I drammi del mese
Erotomania di Eduardo Fiorito
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Erotomania scritto e diretto da Eduardo Fiorito, che lo interpreterà assieme all’attrice Maricla Sediari, per la supervisione organizzativa di Maria Ernesta Berucci è il cuore del progetto Silence nato per impulso dell’associazione “Il Sogno di Icaro” in collaborazione con i maggiori centri sociali autogestiti di Roma e d’Italia. Il suo intento è quello di portare alla luce fatti, avvenimenti e condizioni della realtà contemporanea rimossi dalla coscienza sociale attraverso il silenzio informativo. Nell’esame della condizione mediorientale ha trovato oggi il suo punto di maggior attenzione. Silence non è unicamente una sessione di spettacolo, ma un progetto che coinvolge tutti i livelli d’espressione, sia artistica che informativa. Si avvale per questo della partecipazione di cineasti, danzatori e fotografi che artisticamente si siano espressi sul tema del conflitto mediorentale. Il suo intento è soprattutto quello di aprire un confronto oltre che di informare e per questo si avvarrà della partecipazione di giornalisti, diplomatici, docenti universitari ed associazioni non governative.
Le date
Il progetto prenderà il via il 15 marzo al “Brancaleone” (21.30: Dibattito/incontro, 23.30: spettacolo “Erotomania”), con una conferenza stampa di presentazione il 14.03 alle h 11.00 presso la suddetto sede. Fino ad aprile si tratterrà nella capitale dove verrà organizzato, fra gli altri, in collaborazione con il Centro Sociale “Villaggio globale” (20/3), “La Strada” (21-22/3). Alla fine di aprile si sposterà nel nord Italia coinvolgendo dal “Babylon” (24-25/04-Cuneo), all’associazione Ya-basta di Genova, dall’ “Askatasuna” (2/05-Torino), al “Il Barattolo” (3-4/05-Pavia), dal “Torchiera” (Milano), al csa “Via Volturno” (Udine), dal centro multietinico “Semira” di Pordenone(15/05), al “TPO - teatro polivalente” (16/05-Bologna),ect… Per concludersi nell’ultima settimana di maggio all’ “Officina 99” di Napoli.
Di cosa parla:
Erotomania è la distanza dall’oggetto del proprio desiderio: carnale, umano, politico, ideologico. La storia comincia in una stanza qualsiasi in Palestina. La luce sporca del tramonto scivola dalle imposte semiaperte e bagna di sangue la polvere del letto, delle valigie, dei vestiti abbandonati dappertutto. Judith e Amì in una scena d’amore senza tempo né luogo, l’Africa, il Sud America, potrebbe essere qualsiasi terra dimenticata. Li scopriremo invece israeliana e palestinese quando li vedremo vestirsi dei loro accenti, dei loro nomi, dei loro ruoli, dei loro pensieri. Ognuno in lotta con sé stesso per ritrovare quell’amore perso d’improvviso nella coscienza di essere alla vigilia di un evento che cambierà la loro vita in maniera irreversibile. Li vedremo completamente fagocitati in un contesto geopolitico che li ha fatti soldati, utili a cause opposte, prigionieri di fazioni che irrompono nel loro privato con tutta la violenza di una realtà alla quale, fisicamente, è stato impossibile sottrarsi. Li troveremo in balia di forze che non hanno potuto controllare, che hanno legato il sentimento dell’orgoglio e della rivolta al terrorismo ed allo spionaggio militare.”