medium' più efficaci non solo per trasmettere emozioni ma soprattutto per suscitare emozioni 'dirette' nello spettatore, quasi che quegli

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Articoli e interviste

  • La Compagnia dei giovani in mostra a Genova

    Considerato l'impatto che tuttora conserva sul teatro italiano contemporaneo, si può dire che questa 'Ditta', che con varie combinazione tutte incentrate su un suo nucleo fondativo, da De Lullo a Romolo Valli, da Elsa Albani a Rossella Falk, volta a

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  • Intervista a Giulia Pietrozzini

    Giulia, con il testo “Un Caso da Manuale”, che nell'ambito del “Festival dell'Eccellenza al femminile” di Genova 2024 ha vinto il Premio Ipazia alla Nuova Drammaturgia, utilizzi il 'paradosso' drammaturgico del ribaltamento dei ruoli per dimostrare la

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  • Intervista a Maximilian Nisi

    Nato a Faenza nel 1970 e torinese d’adozione, Maximilian Nisi è attore brillante e rigoroso, oltre che regista intuitivo ed elegante. Definito come uno tra gli interpreti più interessanti e rappresentativi della sua generazione si è diplomato nel 1993

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  • La psicanalisi di Zeno

    Inizia e finisce a sipario chiuso, sul quale viene proiettato un grande occhio, quello di un analista, del dottor S., di Sigmund Freud. Un occhio indagatore che scruta e indaga l’anima non solo di Zeno Cosini, ma anche degli spettatori. Ci riferiamo

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L'Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” Centro Romano di Studi sull’Ebraismo (CeRSE), Dipartimento Storia, Patrimonio culturale,

Formazione e Società (Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”), ECAD (Ebraismo Culture Arti Drammatiche) indicono la VI edizione del premio “Teatro, Musica e Shoah”, con due concorsi separati, per un testo teatrale e per una partitura musicale che abbiano come tema o come implicito riferimento, nel passato o nel presente, la Shoah e la sua memoria.

Art. 2 – Il Premio ha cadenza biennale.

Art. 3 – I testi teatrali concorrenti al premio “Teatro, Musica e Shoah” dovranno avere come limite massimo
30 cartelle. Le partiture musicali potranno essere senza limitazioni di genere e di lunghezza.

Art. 4 - Sezione drammaturgia requisiti di partecipazione al premio:
a) potranno partecipare solo opere in lingua italiana o tradotte in italiano;
b) non saranno ammessi al concorso lavori già rappresentati, trasmessi per Radio o TV, pubblicati o che abbiano conseguito premi in altri concorsi.

Art. 5 - Sezione musica requisiti di partecipazione al premio:
a) potranno partecipare lavori editi o inediti;
b) si richiede la partitura.

Art. 6 - Al testo teatrale vincitore sarà assegnato un premio di € 1.500. Al lavoro musicale vincitore sarà assegnato un premio di € 1.500, eventualmente da destinare in parte o totalmente all’esecuzione della partitura nell’ambito della stagione dell’Orchestra Roma Sinfonietta.

Art. 7 - Il testo teatrale sarà pubblicato da Edizioni Progetto Cultura. Eventualmente si potrà prendere in considerazione la stampa di un unico libro con cd congiunto del lavoro musicale premiato.

Art. 8 - Domanda di partecipazione e documenti richiesti Sezione Drammaturgia
a) I testi, in 3 copie dattiloscritte più una copia in Cd (formato Word) dovranno pervenire al seguente indirizzo:
CeRSE “Teatro, Musica e Shoah”, Dipartimento Storia, Patrimonio culturale, Formazione e Società, Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, via Columbia, 1-00133 Roma, entro e non oltre il 30 ottobre 2017.
Il nome, l’indirizzo (anche di posta elettronica) e il recapito telefonico del concorrente dovranno essere
scritti su ogni copia.
Una copia inoltre dovrà essere inviata al seguente indirizzo di posta elettronica: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
b) L’autore dovrà accludere una dichiarazione scritta attestante che il testo corrisponde alle condizioni dell’art. 1, e una espressa autorizzazione al trattamento dei dati personali. La segreteria del Premio esclude ogni responsabilità per eventuali smarrimenti o disguidi. Le copie inviate non saranno restituite.

Sezione Musica
a) Per iscrivere la propria opera musicale: inviare una mail agli indirizzi di posta elettronica Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. e Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., indicando le generalità dell’autore, contatti telefonici e indirizzo e-mail, titolo del lavoro, durata e anno di composizione e/o pubblicazione; contestualmente spedire 3 copie della partitura al seguente indirizzo:
CeRSE “Teatro, Musica e Shoah”, Dipartimento Storia, Patrimonio culturale, Formazione e Società, Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, via Columbia, 1-00133 Roma, entro e non oltre il 30 ottobre 2017.
Il nome, l’indirizzo (anche di posta elettronica) e il recapito telefonico del concorrente dovranno essere
scritti su ogni copia.

