Un monologo intenso, un atto unico che fa conoscere meglio, che fa entrare nei pensieri, nel difficile e volitivo percorso esistenziale di Nilde Iotti, indimenticata donna italiana che difese con grande coraggio e determinazione il valore delle proprie scelte, soprattutto quella, considerata scomoda dall'Italia bigotta del dopoguerra, della relazione con un uomo regolarmente sposato, l'allora leader del PCI Palmiro Togliatti.
Lo spettacolo in questione, prodotto dal Teatro Stabile di Catania ed in scena all’Ambasciatori fino al 27 maggio, è “Leonilde. Storia eccezionale di una donna normale” dall’omonimo testo, edito da Bompiani, di Sergio Claudio Perroni, messo in scena nel 2011 in anteprima al Festival di Spoleto, nell'ambito di alcune iniziative legate alla celebrazione dei 150 anni dell’Unità d’Italia. La pièce, in circa 40’, con la accorta e misurata regia di Roberto Andò, sulle scene e costumi di Giovanni Carluccio, le musiche di Marco Betta e luci di Franco Buzzanca, ripercorre, attraverso la biografia di una delle più autorevoli esponenti di quella generazione di grandi italiani, le tappe cruciali della storia del Novecento, dal fascismo alla Seconda Guerra Mondiale, dalla Resistenza alla nascita della Repubblica, dalla Costituzione alla conquista dei diritti delle donne e lo fa attraverso la vita di Nilde Iotti, la sua formazione, gli orientamenti politici, l’amore, la passione per la politica, l’attaccamento ai diritti sacrosanti delle donne. Sulla scena ad incarnare la Iotti, con una recitazione vissuta, quasi sofferente, è Michela Cescon che veste ottimamente i panni, le passioni, il rigore morale di una moderna eroina, simbolo dell'emancipazione femminile. Classe 1920, eletta parlamentare a 26 anni, Nilde Iotti fece parte della Commissione dei 75 da cui nacque la Costituzione e fu la prima donna a ricoprire la carica di Presidente della Camera dei deputati. E la Cescon, che alla fine del monologo canta a bassa voce la nota “Bella ciao”, in scena ripercorre la sua formazione, i rapporti con i suoi genitori perseguitati dai fascisti, la sua povertà, i sacrifici per studiare, la tenacia nel difendere le sue idee. le sue vittorie politiche, il suo amore per Togliatti. L’atto unico scorre tra rumori di passi, la voce sussurrata della Cescon-Iotti, su una scenografia buia, con tanti cappelli sul palco, una sedia, il cappotto del padre spesso rigirato in evidenza, tanti oggetti che fanno parte della sua vita e sullo sfondo, in trasparenza, tante sedie appese ad un filo, le sedie di Montecitorio. E tra squarci intimistici, sentimenti forti e di acuta satira, lo spettacolo attraverso la biografia di Perroni e la magistrale interpretazione di Michela Cescon, regala al pubblico il ritratto umano, normale, ma allo stesso tempo autorevole, eccezionale di una figura politica di grande caratura che fatica oggi a trovare eredi. Ed alla fine gli applausi convinti del pubblico presente i sala, premiano il corposo monologo e la convincente interprete.
“Leonilde. Storia eccezionale di una donna normale”
di Sergio Claudio Perroni
tratto dall'omonimo testo edito da Bompiani
con Michela Cescon
regia Roberto Andò
scene e costumi Giovanni Carluccio
musiche Marco Betta
luci Franco Buzzanca
Foto di Lia Pasqualino
Produzione Teatro Stabile di Catania
Teatro Ambasciatori di Catania -15 - 27 maggio 2012
Leonilde. Storia eccezionale di una donna normale
- Scritto da Maurizio Sesto Giordano
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