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I drammi del mese

È tutto sporco nel Paese delle Meraviglie di Ana Cândida de Carvalho Carneiro

Dettagli
Pubblicato: 11 Marzo 2014
Visite: 9156

Questo è il mio primo testo, scritto nel 2006 e presentato come saggio di fine corso alla Scuola  d’Arte Drammatica di Milano. L’anno dopo è stato finalista al Premio Riccione per il Teatro. L’ho scritto a partire dalla necessità di raccontare l’esperienza dell’immigrazione, della discriminazione e della clandestinità con lo sguardo di chi le ha vissuta in prima persona. Sono stata clandestina in Italia per tre anni a causa di kafkiane questioni burocratiche. Lavoravo, studiavo e pagavo religiosamente le tasse, ma la legge Bossi-Fini intralciava i tentativi di mettermi in regola. Le mattinate in Questura non erano piacevoli. Per farsi trattare un po’ meglio, bisognava andarci accompagnata da un cittadino italiano e fare finta di niente se l’ispettore ci provava offrendo qualche agevolazione. Nel 2009 mi è arrivato il foglio di via, che custodisco in una cartelletta. Dopo quasi quattordici anni di residenza in Italia, sei di procedura amministrativa e molti soldi spesi per l’avvocato, mi hanno concesso la cittadinanza. In potenza: perché dal Comune non giunge segnale o notizia alcuna sulla data in cui potrò giurare fedeltà alla Repubblica Italiana.
Chissà cosa pensano di tutto questo i miei bisnonni lombardi che, emigrati in Brasile per povertà, hanno zappato la terra per venticinque anni? Saranno felici di questo ritorno? 
Un centro di permanenza temporanea. Una cella. Due figure femminili.
Fino a che punto ci si può compromettere per realizzare un sogno?

Leggi il testo


Ana Cândida de Carvalho Carneiro è nata a Rio Claro, in Brasile, nel 1977. Si laurea in Giurisprudenza presso l’Università di San Paolo e compie studi accademici di Letteratura Brasiliana, Inglese e Francese. Nel 2000 emigra in Italia per studiare Lettere all’Università Statale di Milano mentre, nella stessa città, sei anni dopo si diploma in Drammaturgia presso la Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi. Nel 2007, il suo testo È TUTTO SPORCO NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE è finalista al Premio Riccione per il Teatro assieme alle opere di autori rilevanti quali Ugo Chiti, Dacia Maraini, Antonio Tarantino ed Enzo Moscato. L’anno seguente è invitata a partecipare alla residenza internazionale per autori teatrali del prestigioso Royal Court Theatre di Londra, da cui nasce il testo ANCHE I TOPI BALLANO IL TIP TAP. Nel 2010, collabora con il compositore messicano Javier Torres Maldonado scrivendo il radiodramma QUEL PROFONDO OCEANO... che debutta a Parigi nel maggio 2011 al Festival Extensions, trasmesso da Radio France. Sempre nel 2010, scrive il testo PLASTIC DOLL (segnalato al Premio Hystrio 2012) ed è invitata a partecipare come speaker al 1° Incontro Internazionale di Giovani Drammaturghi a Hangzhou in Cina. Diversamente, nel 2011, l’opera teatrale BABELE vince il Premio Hystrio per giovani drammaturghi; mentre, con la pièce breve SUONI PER UNA FORESTA DIGITALE, partecipa al workshop internazionale per autori teatrali emergenti della Sala Beckett di Barcellona, tenuto da Simon Stephens. Attualmente sta lavorando con la compositrice argentina Analia Llugdar e la regista canadese Alice Ronfard sull’adattamento musicale del suo testo teatrale APPENA PRIMA/APPENA DOPO, avendo vinto una residenza artistica della Fondazione Rockefeller a Bellaggio dovuta a tale suo progetto. È dottoranda in Drammaturgia presso l’Università Cattolica di Milano, con una tesi sul Teatro Post-drammatico. Ha tradotto opere del drammaturgo brasiliano Nelson Rodrigues per la casa editrice Ubulibri di Franco Quadri, rimaste tuttavia inedite. Lungo il suo percorso formativo ha studiato con José Sanchis Sinisterra, Ugo Chiti, Renata Molinari, Renato Gabrielli, Karlheiz Stockhausen, Martin Crimp e Simon Stephens, partecipando anche a incontri con Harold Pinter e Tom Stoppard. Diverse sue drammaturgie sono state tradotte in inglese, francese, catalano e spagnolo. Scrive sia in portoghese che in italiano e ha un suo spazio web al link “anadrammaturga.blogspot.it”.

A cura di Damiano Pignedoli

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