Art. 9 - Modalità di selezione
a) I testi teatrali o i lavori musicali saranno selezionati da una Giuria nominata congiuntamente dal CeRSE e da ECAD, la cui composizione sarà comunicata entro il mese di giugno 2017 sul sito del Cerse (cerse.uniroma.it) e su quello di ECAD (www.ecad.name).
c) Se un testo teatrale o un lavoro musicale concorrente verrà nel frattempo premiato in altro concorso, sarà
escluso dal premio “Teatro, Musica e Shoah”.
d) Se la Giuria del Premio ritenesse, a suo insindacabile giudizio, che nessuno dei testi o dei lavori musicali pervenuti sia meritevole del primo premio questo non verrà assegnato.

Art. 10 - Nel caso in cui il testo o il lavoro musicale sia rappresentato, trasmesso per Radio o TV è fatto obbligo, sul materiale pubblicitario o nelle rappresentazioni, indicare il riferimento al  premio  “Teatro, Musica e Shoah”.

Art. 11 - I partecipanti al premio “Teatro, Musica e Shoah” si impegnano ad accettare integralmente il giudizio della Giuria.

Art. 12 - L’associazione ECAD si riserva la possibilità di allestire l’opera teatrale vincitrice.

Art. 13 - La premiazione dei vincitori avverrà a Roma presso l’Università di Roma “Tor Vergata” o in altro luogo, in occasione della Giorno della Memoria del 2017. La presenza dei vincitori è condizione per la consegna dei premi.

Art.  14  - Con  la loro  partecipazione al premio, i concorrenti  accettano  e s’impegnano  a  rispettare le
condizioni del presente regolamento.

Per informazioni:
CeRSE Dipartimento di Storia, Patrimonio culturale, Formazione e Società
Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” sito web: cerse.uniroma.it
via Columbia, 1 00133 Roma tel. +39 0672595211 - e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. e ECAD www.ecad.name e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

Drammaturghi

  • Su di me di Giuseppe Manfridi

    14 novembre 2023. Una data che vale la pena di annotare. Non ho mai scritto di me prima d’ora per raccontarmi. Per commentarmi sì, è di certo accaduto, ma non per raccontarmi. Possibile? Più ci penso e più debbo confermarmi nella

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  • La composizione drammatica di Giuseppe Liotta

    A che punto sono arrivato, oggi 16 settembre 2022, nel mio lavoro di “drammaturgo”? In questo momento devo decidere se iniziare a scrivere un nuovo testo partendo da due eroi dell’Iliade la cui relazione mi inquieta già da un anno e non vede l’ora

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  • Speranza, rimozione e memoria di Franca De Angelis

    Si è sempre grati a chi ci chiede di fermarci qualche attimo a pensare a ciò che si fa, al perché lo si fa. Ringrazio quindi di cuore Marcello Isidori che mi ha chiesto questa breve autopresentazione; per quanto sappia di non avere una scrittura

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  • Più o meno, è andata così di Francesca Garolla

    La mia biografia, come tutte le biografie, sottolinea i successi ed elude del tutto ciò di cui non ho chiarezza. Quale è stato il momento esatto in cui ho fatto incontrare scrittura e teatro? Non lo so, e forse è per questo che non riesco a dirmi

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Osservatorio teatro di Giorgio Taffon

  • In cerca di teatro a Roma?

    Ritengo che rientri appieno nello spirito di questa rubrica rifarsi a quanto recentemente il regista Elio De Capitani, del milanese Teatro dell’Elfo, ha detto all’intervistatrice Federica Manzitti, sul <<Corriere della Sera>> di sabato 8 marzo:

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  • Osservare il teatro: lo sguardo critico oggi

    Le annotazioni che seguono prendono spunto da un articolo del “Corriere della Sera” di questi giorni a firma di Aldo Grasso, L’insostenibile insofferenza nei confronti dei critici. Tale articolo è a sua volta una recensione al volume di Daniel Mendelsohn,

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Drammaturgie del Teatro di figure di Alfonso Cipolla

  • Perché nasce un nuovo burattino? di Walter Broggini

    Una delle caratteristiche più vitali dei burattini italiani è la loro capacità di rigenerarsi continuamente e di rifondersi in nuovi personaggi. È una prerogativa strategica che ha radici antiche: ogni burattinaio deve potersi specchiare in un proprio

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  • Dizionarietto del teatro di figura di Gigio Brunello

    Gigio Brunello più che un burattinaio è un cult, anzi una fede. Chi lo scopre non può più farne a meno: lo segue, lo rinsegue, cerca di non perdere nessuna delle sue creazioni sapendo che sarà, più che sorpreso, calamitato da quel suo modo di

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Racconti e favole teatrali di Giorgio Taffon

  • Storie di una strana famiglia d’artisti 10

    Cari amici lettori, incrociando Shakespeare e Dante, nel concludere questi miei racconti, vi dirò di un fazzoletto “galeotto” che mi spinse inevitabilmente a sciogliere ogni nodo con la famiglia di Pietro ed Elena De Meis.

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  • Storie di una strana famiglia d’artisti 9

    Vengo convocato per la famosa cenetta dove i genitori di Elena avrebbero svelato i loro codici comunicativi in forma di simboli musicali. Arrivo con un mazzo di tulipani molto ben preparato, con nastrini iridescenti multicolori, sapendo da sempre che

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