La storia di uno spettacolo diventa un vero e proprio elogio della follia. Il più bel significato di questo volume è proprio questo: chi fa teatro (oggi più che mai) non può che essere folle. Al di là della battuta, peraltro poco divertente, la vicenda vissuta e raccontata dal grande Giuliano Scabia ricorda alle nostre menti troppo ammalate di raziocinio e intellettualismi, che l'artista deve essere più istinto e meno logica. Insomma: un po' di sana follia è davvero necessaria. La lunga storia di questo spettacolo è articolata ed affascinante. Non si è trattato di un progetto nato da un giorno all'altro ma di un intrecciarsi di situazioni e coincidenze lungo un arco di quasi quarant'anni a partire dalla creazione del cavallo azzurro per azioni su schemi vuoti nati dall'incontro tra Scabia e il pittore Vittorio Basaglia, voluto da Franco Basaglia, nel manicomio di Trieste, nel biennio 72-73. Il volume riporta in forma ora poetica ora narrativa le ulteriori tappe che hanno portato allo spettacolo, in tourneè da due anni. Basato sul testo radiofonico di Gianni Fenzi con inserti dello stesso Scabia, di Alda Merini, di Umberto Saba e altri, il lavoro vede come protagonisti dei veri "matti", quelli dell'Accademia della follia guidata da Claudio Misculin, di cui la pubblicazione riporta il lungo monologo-documento autobiografico "Io sono tu che mi fai". Il volume è arricchito dalla prefazione di Federico Tiezzi, dalle testimonianze di Gianni Fenzi e di Peppe Dell'Acqua, dalla galleria di foto e dal testo integrale (con note di scena) dello spettacolo. Chiude il libro la teatrografia dell'Accademia della Follia curata da Cinzia Quintiliani.
La luce di dentro Viva Franco Basaglia
a cura di Giuliano Scabia
Titivillus 2010
pagg. 145 € 16,00
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