Torino Mad Pride è la neonata iniziativa di un gruppo di cittadini del capoluogo piemontese per favorire l’avvicinamento tra il mondo delle persone “normali” e quello degli utenti psichiatrici, nel tentativo di estirpare i pregiudizi esistenti circa la pazzia e coloro che ne sono affetti. Il confine tra ciò che è “sano” e ciò che è “matto”, pur essendo in realtà molto labile, frequentemente si complica e si irrigidisce, diventando
un muro invalicabile, proprio a causa della percezione culturale della pazzia. In effetti nonostante la dose, più o meno grande, di malessere con cui ciascuno di noi convive, “il pazzo è sempre l’Altro” e talora il chiedere aiuto si confonde con la paura di denunciare socialmente una diversità spesso ancora considerata vergognosa e perciò vissuta negativamente. Torino Mad Pride “si batte per la difesa dei diritti del matto”, perché questi sia consapevole di esserne portatore in quanto tale, e perché l’approccio al disagio psichico non sia così solo farmacologico ma anche – e soprattutto – umano.
Le iniziative del gruppo sono varie: oltre a un giornale itinerante tra le Asl torinesi – La Sveglia, “se lo leggi lo scrivi” – dedicato alla condivisione di riflessioni, idee e progetti tra gli utenti, e a un piano di inserimento professionale degli stessi, “matti a cottimo”, il gruppo Torino Mad Pride sta organizzando rassegne teatrali, musicali e di arte figurativa per l’incontro artistico delle diverse realtà mentali. Proprio per offrire a chi è portatore di sofferenza psichica la possibilità di essere coinvolti in serate che non si svolgano solo nelle strutture create per loro, Torino Mad Pride Teatro contamina gli ambienti sociali: le compagnie che abbiano tra i loro membri persone colpite dal disagio psichico, o che rientrino nella categoria del “teatro civile”, si esibiscono in locali o in teatri del circuito consueto; quelle composte da attori “normali” – i cui spettacoli tocchino, secondo svariate prospettive, il tema della follia – allestiscono le loro performance in associazioni o Asl. Il simbolo che accompagna ogni manifestazione è una girandola colorata, i cui molteplici significati sono liberamente interpretabili in base al sentire di ognuno. L’ingresso agli spettacoli è a offerta libera e il ricavato è equamente diviso tra le compagnie in questione e il gruppo Torino Mad Pride che, oltre alla copertura delle spese, lo impiega per creare un fondo di autosostentamento, così da permettergli di proseguire con massima autonomia e libertà di movimento la sua attività produttiva. Ben cosciente delle difficoltà di un’effettiva rivoluzione della percezione dell’utente psichiatrico nella società, quel che concretamente Torino Mad Pride mira a creare è una rete di scambio tra esseri umani, nella quale anche il “matto” possa esprimere e veder accolta la propria individualità senza vergogna.
Un confine permeabile
- Scritto da Maria Rossa
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