Una immersione teatral-musicale nella tradizione storica, sacra e spirituale di una città e soprattutto di una martire. Una rappresentazione di impatto e di estrema suggestione, quella di “Agata, tra cielo e terra” di Ezio Donato proposta dal Teatro Stabile di Catania, nell’ambito della rassegna “Teatro Aperto”, nel ricordo dell’attrice catanese Mariella Lo Giudice, scomparsa lo scorso anno, in uno scenario incantato
ed incantevole come il Teatro Greco Romano. Lo spettacolo si sviluppa per circa 60’, tra memorie e “cunti” antichi, musiche popolari e testi poetici, adattati per la recitazione e il canto in base ad un progetto curato dall’attrice Valeria Contadino, Mariangela Vacanti e dal cantautore Mario Incudine. Il progetto drammaturgico affronta, in uno scenario irto di ostacoli, di tentazioni, come quelli incontrati e superati dalla giovane Agata, la vita, ma soprattutto il martirio, la fede, della Santa Patrona di Catania, Agata, impersonata con padronanza, vitalità, gioia e consapevolezza della sua fede da una convincente Valeria Contadino che indossa un costume rosso, creazione della stilista Marella Ferrera. L’innamorato e mai domo Governatore Quinziano, il saggio padre di Agata, la tentatrice ed umana Afrodisia e soprattutto la giovane e coraggiosa Agata, convinta delle proprie idee, della propria fede, donna libera dalla schiavitù dell’uomo - tiranno, ieri come oggi, rivivono nella cavea del Teatro Antico di Catania. Nella pièce si immagina anche l’incontro nell’aldilà, dopo la morte, nella dimensione spirituale, tra la Martire e Quinziano, con Agata che gli rinfaccia non l'amore, ma i mezzi usati per conquistarla, l'inganno, la menzogna, le minacce. Intenso e sofferto il Quinziano di Miko Magistro, di grande umanità il padre di Agata reso da Ezio Donato, sensuale e consapevole dei suoi errori l’Afrodisia di Vitalba Andrea. A dare concretezza e completezza al progetto drammaturgico, diretto e pensato da Ezio Donato, le musiche del bravissimo compositore siciliano Mario Incudine supportato dal suo gruppo, composto da artisti che da anni lavorano con lui come Mariangela Vacanti (voce), Antonio Vasta (organetto, fisarmonica e pianoforte), Antonio Putzu (fiati etnici) e Francesca Incudine (percussioni, tamburi a cornice e voce). Spettacolo legato alle tradizioni musicali e religiose di Catania, che convince, suggestiona il pubblico, che alla fine tributa i meritati applausi al progetto ed agli interpreti.
Agata, tra cielo e terra
- Scritto da Maurizio Sesto Giordano
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