È un adattamento del romanzo “Ventiquattr’ore di una donna sensibile” di Constance de Salme, lo spettacolo scritto e diretto da Daniele Valmaggi e Giuseppe Bevilacqua andato in scena dal 14 al 19 novembre al Teatro Keiros di Roma. Interpretato da Marta Bifano, nella parte della protagonista, il monologo affronta il tema della gelosia e dei tormenti che essa induce. Data la natura epistolare del libro, la messa in scena privilegia i momenti della scrittura e delle riflessioni ad alta voce, ritraendo il personaggio nella sua evoluzione dai pensieri e sospiri d’amore ai sospetti e allo struggimento della gelosia. Marta Bifano dà corpo a questa progressiva perdita di sé della donna, attraversando stati d’animo estremi, con una gestualità molto marcata. In una scena decisamente ricca di oggetti, l’attrice si muove tra lo scrittoio e il divano, sempre ribadendo la centralità della dimensione della scrittura. Unico conforto del dolore e del tormento amoroso è lo spazio intimo delle lettere che la donna scrive all’innamorato e che lo spettatore segue parola per parola, grazie anche ad una vicinanza che consente di osservare le espressioni più minute e gli oggetti meno importanti. La struttura del Teatro Keiros è infatti tale da creare una condizione di intimità con gli attori che si esibiscono. Condizione su cui lo stesso Teatro insiste, mentre si propone come «camera d’artista dove il pubblico può accedere per condividere a stretto contatto con il performer la temperie creativa realizzata qui ed ora». Teatro giovane (nato nell’ottobre 2009), con una nutrita programmazione teatrale e un’intensa stagione concertistica, il Keiros si presta a portare in scena drammaturgie di parola, basate su testi forti. La prossimità tra platea e palco agevola infatti la sinergia tra gli spazi, contribuendo ad amplificare gli effetti.
Un romanzo al Teatro Keiros
- Scritto da Valeria Merola
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