Face à face 2010
di Jean Marie Besset, David Lescot, Wajdi Mouawad, Pierre Notte
Titivillus 2010
pagg. 305 € 18,00
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La nuova drammaturgia francese trova ormai da quattro anni la possibilità di farsi conoscere qui da noi grazie alla rassegna annuale "Face à Face parole di Francia per scene d'Italia". Un'iniziativa da cui le nostre istituzioni dovrebbero prendere l'esempio per proporre qualcosa dei nostri nuovi drammaturghi oltremanica. Al di là delle personali riflessioni è sempre molto interessante ed istruttivo leggere antologie di testi inediti che hanno l'obiettivo di presentare una panoramica, seppur limitata, della più recente e rappresentativa produzione drammaturgica di un paese. Dalla raccolta di questi cinque lavori, che costituiscono una piccola parte delle opere in scena o in lettura nell'edizione 2010 del festival, emerge sicuramente una volontà di rappresentare le tematiche e i problemi della contemporaneità, filtrata da uno spessore metaforico e simbolico proprio della drammaturgia di qualità. Non si può parlare infatti di testi naturalistici, seppure la maggioranza di essi abbiano un impianto fondamentalmente realistico. La ricchezza dei rimandi evocativi ed ellittici è segno di una tendenza all'astrazione pur rimanendo, come detto, su temi estremamente concreti. Comune a tutti i lavori è poi il frequente ricorso alla forma narrativa e monologica che soppianta decisamente quella dialogica e agìta. Così come è comune denominatore la strutturazione per scene brevi, cinematografiche e titolate come "puntate" di un unico programma. Personaggi comunque forti, profondi, archetipici ma anche molto verosimili ed attuali, delle vere e proprie dramatis personae nel senso tradizionale del termine. Una buona raccolta a cui varrebbe la pena affiancare, senza sfigurare, qualche antologia della nuova drammaturgia "nostrana".