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In quarta di copertina leggo che Roberto Cardia, laurato in lettere, classe 1963, è un appassionato di teatro e che questa è la sua prima pièce. Nota illuminante poichè "Da qualche parte" appare essere proprio il frutto ed il sunto di chi ha per anni ammirato e studiato il teatro senza fare di esso il proprio mestiere. Leggendo il testo mi è infatti sembrato che l'autore non abbia voluto tanto drammatizzare una storia, o meglio, le storie dei personaggi, quanto creare una celebrazione del suo amore per il teatro e per la letteratura in generale. Questa celebrazione alterna momenti molto diversi tra loro, rinunciando ad un'unità d'azione, alternando flussi di coscienza/confessioni monologanti sospesi in un altrove metateatrale, a dialoghi che hanno un gusto più naturalistico. Personaggi/attori, personaggi/personae e personaggi/personaggi si avvicendano in scena, ora interagendo ora completamente isolati dagli altri. Un linguaggio letterario lascia talvolta il posto ad uno più concreto e parlato. La varietà e l'eterogeneità del piccolo mondo creato da Cardia è dunque la caratteristica che salta più agli occhi nella lettura. Il volume è aperto dalla prefazione di Anna Piletti e chiuso da una lettera all'autore di Francesco Colella.

Da qualche parte
di Roberto Cardia
Della Costa 2012
Pagg. 86 € 10,00
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