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Due testi in bilico tra comicità e dramma. In "Innocenza" il dramma irrompe nella forma dello sgradevole, attraverso i monologhi di quattro personaggi che violano le leggi del codice morale e penale con candore, convinti fino in fondo della validità delle loro pessime ragioni. E sgradevoli sono anche i protagonisti di "Per soli uomini", col loro uso sfrenato del turpiloquio, dell’osceno, di un linguaggio pornografico che ha tutte le tinte dell’aggressività ma viene declinato nei modi e nei tempi tipici della commedia.
(Presentazione della Casa Editrice)

«Innocenza e Per soli uomini risalgono alla fine degli anni ’90, e rappresentano un punto di passaggio tra i testi comici che avevo scritto fino ad allora e quelli più chiaramente drammatici che avrei scritto in seguito. Sono degli ibridi, insomma, di quelle cose che possono piacere un sacco o per niente tipo la cucina agrodolce o i transessuali, scegliete voi l’esempio che preferite. Comunque sia, in quel momento di transizione quel che cercavo di fare era introdurre nella commedia quel po’ di dramma sufficiente per potermi dare arie da autore “serio”».
(Massimo Sgorbani)

Due pezzi quasi comici
di Massimo Sgorbani
Editoria & Spettacolo 2010
pagg. 122 € 10,00
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