La consegna del Premio Rete Critica 2012 a Daniele Timpano, per il suo lavoro ALDO MORTO, nel contesto della kermesse dei Premi Ubu che si celebrano in questi giorni, fa tornare di attualità la discussione sul fenomeno della scrittura e dell’informazione online intorno all’arte teatrale. Pertanto, a oltre un mese dal LABORATORIO OLIMPICO - RETE CRITICA 2012, svoltosi all’Odeo del Teatro Olimpico di Vicenza
il 27 e 28 ottobre scorsi, si è pensato di provare a raccogliere un primo manipolo di riflessioni sedimentatesi nel mentre in taluni addetti e operatori presenti a quelle giornate di incontro, dibattito e attività integrative. Si è voluto, cioè, sondare quali punti di vista e considerazioni si sono decantati ed elaborati nella loro mente e animo a un minimo di distanza temporale, tentando dunque d’intercettare un fascio di sguardi colti a osservare l’oggetto in questione più da lontano, da fuori, al fine di metterlo maggiormente a fuoco o di scoprirne dettagli che, vissuti invece dappresso, possono essere sfuggiti per una mancanza di calibrata prospettiva dovuta a troppa vicinanza. Inoltre, si è pure trattato di cogliere subito l’auspicio pubblicato da Oliviero Ponte di Pino sulla sua webzine “ateatro”, in cui si postulava la necessità di produrre dei dossier tematici idonei a fare, appunto, rete o a favorire interscambi di idee e opzioni operative fra i diversi soggetti che si occupano in maniera specialistica di Teatro e Spettacolo sul web.
Il Dossier che qui si presenta, perciò, è anche un’iniziale – ancorché semplice – risposta a tale auspicio, espresso da una delle figure guida del fenomeno culturale indiziato.
Così si è optato di interpellare, per motivi di ordine pratico e di tempo (ristretto), alcune personalità convenute alla due giorni vicentina.
Ci hanno inviato il loro contributo in sette, o meglio, otto se si considera il duo femminile di “Stratagemmi.it”. Ma, in realtà, sono sette realtà differenti a esprimersi tramite il Dossier: avanzando pareri, visioni e problemi sulla scorta di modalità e contenuti che si distinguono ognuno per il taglio, il tipo di esperienza e l’appartenenza generazionale.
In rigoroso ordine di arrivo dei contributi scritti, quindi, abbiamo:
1) Valeria Ottolenghi, storica anima dell’Associazione Nazionale Critici di Teatro, firma della “Gazzetta di Parma” e sul web di “Artribune.com”, la quale affronta l’identità del critico oggi fra disinteresse dei più e problematiche di riconoscimento economico della sua figura di osservatore e divulgatore – purché professionale e competente – di conoscenze e idealità;
2) Gerardo Guccini, docente al DAMS di Bologna, direttore del semestrale “Prove di Drammaturgia” e attivo online per la Consulta Universitaria del Teatro (www.consultauniversitariateatro.unito.it), il quale offre un illuminante ragionamento sull’oralità scritta della rete, abile a catturare e veicolare oggigiorno la volatilità di certe opinioni, proposte e notizie che trovavano, invece, adeguato ricetto e spazio nella piazza pubblica di secoli addietro;
3) Roberto Rizzente, giovane giornalista del trimestrale “Hystrio” e recente “Premio Nico Garrone”, si appunta sulla necessità di una crescita qualitativa della scrittura specialistica che scorre su internet, affinché si svincoli dall’approccio improvvisato – per quanto appassionato – e dagli sfoghi egocentrici non sostenuti da solide argomentazioni e scavi profondi;
4) Roberto Cuppone – docente universitario, teatrante e direttore dell’Accademia Olimpica di Vicenza – libera un excursus eccentrico, ma pertinente, su talune disamine critiche rivolte a indagare uno spettacolo quando vive in uno spazio che ne è parte costituente, come è stato ed è nella Storia il mirabile e imponente Teatro Olimpico creato da Andrea Palladio;
5) Maddalena Giovannelli e Francesca Serrazanetti di “Stratagemmi.it” (sito simbiotico a un accurato trimestrale cartaceo di studi e inchieste), dal canto loro, suggeriscono di professionalizzare il lavoro culturale sul web immettendo degli elementi sensati (e oramai doverosi) di managerialità ed economia, oltre a puntare maggiormente su azioni intese a fare chiara luce su dinamiche e logiche produttivo-finanziarie stanti dietro il mondo della scena;
6) Massimo Marino – uno dei fondatori di Rete Critica, studioso e docente, osservatore e commentatore professionale col suo blog (ma non solo) “Controscene” (interno al website bolognese del “Corriere della Sera”, http://boblog.corrieredibologna.corriere.it/author/massimo.marino/) – diversamente manifesta la sua gioia di scrivere sul network digitale, accennando a pregi e nondimeno a possibili difetti che possono nascondervisi dietro;
7) Roberto Rinaldi infine, giornalista e direttore di “Rumorscena.com”, espone un nodo di temi che di nuovo toccano il ruolo della critica teatrale alle prese con una serie di quesiti radicali e contraddizioni da risolvere, soggetta peraltro com’è al misconoscimento della società e del sistema economico attuali che, in linea di massima, faticano a concepirla e a inquadrarla entro degni assetti lavorativi e di retribuzione.
A questi MAGNIFICI 7 – a cui va un omnicomprensivo e sentito ringraziamento – si aggiungono i pezzi nostri di “Dramma.it”.
Qui a destra, allora, ecco i link da cliccare per potere leggere – uno dopo l’altro – tutti i contributi di un Dossier che concatena una panoramica certamente non completa, e però già orientativa circa una realtà di pensieri, opere e culture, in vivacissimo e incisivo movimento.