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E’ una comicità a tratti amara, che sconfina nel grottesco e che nei contenuti, dietro le risate, nasconde l’inquietudine, la solitudine intellettuale e l’incomunicabilità dei nostri giorni. E’ quella che si riscontra nello spettacolo in due atti “Tu musica assassina” del drammaturgo napoletano Manlio Santanelli proposto al Teatro Brancati di Catania, per la stagione di prosa 2011-2012, dalla compagnia delle Isole, per la regia di Angelo Tosto. L’interrogativo che pone la pièce è uno: può la passione per la musica, che sconfina quasi nel patologico, portare due persone perbene, oneste, colte, a rischiare di commettere un duplice omicidio?  Sulla scenografia di Salvo Tropea, che disegna un elegante appartamento dove aleggia, alle spalle di un monumentale impianto stereofonico, una gigantografia di Beethoven, si muovono i protagonisti della bizzarra vicenda, ovvero due coniugi benestanti di mezza età, Eufemio Tiberi, vice direttore di banca e Ada Tiberi, insegnante, che hanno una passione irrefrenabile, paranoica, verso la musica, ma per loro il giovedì è un giorno funesto, infatti non avendo la tessera a numero chiuso del circolo Amici della Musica, sono esclusi dall'appuntamento da loro tanto desiderato. Finiscono, quindi, per passare le loro serate sperando nella morte di qualche socio in modo che possano subentrare loro, ascoltando allo stereo i loro adorati musicisti e le loro sinfonie, mentre i vicini del piano di sopra, la giovane coppia, con un bambino, formata da Eufemia e Aldo, un cassiere di banca (un sottoposto di Tiberi) e la buffa consorte, hanno avuto in eredità l’agognata tessera, sono quindi degli eletti ed il giovedì si recano al concerto, ma più per chiacchierare, per sfoggiare l’abito da cerimonia, che per vero amore per la musica.  Nel quadro bizzarro della vicenda estremamente godibile la presenza del dottor Donati che si reca spesso a casa Tiberi per visitare il padrone di casa, fornendo così qualche notizia sulle condizioni di salute degli abbonati del circolo Amici della Musica. Obiettivo dei diabolici coniugi Tiberi è quello di entrare in possesso delle tessere del circolo, costi quel che costi ed a farne le spese, dopo una cena in quattro, dovrebbero essere proprio i giovani vicini del piano di sopra, tanto grezzi, superficiali, insensibili d'orecchio e banali sotto ogni aspetto. Solo che… non è facile, dall’oggi al domani, trasformarsi in killer.  Il testo di Manlio Santanelli, da noi segnalato qualche anno fa, propone con acuta intelligenza una vicenda che si aggancia con molta ironia e situazioni comiche, al quotidiano con dei personaggi pensati con estrema arguzia.  Abile e scorrevole la regia di Angelo Tosto che, nei due atti, con i costumi colorati di Annamaria Patti, costruisce una pièce che verte più sul comico-grottesco che sul drammatico, supportato dalla simpatia e dalla capacità, nella recitazione e nei movimenti, degli interpreti, tutti all’altezza della situazione e che contribuiscono al successo finale dello spettacolo.  In scena un rigoroso e brillante Filippo Brazzaventre veste i panni dell’esaurito, per colpa della musica, bancario Eufemio, la disinvolta Ileana Rigano è la moglie Alda, mentre nei panni dei buffi vicini del piano di sopra troviamo Giovanni Santangelo e Valentina Ferrante (Aldo ed Eufemia) ed il venale dottor Donati è reso con simpatia da Camillo Mascolino. Spettacolo ben costruito, interpretato e diretto, che alla fine riscuote gli applausi ed i consensi dello spettatore.

"Tu musica assassina"
di Manlio Santanelli
Produzione Compagnia delle Isole - Catania
Scene di Salvo Tropea
Costumi di Annamaria Patti
Regia di Angelo Tosto
Con Filippo Brazzaventre, Ileana Rigano, Camillo Mascolino, Giovanni Santangelo e Valentina Ferrante
Teatro Vitaliano Brancati di Catania
In replica fino all’1 aprile 2012