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Daria Deflorian e Antonio Tagliarini con la pièce "Rewind" (Omaggio a Cafè Muller di Pina Bausch) hanno aperto al Centro Zo di Catania la stagione-festival di "Altre Scene", arrivata al suo quinto anno di vita e che, dedicata all’attore e regista catanese Carmelo Vassallo, scomparso lo scorso luglioto, conferma la sua vocazione per la scelta di talenti scenici inusuali e di notevole spessore creativo. Per un’ora e 10’ circa i due protagonisti, su una scena con sole poltrone, una consolle con microfono, pc portatile ed amplificatori, raccontano allo spettatore, omaggiando la grande artista Pina Bausch, il capolavoro “Cafè Muller”, pietra miliare della danza del ‘900. In scena quindi, la grazia e la simpatia di Daria Deflorian, l’umorismo di Antonio Tagliarini al servizio dello spettatore e per raccontare attraverso un Macintosh la registrazione video della coreografia tedesca, il mitico “Cafè Muller”, partendo dalla sedia originale dello spettacolo, acquistata su ebay per 5 mila euro. La sedia, però, è identica ad altre lasciate dietro le quinte del teatro e Daria Deflorian, arrivata in aiuto del collega Tagliarini, si ricorda che le sedie dello spettacolo erano di legno e non di metallo e similpelle imbottite, come quelle in scena. I due, poi, iniziano a visionare su youTube e sul pc, dall’inizio, le varie fasi di “Cafè Muller”, intercalando impressioni, momenti della loro vita di artisti, della loro vita privata, creando anche delle sculture poggiando le sedie una sull'altra ed in precario equilibrio, ma che miracolosamente reggono, anche quando vengono spostate da una parte all'altra del palco. L’intero spettacolo è costruito sull’attesa, sull’importanza che ha ciò che è stato immortalato, su immagini che sopravvivono al tempo, che vengono moltiplicate infinite volte su una rete che distribuisce sensazioni. Si rievocano, quindi, dall’archivio dei ricordi la morte di Kennedy, Marilyn, Elsa Morante, Pasolini, l’11 settembre, i Doors. Un riavvolgere il nastro per riesaminare, riassaporare momenti, storie, personaggi che servono, aiutano, a trovare un posto per ogni cosa, come le sedie sul palco. Con l’obiettivo, il desiderio, di dare un senso alla nostra vita comprendendone l’inafferrabilità, rincorrere pulsioni nell’illusione di poterle rivivere con un click moltiplicandole all’infinito. Nel finale dello spettacolo c’è anche l’intervento, di pochi minuti, di Vanessa Michielon, una ballerina che sulla scena  accenna alcuni semplici passi di danza e poi si siede e rimane immobile. I due attori Daria Deflorian (autrice-attrice) e Antonio Tagliarini (danzatore-coreografo), sono simpatici e soprattutto, dall’inizio alla fine, fanno sorridere con la loro energia, stimolano all’ascolto, calano il pubblico nell’atmosfera dell’opera e nel ricordo di Pina Bausch. Ed alla fine di “Rewind”, tra gli applausi, per lavoro ed interpreti, ad ogni spettatore viene la voglia di vedere o di rivedere “Café Muller”. Lo spettacolo è una coproduzione Planet 3 e Dreamachine con il contributo dell'Imaie e la collaborazione di Area 06-Roma, Rialto Santambrogio, Roma, Florian TSI, Pescara, Centro Artistico Grattacielo, Livorno, Armunia-Castiglioncello.